BATTERIE

Batterie Envision AESC e Verkor sulle future Renault

Renault conferma un doppio accordo: col partner Nissan Envision AESC per una gigafactory a Douai e con Verkor per sviluppare batterie ad alte prestazioni (investendo anche nel 20% del capitale della startup francese)

A due giorni dalla presentazione del proprio “ecosistema tecnologico” durante la conferenza online Renault eWays, il gruppo diretto da Luca de Meo ha confermato oggi due pilastri della propria strategia per la progettazione e la produzione delle batterie destinate ai suoi veicoli elettrici, una strategia che vedrà la Francia come cruciale per la manifattura.

All’interno del piano Renaulution sono due i grandi progetti di partenariato oggi confermati: con Envision AESC e con la startup Verkor. Manca uno dei tre partner riguardo al quale si sono ripetutamente susseguiti rumor nel recente passato: ACC, ovvero la joint venture tra Stellantis e Total/Saft che finora ha confermato due gigafactory suddivise tra Francia e Germania prevalentemente destinate a soddisfare la domanda delle case auto collegate.

Il governo di Parigi auspica da tempo la collaborazione anche tra i due gruppi con base transalpina, ma se Envision AESC e Verkor sono partner senza criticità, lo stesso non si può dire di un rapporto tra storici rivali. Questo a gioco lungo potrebbe anche favorire la decisione finale di ACC (e Stellantis) di collocare una futura fabbrica in Italia, come auspicato da tutti i partecipanti ai tavoli automotive in corso presso il ministero dello Sviluppo Economico.

Di ACC in effetti il gruppo Renault almeno fino al 2027 non avrà bisogno, considerato che la nota ufficiale diffusa stamattina conferma che gli accordi completeranno quello in corso coi coreani di LG Energy Solution, fornitore che garantisce l’approvvigionamento di moduli di batterie oggi per la gamma elettrica Renault e in futuro per la Mégane E-Tech Electric.

I vertici Renault non nascondono che l’Alleanza franco-giapponese stia facendo progressi per sviluppare la tecnologia delle batterie a stato solido entro il 2030 con il progetto ASSB (All Solid-State Battery technology), nei quali i fondi di rischio dei vari marchi hanno già “seminato” capitale in alcune startup promettenti.

Affiancare Envision AESC a LG Energy Solution va nella direzione di razionalizzare la fornitura all’interno dell’Alleanza: si tratta in effetti del produttore storico di celle per le Nissan elettriche. E, secondo fonti di stampa inglesi, è deciso a moltiplicare presto anche la capacità della fabbrica di celle di Sunderland, a cui si riferisce la foto di apertura.

La sua collaborazione consentirà a Renault di avere accanto al sito prescelto nel nord della Francia a Douai una fabbrica con capacità iniziale di 9 GWh nel 2024 e con l’obiettivo di raggiungere 24 GWh entro il 2030.

La prossimità della gigafactory di Envision AESC con i siti di produzione di Renault ElectriCity (Douai, Maubeuge e Ruitz), che prevede di creare 700 posti di lavoro in più nella regione dell’Hauts-de-France, offre al gruppo transalpino i mezzi per incrementare considerevolmente competitività ed efficacia della sua catena di produzione sul mercato dei veicoli elettrici. Entro il 2030 si punta a garantire la produzione di un milione di veicoli elettrici “made in Europe”, che Luca de Meo vuole popolari, accessibili e redditizi.

Envision AESC, il ramo batterie dell’azienda cinese specializzata nelle tecnologie verdi Envision Group, investirà fino a €2 miliardi per produrre batterie all’avanguardia tecnologica, a basse emissioni di carbonio, competitive in termini di costo e destinate ai modelli elettrici, tra cui la futura R5 che sarà costruita proprio a Douai come l’antenata con lo stesso nome nel 20° secolo. Tramite il partenariato confermato oggi Envision AESC prevede di creare 2.500 posti di lavoro entro il 2030.

La gigafactory di Douai sarà un impulso alla transizione verso gli obiettivi del Green Deal dell’Unione Europea e con lo sviluppo di soluzioni di riciclo a circuito chiuso degli scarti di produzione e delle batterie a fine vita.

Conformemente agli impegni del gruppo la gigafactory sarà una risorsa fondamentale per raggiungere la neutralità delle emissioni in Europa nel 2040 e nel mondo nel 2050, con i veicoli elettrici che, nel 2030, rappresenteranno il 90% delle vendite della marca della losanga.

Se la partnership con Envision AESC appariva una soluzione logica e scontata specie dopo le ripetute dichiarazione di de Meo sulla necessità di non ripetere all’interno dell’Alleanza passati errori e di massimizzare l’efficienza di piattaforme e forniture, molto interessante è lo svilupparsi della collaborazione Renault con la startup di Grenoble Verkor.

Renault firma in effetti un protocollo di intesa per entrare nel suo capitale con una partecipazione superiore al 20% e prevede di unirsi al consorzio creato nel 2020 intorno alla giovane azienda. Un meccanismo non molto dissimile da quello che ha seguito il gruppo rivale Volkswagen entrando tra gli investitori di un’altra startup, la svedese Northvolt. In effetti Verkor non ha nascosto di lavorare per i propri progetti utilizzando tecnologia e collaborazioni proprio con Northvolt nonché col grande gruppo francese Schneider Electric.

Se solo nel 2020 sono diventati di pubblico dominio i progetti di gigafactory di questa startup, dallo scorso inverno (anche perché uno dei fondatori è Philippe Chain che ha un passato professionale in Renault) in Francia si susseguivano voci che una volta giunto il momento dell’avvio della produzione di celle, queste avrebbero avuto tra i principali destinatari le crescenti esigenze di approvvigionamento Renault.

Insieme a Verkor i progettisti del gruppo diretto da de Meo intendono collaborare per sviluppare una batteria dalle performance elevate adatta per i segmenti C e superiori della gamma Renault, ma anche per i modelli Alpine. Se si pensa che Alpine ha avviato collaborazioni su vetture elettriche ad alte prestazioni insieme a Lotus, non si può escludere che in futuro anche la casa inglese diventi cliente Verkor. A medio termine il nuovo consorzio contribuirà alla creazione di oltre 1.200 posti di lavoro diretti.

Questa partnership si concretizzerebbe dapprima nel finanziamento di un centro di ricerca e sviluppo (Verkor Innovation Center) e di una linea pilota per la prototipizzazione e la produzione di celle e moduli delle batterie in Francia a partire dal 2022.

In un secondo tempo, Verkor realizzerà il suo progetto che consiste nella creazione della prima gigafactory di batterie ad alte prestazioni in Francia, con una capacità per il gruppo Renault che, a partire dal 2026, sarà pari a 10 GWh, ma che potrà raggiugere i 20 GWh entro il 2030, ovvero non molto distante dai volumi di quella Envision AESC.

La collaborazione tra Renault e Verkor si baserà su una roadmap comune destinata a ridurre del 75% le emissioni di CO2 del processo di produzione delle batterie rispetto ai procedimenti attuali e a creare una supply chain che renderà possibile la tracciabilità e garantirà la sicurezza delle materie prime destinate ai veicoli elettrici.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Nissan Europe