BUSINESS

7 giorni di business nella mobilità: 4 – 10 febbraio 2023

Protagonisti della settimana: BorgWarner, BYD, General Motors, Huawei, Hyundai, JAC Motors, LG Chem, Li-Cycle, Novonix, Panasonic

5 febbraio: il gruppo Hyundai intende quotare la joint venture Hyundai Motor India, filiale locale del conglomerato coreano che sta pianificando di collocare le sue azioni in un’offerta pubblica iniziale sul mercato azionario del sub-continente entro la fine di quest’anno. Citando fonti anonime, l’Economic Times ha riferito che un gruppo di banche d’investimento globali tra cui Goldman Sachs, Citi, Morgan Stanley, JP Morgan, Bank of America, HSBC, Deutsche Bank e UBS si è recato a Seoul la scorsa settimana per presentare le proposte di IPO al top management di Hyundai Motor. La data dovrebbe essere collocata tra i mesi di settembre e novembre. L’agenzia Reuters ha anche riferito che Hyundai Motor India è entrata in trattative in fase iniziale per un IPO, esplorando le opzioni per raccogliere almeno $3 miliardi per la quotazione, con un IPO che potrebbe valutare la divisione della casa automobilistica asiatica tra i $25 e i $30 miliardi. Il terzo gruppo automobilistico globale per volumi di vendite dietro a Toyota e Volkswgen ha fondato la filiale indiana nel 1996 e iniziato la produzione locale due anni dopo. La più grande marca del conglomerato, Hyundai Motor Company, gestisce due impianti di produzione a Chennai e l’affiliata Kia uno ad Anantapur. L’anno scorso, Hyundai ha acquisito lo stabilimento di produzione automobilistica di General Motors a Talegaon per espandere la sua produzione locale a circa 900.000 unità all’anno e i coreani avrebbero intenzione di iniziare a produrre lì auto elettriche, settore in espansione coi sussidi voluti dal governo di Nuova Dehli. Nel 2023 l’India è diventata il terzo mercato più grande per le vendite globali combinate delle due case automobilistiche coreane, dietro gli Stati Uniti e la Corea del Sud, con oltre 850.000 unità vendute. Le case del paese sul Pacifico avevano una quota di circa il 20%, al secondo posto in India dietro Maruti Suzuki, che detiene circa il 40% del mercato.

7 febbraio: LG Chem annuncia la stipula di un contratto di fornitura di materiale catodico a lungo termine con General Motors del valore di $19 miliardi. Il contratto inizierà nel 2026 e durerà fino al 2035 e LG Chem fornirà oltre 500.000 tonnellate di materiali catodici attivi, sufficienti per alimentare 5 milioni di veicoli elettrici a batteria con un’autonomia media di 500 chilometri con singola carica. I materiali forniti proverranno dallo stabilimento in costruzione nel Tennessee e questo consentirà a GM di soddisfare i criteri dei crediti d’imposta per i veicoli elettrici fissati dall’Inflation Reduction Act di Washington. La società prevede che i materiali catodici attivi per celle con chimica nichel, cobalto, manganese e alluminio (NCMA) prodotti nell’impianto saranno utilizzati principalmente da Ultium Cells, la joint venture GM-LG Energy Solution, appartenente allo stesso gruppo di LG Chem. Poiché l’accordo di fornitura è un contratto diretto con GM, i materiali catodici di LG Chem potrebbero essere utilizzati da GM anche per altri progetti di veicoli elettrici. Il contratto amplia il precedente accordo del 2022 tra GM e LG Chem, quando la società sud-coreana dichiarò che avrebbe fornito 968.000 tonnellate di materiale attivo catodico fino al 2030.

7 febbraio: Li-Cycle riceve un impegno per un contributo a fondo perduto dallo stato tedesco della Sassonia-Anhalt. Il finanziamento di €6,4 milioni all’azienda canadese del riciclo delle batterie agli ioni di litio fa parte del programma “Miglioramento della struttura economica regionale” e sosterrà l’impianto di Sülzetal, proprio in Sassonia-Anhalt. Operativo dall’agosto 2023, l’impianto è il primo impianto di riciclo dell’azienda in Europa, con attualmente una capacità di lavorazione annua fino a 10.000 tonnellate e il potenziale per l’espansione fino a 30.000 tonnellate. L’impianto utilizza il processo di triturazione brevettato da Li-Cycle per riciclare i materiali dalle batterie. Ciò consente alla struttura di elaborare pacchi batterie completi di veicoli elettrici e sistemi di accumulo di energia senza smontaggio, scaricamento o trattamento termico. Secondo Li-Cycle, il processo è applicabile a tutti i tipi di materiali delle batterie agli ioni di litio, indipendentemente dal loro fattore-forma o dalla chimica delle celle. Per un’altra fase del ciclo operativo di recupero del litio, Li-Cycle in collaborazione con il colosso svizzero Glencore aveva candidato il polo produttivo sardo di Portovesme, ma la lentezza della risposta italiana e regionale alla fretta di mettere in piedi il programma lo scorso autunno ha fatto spostare altrove il progetto-pilota del piano, e non è chiaro adesso se per la produzione su larga scala Portovesme resterà in corsa.

