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Tutti a bordo del leasing sociale elettrico?

Citroën precorre i tempi con offerte per la nuova E-C3 che intendono schiudere il mercato elettrico accessibile a tutti; intanto il leasing sociale in Francia è stato travolto dal successo

Trovare auto elettriche accessibili a tutti come noto non è un’impresa semplice: questo è chiaro non solo alla vasta platea degli automobilisti, ma anche ai vertici dei gruppi auto. Tra le case tradizionali e familiari alla clientela europea, si sta evidenziando nel rimediare agli ostacoli che rallentano la diffusione ad ampio raggio della mobilità elettrica Citroën, che in questi giorni sta compiendo uno sforzo di far apprendere a tutti il potenziale di accessibilità economica della E-C3.

La casa che ha inventato la popolarissima 2CV presenta per la sua nuova elettrica che arriverà nelle concessionarie nella seconda parte del mese di maggio una gamma snella con due soli allestimenti: ovvero You, a listino da €23.900 e Max da €28.400. Non hanno quasi optional, in pratica solo il caricatore imbarcato aggiornabile alla potenza superiore di 11 kW, indispensabile a chi non ha garage o posto auto con presa (prezzo: €400).

Se un prezzo al di sotto dei €30.000 nella gamma di modelli full electric non è stato finora affatto una ovvietà, l’aspetto più interessante della proposta del nuovo veicolo elettrico costruito in Slovacchia sarà il leasing.

Come noto questo strumento offre la flessibilità di restituire il veicolo al termine del contratto, eliminando le preoccupazioni legate al valore residuo dell’auto, alla eventuale usura della batteria ed ai costi di manutenzione a lungo termine. Questo aspetto è particolarmente vantaggioso per chi desidera sperimentare la mobilità elettrica senza impegnarsi in un acquisto definitivo se non è certo che la tecnologia faccia al caso suo oppure sospetti che non sia ancora matura.

Con la formula definita Elettrico Sociale la rata del leasing, ha sottolineato ieri in un salone milanese il numero uno dell’importatore italiano Giovanni Falcone, è in grado grazie agli incentivi statali di abbassare gli oneri per la clientela. Per la E-C3 YOU infatti il prezzo di listino di €23.900 scende a un prezzo promo di €18.900. Al primo canone di €6.300 il contratto della durata di 36 mesi fa seguire 35 canoni mensili da €49 (inclusa Wallbox per la ricarica). Il valore di riscatto finale sarà di €12.349.

Il leasing Elettrico Sociale nel caso della versione Max vede scendere il listino da €28.400 a 23.400, col primo canone anticipato di €5.924 seguito da 35 rate da €99 e valore di riscatto finale di €15.929,4. Non va dimenticato che solo in caso di restituzione e/o sostituzione del veicolo alla scadenza al cliente verrà addebitato un costo pari a 0,06 €/km se il suo veicolo avrà superato il chilometraggio massimo di 30.000 chilometri, misura che non riguarderà chi ritirerà il veicolo.

Nella E-C3 l’automobilista troverà un pacco batterie con robuste e affidabili (ma non ad alta densità) celle a base ferrosa LFP (litio, ferro, fosfato) della capacità a 44 kWh per garantire un’autonomia di guida fino a 320 km nel ciclo WLTP. La capacità di ricarica rapida a corrente continua da 100 kW consente di passare dal 20 all’80% della capacità in 26 minuti, ma in corrente alternata col caricatore standard a 7 kW dal 20% all’80% richiede circa 4,10 ore.

In Italia la diffusione di un leasing sociale per il mercato elettrico è attualmente allo studio dell’esecutivo e di recente l’associazione di settore Motus-E ha sottolineato con favore che a Roma si valuti una sperimentazione per i noleggi a lungo termine a canone calmierato, con un fondo di €50 milioni.

Che una iniziativa simile in Italia possa avere risultati degni di nota (e quindi che il progetto Citroën che lo anticipa sia sulla stessa lunghezza d’onda) lo suggerisce il successo che un piano simile sta riscuotendo in Francia. In Italia sappiamo che da decenni ormai la maggioranza della popolazione non beneficia di sostanziali incrementi di reddito o salario, al punto che anche il governatore della Banca d’Italia prescelto dall’attuale esecutivo di destra-centro di recente ha perorato la causa di salari più alti.

