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Avanza la trattativa tra FCA e Foxconn per una collaborazione sulle auto elettriche

Forse già entro la fine del trimestre arriverà la firma per un accordo tra FCA e Foxconn che aprirà una stretta collaborazione nella componentistica per le auto elettriche e la loro connettività

In questo brevissimo scorcio di 2020 sono già un paio i colossi dell’elettronica di consumo che rendono pubblico il loro vivo interesse per il settore dell’auto elettrica: dopo Sony che ha presentato addirittura un vero concept al CES di Las Vegas adesso tocca a Foxconn, colosso della fornitura di Taiwan che ha rivelato all’equivalente locale della nostra CONSOB contatti con FCA, poi confermati dalla sede del gruppo auto.

Hon Hai Precision, la ragione sociale di quella che siamo abituati a chiamare Foxconn, col gruppo italo-americano punta ad una alleanza che mira a ritagliarsi una posizione importante nella componentistica per le auto elettriche e nella connettività, quest’ultimo come noto un settore in forte espansione con l’arrivo della rete cellulare 5G.

La joint venture è studiata anzitutto per produrre veicoli per il primo mercato globale dell’auto elettrica, la Cina nonostante la stagnazione iniziata nella seconda metà del 2019, e solo con un eventuale successivo obiettivo di guardare anche ai mercati di esportazione. A FCA secondo le trattative allo stadio attuale dovrebbe andare il 50% del nuovo soggetto societario, a Foxconn il 40% ed il restante a società collegate.

Foxconn, come altre aziende asiatiche impegnate nell’elettronica di consumo, sta aprendo a questo settore in crescita come alternativa al plafonarsi del suo precedente cavallo di battaglia, quello degli smartphone, che perfino nella Cina dei record di crescita ormai si sta trasformando in mercato di sostituzione.

Molti altri colossi delle telecomunicazioni, a cominciare dalla sempre chiacchierata Huawei, da tempo hanno aperto al settore dell’auto connessa per trovare alternative di ricavi e margini. Lo stesso faranno le controllate Foxconn: FIH Hon Teng e FIH Mobile, secondo il Nikkei, che ha rivelato per primo l’imminente accordo, che potrebbe essere firmato prima della fine del trimestre.

È invece un po’ troppo presto per arrivare a conclusioni sulle ricadute a breve termine dell’accordo. Peraltro, considerato che il nascere della Gigafactory Tesla a Lingang ha richiesto appena un anno di gestazione, i ritmi del business in Cina lasciano la porta aperta all’eventualità che FCA decida di proporre in un futuro prossimo anche là quella 500BEV che in Italia uscirà la prossima estate.

Se la collaborazione con Foxconn non sembra destinata ad avere immediate ripercussioni sulla catena del valore in Italia, qualche possibilità in più di estendersi potrebbe esserci per gli Stati Uniti. Il gruppo di Taiwan ha un progetto di una sede nel Midwest, in Wisconsin. Questo sito non sarebbe troppo distante dal cuore manufatturiero di FCA a Detroit, quando nei brand americani dovesse crescere la quota di modelli elettrici.


Credito foto di apertura: AUTO21