BATTERIE

Nel 2023 riprende vigore il calo storico dei prezzi delle batterie

L’aggiornamento annuale dei prezzi delle celle e pacchi indispensabili a mobilità elettrica e accumulo effettuato da BloombergNEF indica in 139 $/kWh il prezzo medio globale dei pacchi (e 89 $/kWh le singole celle dei BEV)

Le premesse erano ben chiare al riguardo, per chiunque abbia un po’ di familiarità coi prezzi delle materie prime direttamente connesse alla produzione di celle per veicoli elettrici, accumulo ed altri usi, col continuo diminuire delle quotazioni di minerali come litio o nichel. La conferma arriva dall’annuale survey compilato dalla società specializzata BloombergNEF.

Il sondaggio annuale sui prezzi delle batterie alla produzione di BloombergNEF rileva un calo del 14% tra il 2022, anno in cui la discesa costante precedente aveva subito una brusca frenata, e il 2023. Il minimo storico raggiunto è stato di 139 $/kWh, indicando qui il costo del pacco, piuttosto che della singola cella. Lo scorso anno dopo molti cali consecutivi il prezzo era salito a 151 $/kWh, equivalenti a 161 $/kWh espressi in moneta corrente aggiornata per l’inflazione.

Il valore aggiornato è stato determinato dal calo dei prezzi delle materie prime e dei componenti in primis, ma anche la capacità produttiva è aumentata in tutte le parti della catena del valore delle batterie, mentre la crescita della domanda è stata inferiore alle aspettative di alcuni settori.

I prezzi medi globali delle batterie, ogni settore d’impiego incluso, dal 2013 al 2023 espressi in dollari per kWh e adeguati al valore 2023 della valuta americana (credito grafico e fonte dati: BloombergNEF)

Evelina Stoikou, autrice principale del rapporto del 2023, ha dichiarato nella nota che ha accompagnato la pubblicazione: “è un altro anno in cui i prezzi delle batterie hanno seguito da vicino i prezzi delle materie prime. Nei molti anni in cui abbiamo condotto questa indagine, il calo dei prezzi è stato guidato dall’ampliamento su scala e dall’innovazione tecnologica, ma questa dinamica è cambiata. Il calo dei prezzi quest’anno è stato attribuito alla significativa crescita della capacità produttiva lungo tutta la catena del valore, in combinazione con una domanda più debole del previsto”.

L’analisi indica che la domanda di batterie per i veicoli elettrici e per l’accumulo stazionario dell’energia è ancora sulla buona strada per crescere a un ritmo notevole del 53% su base annua, raggiungendo i 950 GWh nel 2023. In mezzo a questa crescita, i principali produttori di batterie hanno segnalato un utilizzo inferiore della capacità dei loro impianti, mentre la domanda e i ricavi sono stati inferiori alle aspettative per diverse aziende.

Di conseguenza, molti produttori di veicoli elettrici e di batterie hanno rivisto i propri obiettivi di produzione, il che a sua volta ha avuto un impatto sui prezzi delle batterie. I prezzi del litio hanno raggiunto il loro picco a fine 2022, e da allora i timori che i prezzi rimanessero elevati si sono in gran parte attenuati e ora i prezzi stanno nuovamente scendendo.

Questo spiega perché siano già stati sentiti nel corso di recenti call con investitori e azionisti le prime voci di piani per mettere da parte la produzione di litio in attesa di tempi migliori, piuttosto che venderla a prezzi eccessivamente bassi.

Le cifre espresse dal report di BloombergNEF rappresentano una media tra diversi impieghi finali di celle e pacchi completi, inclusi diversi tipi di veicoli passeggeri e commerciali e impianti di accumulo. Per i veicoli elettrici a batteria (BEV), i prezzi erano pari a 128 dollari/kWh su base media ponderata in base al volume nel 2023. A livello di singole celle, i prezzi medi per i BEV risultano essere di solo 89 dollari/kWh.

