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Sarà un SUV compatto il prossimo successo BYD in Europa: Atto 2

Proprio nel settore dei B-SUV elettrici su cui Stellantis conta moltissimo per realizzare i propri obiettivi, quella che è già diventata l’anti-Tesla si attrezza per inseguire quote di mercato ambiziose

Se è bene imparare dalle lezioni che si possono trarre dai mercati globali dell’auto elettrica, per Stellantis potrebbe rivelarsi decisivo ottenere un immediato successo dei lanci dei suoi modelli elettrici Fiat 600e, Peugeot E-2008, oltre che del consolidamento di vendite di Jeep Avenger che ha preceduto entrambe. Nell’importantissimo (per l’Europa) segmento dei B-SUV, infatti è previsto dal 2025 il debutto di un nuovo modello BYD, che tutti si attendono si chiami Atto 2.

Dopo aver esordito in Europa con tre modelli, Han, Tang ed Atto 3, infatti la maggior antagonista globale di Tesla per il primato di casa che vende più elettriche pure (e dallo scorso trimestre anche leader davanti al gruppo di Elon Musk) ha ampliato nel 2023 la propria gamma a cinque veicoli con Dolphin e Seal, altrettanto se non più interessanti di Atto 3 per scheda tecnica e soprattutto per rapporto prezzo/qualità.

Ma senza nulla togliere alla potenziale buona accoglienza occidentale per Seal e Dolphin, a far parlare di sé in futuro dovrebbe essere proprio il B-SUV che in Cina si chiama Yuan Up e a queste latitudini invece è previsto come Atto 2 e sarà basato sulla stessa piattaforma della interessante Dolphin.

Anche nelle dimensioni dovrebbe avere come riferimento i tipici SUV urbani, misurando secondo quanto trapela dalle cifre di omologazione nel paese di origine 4,31 metri in lunghezza, 1,83 in larghezza e 1,67 in altezza. Soprattutto grazie al passo di 2,62 metri e agli sbalzi corti dovrebbe saper offrire ai suoi occupanti spazio adeguato per una vettura del Segmento B.

In Cina il nuovo SUV atteso entro la fine di quest’anno si posizionerà nella fascia tra lo Yuan Pro e lo Yuan+, che in Europa equivalgono a Dolphin e Atto 3. Il marchio di Shenzhen ha svelato i primi teaser del suo futuro SUV che rivelano dettagli come la firma luminosa anteriore e posteriore. Lo stile appare ispirarsi ai SUV elettrici Mercedes-Benz ma specialmente alla Smart #1, con profilo del tetto e design del posteriore abbastanza simili.

Sempre secondo informazioni e immagini collegate all’omologazione, e che riproduciamo in apertura, il peso di questo piccolo SUV sarebbe compreso tra 1.430 e 1.540 kg, ovvero fino a 200 chili in meno rispetto a una Peugeot E-2008.

L’Atto 2 basato sui pianali e-Platform 3.0 beneficerà dei motori della citycar con un’unità da 95 cavalli e una seconda unità da 177 cavalli. Posizionati sull’asse anteriore, questi saranno collegati a batterie con celle dalla chimica LFP con capacità di 32 kWh e 45,1 kWh. Dovrebbero consentire di percorrere tra i 301 e i 401 chilometri ma con i blandi standard cinesi CLTC. Indicativamente ci si può attendere tra i 240 e i 320 chilometri col ciclo WLTP, meno della concorrenza di Fiat 600e ad esempio, che ha però maggiore capacità di batteria.

I prezzi di questo futuro SUV non sono stati ancora comunicati nemmeno per il mercato nazionale, ma saranno logicamente inferiori rispetto al fratello maggiore Atto 3 ed è difficile prevedere dove la guerra dei prezzi attuale sarà arrivata fra un anno e più quando gli Atto 2 arriveranno nei saloni, ma potrebbe prevedere un listino a partire da circa €30.000.

Non siamo ancora al livello della elettrica per tutti da €25.000 ma ci stiamo sempre più avvicinando, malgrado sia bene ricordare che quella (ad esempio la prossima Citroën E-C3) sia più piccola per taglia, ma nel caso del modello Stellanis non così distante per autonomia.

credito foto di apertura: MITI