Può essere quindi utile vedere cosa sia successo in una nazione vicina e che condivide molte difficoltà analoghe a quelle italiane, salvo la crescita demografica divergente. Per mantenere una promessa della campagna elettorale presidenziale del 2022, l’Eliseo a fine 2023 ha varato il suo leasing social della durata di 3 anni e rinnovabile una volta, con importo massimo fino a €13.000 per l’acquisto di veicoli elettrici puri. L’elenco comprende 17 modelli tutti costruiti in Europa o Francia, sebbene nell’Esagono nascano effettivamente pochi modelli (Opel Mokka-e e Mégane E-Tech) e uno sia italiano (Fiat 500e).

Lo stato mette a disposizione fino a €13.000 di contributo massimo per leasing finanziari che prevedono rate mensili comprese tra €50 e €100. Per restringere la platea, i cittadini sovvenzionabili sono francesi di reddito non superiore a €15.400 annui, ma che abbiano anche la necessità di usare l’auto privata per gli spostamenti: tragitti di almeno 15 chilometri tra casa e luogo di lavoro e con almeno 8.000 chilometri l’anni consumati da pendolare.

La distanza minima prevista è stata destinata a privilegiare nel sostegno i molti pendolari transalpini che affollano regioni ad alta densità di traffico come l’area parigina, il lionese o l’area provenzale con distanze anche notevoli percorse giornalmente.

Poco tempo fa Martine Vassal, presidente dell’area metropolitana Aix-Marsiglia ha dichiarato che non metterà in vigore l’estensione delle Zone a Basse Emissioni di sua competenza come prevede per il 2025 la norma nazionale, perché andrebbe a colpire proprio le fasce meno abbienti che non hanno a disposizione i mezzi economici per passare a veicoli nuovi e meno inquinanti.

Il leasing sociale per passare all’elettrico evidentemente è un passo in quella direzione per rimediare a una esigenza reale. I lunghi decenni di ristagno dei redditi della classe media europea hanno comportato che il problema col passare degli anni si sia acutizzato. Lo conferma il successo della misura francese, che il governo il 12 febbraio ha dovuto mettere in archivio dopo solo sei settimane di operatività.

Malgrado solo il 22 gennaio siano state consegnate dal ministro per la Transizione Ecologica e della Coesione Territoriale Christophe Béchu le prime chiavi di un veicolo elettrico assegnato con leasing sociale, i 20.000 contributi messi a disposizione sono stati immediatamente richiesti da oltre 90.000 francesi, con un superamento vistosissimo degli obiettivi previsti.

Il leasing sociale è stato quindi subito vittima del suo successo: l’Eliseo ha promesso che oltre 20.000 cittadini in regola coi requisiti potranno essere accontentati. Ma dovranno attendere fine anno, con inizio del contratto nel 2025. I cittadini d’Oltralpe potranno forse consolarsi con una scelta ancora maggiore di modelli per quella data.

La questione dei redditi stagnanti, dei risparmi erosi dall’inflazione e dalle spese, è particolarmente evidente nel caso della misura voluta dalla presidenza Macron: infatti rispetto alla pur interessante proposta di Citroën in Italia, quello messo a punto dall’Eliseo non prevede apport initial, ovvero il contratto è privo di anticipo.

Un aspetto che non è certo di poco conto considerato che per molti nuclei familiari di quell’entità non sono irrilevanti, anzi. E qui occorre precisare che il contratto del leasing sociale francese non prevede la copertura dell’assicurazione per il veicolo elettrico. La compagnia assicurativa online Leocare ha effettuato delle simulazioni nel proprio centro studi e partendo da situazioni tipo e applicandole ai 17 modelli offerti.

Secondo la compagnia aggiungendo il costo della polizza obbligatoria il canone minimo di €50 può salire nel migliore dei casi a €86 o quello da €100 mensili a €284. Leocare ha stimato che tra i tanti potenziali prezzi sarebbe agevolata una donna di 38 anni di città di medie dimensioni (Rennes) con assente sinistrosità, che pagherebbe €86 al mese polizza inclusa per una Twingo E-Tech, o €106 per una 500e.

Un commerciante della Lorena di 54 anni con minima sinistrosità pregressa pagherebbe €105 la Twingo e €115 la 500e. Ma un giovane 23enne impiegato parigino sconterebbe l’età con €138 al mese per una Twingo che salirebbero fino a €284 per una Mégane, rispetto al solo canone mensile finanziario di €100.

Ovviamente starà alla situazione singola e alle misure effettive (quelle italiane sono ancora di là da venire) di stabilire se e quanto il noleggio a lungo termine calmierato potrà consentire un sostanziale impulso al settore dei veicoli a zero emissioni locali oppure se i redditi medio-bassi che diventano sempre più la regola dovranno confermarsi ancora “incatenati” alla sola opzione dell’usato.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Stellantis