Da sinistra, i prezzi medi più bassi per le batterie nel 2023 sono stati riscontrati dal settore dei veicoli commerciali ed autobus cinesi, mentre i più alti per celle e pacchi destinati ai veicoli ibridi ricaricabili, all’estrema destra dell’immagine (credito grafico e fonte dati: BloombergNEF)

Questo indica che in media le celle rappresentano il 78% del prezzo totale della confezione. Nell’ultimo quadriennio, il rapporto dei costi tra cella e pacco è aumentato rispetto alla tradizionale ripartizione 70:30.

Ciò è in parte dovuto a cambiamenti nell’ingegnerizzazione delle “scatole” che contengono le celle nei vari formati: l’introduzione di approcci “cell-to-pack” commercializzato a partire dai due maggiori produttori globali, CATL e BYD, hanno contribuito a ridurre i costi.

Guardando al settore con un approccio di mercati continentali, i prezzi medi delle batterie più bassi sono stati riscontrati in Cina: 126 $/kWh, rispetto a Stati Uniti ed Europa dove erano rispettivamente più alte dell’11% e del 20%.

La differenza, si legge nella nota stampa che ha accompagnato la pubblicazione, riflette “la relativa immaturità di questi mercati, i costi di produzione più elevati, i volumi inferiori e la vasta gamma di applicazioni”.

La Cina è anche stata teatro di una intensa “guerra dei prezzi”, coi produttori di batterie che hanno accresciuto la capacità con l’obiettivo di accaparrarsi una quota della crescente domanda di batterie.

Quanto al maggior componente di costo di ogni singola cella, il catodo, il settore continua a portarsi verso la chimica a basso costo nota come litio-ferro-fosfato (LFP), non a caso presa in considerazione anche in Europa da gruppi come Stellantis per produrre batterie per veicoli elettrici accessibili a tutti, in collaborazione con CATL.

Questi pacchi e celle avevano i prezzi medi ponderati globali più bassi, rispettivamente a 130 $/kWh e 95 $/kWh. Il 2023 è stato il primo anno in cui la stima di BNEF ha rilevato prezzi medi delle celle LFP scesi al di sotto dei 100 $/kWh. In media, nel 2023, le celle LFP costavano il 32% in meno rispetto alle celle più performanti con catodi ad alto contenuto di nichel tipo nichel, manganese, cobalto (NMC).

Aziende del settore estrattivo e trader di metalli consultati prevedono che i prezzi dei metalli-chiave delle batterie come litio, nichel e cobalto diminuiranno ulteriormente nel 2024. Pertanto BNEF si aspetta che i prezzi medi delle batterie scendano nuovamente l’anno prossimo, raggiungendo i 133 $/kWh (in dollari del 2023).

L’innovazione tecnologica e il miglioramento della produzione dovrebbero contribuire a portare a ulteriori diminuzioni dei prezzi delle batterie nei prossimi anni, a 113 $/kWh nel 2025 e 80 $/kWh nel 2030.

Ancora da definire gli effetti sui prezzi delle batterie dei veicoli elettrici da parte della regionalizzazione scelta da alcuni paesi e favorita da politiche come le leggi IRA in America e CRM in Europa, che potrebbero esercitare una pressione al rialzo sui prezzi delle batterie man mano che le industrie locali crescono. Ma la presenza di sgravi, sussidi, crediti d’imposta potrebbero compensare parte del costo maggiore per i produttori occidentali.

Inoltre continui investimenti in ricerca e sviluppo, miglioramenti dei processi produttivi ed espansione della capacità lungo tutta la catena della fornitura contribuiranno a migliorare la tecnologia delle batterie e a ridurre i costi nel prossimo decennio.

La società di consulenza che fa capo al gruppo di Michael Bloomberg si attende che le nuove tecnologie, come gli anodi a forte quota di silico o al litio metallico, gli elettroliti a stato solido o quasi-solido, nuovi materiali catodici e processi di produzione sapranno giocare un ruolo nel consentire ulteriori riduzioni dei prezzi.

Credito foto di apertura: ufficio stampa BMW Group