8 febbraio: l’azienda della fornitura automotive BorgWarner ha stretto una partnership con la divisione BYD FinDreams Battery che consentirà agli americani di produrre batterie con celle a base ferrosa per uso su veicoli commerciali da vendere ai mercati di Europa, delle Americhe e in alcune parti dell’Asia Pacifico. Nella nota diffusa BorgWarner sottolinea che sarà “l’unico produttore non OEM localizzato” ad utilizzare le celebri Blade Battery BYD per pacchi destinati a veicoli commerciali. La durata del contratto è di otto anni e oltre all’acquisto delle celle stesse, l’accordo include anche una licenza per l’utilizzo della proprietà intellettuale di FinDreams Battery, in particolare il processo di progettazione e produzione dei pacchi batteria con le caratteristiche che trattano celle di formato insolitamente lungo che consentono al prodotto finale di migliorare la densità di energia una volta installato rispetto a quella della singola cella LFP, inferiore per definizione alle rivali celle ad alto contenuto di nichel. L’amministratore delegato del gruppo del Michigan Frédéric Lissalde ha notato un aumento della domanda da parte dei clienti per i pacchi con celle LFP. BorgWarner, storico fornitore dell’auto globale, già da tempo vende componenti per la mobilità elettrica come inverter con chip in carburo di silicio o powertrain completi. Per quanto riguarda le batterie per veicoli commerciali, nel 2021 l’azienda statunitense ha acquisito la tedesca Akasol; nell’annuncio dell’accordo non viene menzionato se Akasol, finora rifornita di celle da Samsung SDI, sarà coinvolta nell’assemblaggio delle batterie con celle LFP di FinDreams.

8 febbraio: in una nota rilasciata per l’inizio del Capodanno Lunare il gruppo automobilistico cinese JAC Motors conferma i piani di collaborazione col colosso della tecnologia Huawei per costruire un veicolo elettrico della fascia luxury il cui lancio è previsto per il prossimo anno. La comunicazione ufficiale di Anhui Jianghuai Automobile Group non conferma però voci della stampa specializzata nazionale che affermavano che il primo modello che Huawei e JAC costruiranno insieme non sarà un multi-spazio come vociferato nell’ambiente auto in precedenza, ma una berlina dal prezzo di partenza di 1 milione di yuan ($140.000), rivale diretta di modelli premium come BMW Serie 7. Secondo quei report il lancio sarebbe stato previsto a fine 2024. I lavori di costruzione dell’impianto per la produzione di questo modello, con sede a Feixi nella provincia di Anhui in cui è insediata JAC Motors, sono attualmente in fase di completamento. Il 1 dicembre 2023 JAC ha annunciato di aver raggiunto un accordo per collaborare allo sviluppo del prodotto, alla produzione, alle vendite e ai servizi basati sulle soluzioni per auto ad alto contenuto tecnologico e di connettività di Huawei. Lo sviluppo del prodotto dei modelli collaborativi sarà sotto la responsabilità generale di JAC. Nel settore auto Huawei sta già collaborando con case automobilistiche tra cui Seres Group e Chery per produrre veicoli, mentre con altri gruppi, come quello pubblico Changan, collabora per la piattaforma di connettività e di automazione di bordo.

9 febbraio: Panasonic Energy ha firmato un accordo di acquisto vincolante con l’azienda australiana dei materiali per batterie Novonix per la fornitura di grafite sintetica per gli anodi delle celle dei veicoli elettrici negli Stati Uniti. L’accordo prevede la fornitura di almeno 10.000 tonnellate nell’arco di un quadriennio a partire dal 2025. Novonix produrrà il materiale anodico nel suo recente stabilimento di Chattanooga, nel Tennessee. Se Panasonic Energy dovesse richiedere quantità aggiuntive durante il periodo fino al 2028 incluso, Novonix afferma che “farà del suo meglio per fornire maggiori quantità”. La provenienza della grafite sintetica non è chiara, ma lo è che il materiale verrà lavorato in Nord America: l’origine della grafite contribuisce a rendere i veicoli elettrici adatti o meno a ricevere i sussidi all’acquisto più restrittivi dallo scorso anno in vigore che penalizzano l’origine non americana o di fornitori basati in paesi alleati. Panasonic gestisce la Gigafactory in Nevada con Tesla, dove vengono prodotte 2170 celle cilindriche e la consegna dal 2025 in poi si adatterebbe anche alle esigenze della fabbrica che Panasonic sta costruendo in Kansas, che dovrebbe produrre celle a partire da marzo 2025. Novonix prevede di avviare la produzione a Chattanooga a fine 2024; la capacità dell’impianto sarà successivamente aumentata a 20.000 tonnellate all’anno. Considerata l’attuale predominanza cinese nella filiera della grafite, sia naturale sia sintetica, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha sovvenzionato l’impianto del Tennessee con $100 milioni.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Novonix