BUSINESS

La settimana nel business della mobilità: 19 – 25 novembre 2023

I protagonisti degli ultimi 7 giorni: American Battery Solutions, CATL, Changan Automobile, Komatsu, Gelion, Ionblox, Izivia, McDonald’s, NIO, Stellantis

20 novembre: il produttore giapponese di macchine movimento terra e mezzi d’opera Komatsu acquisirà il controllo di American Battery Solutions (ABS), azienda americana che sviluppa e produce pacchi batteria per veicoli commerciali, autobus e altre applicazioni. L’accordo dovrebbe concludersi già il 1° dicembre 2023 con un prezzo di acquisto che non è stato reso noto. ABS opererà come business unit indipendente di Komatsu conservando per il momento anche il nome e non solo produrrà per il nuovo proprietario, ma continuerà anche a servire il portafoglio clienti esistente. L’acquisizione di ABS consentirà a Komatsu di sviluppare e produrre in casa pacchi batterie per i cantieri o l’industria estrattiva utilizzando la tecnologia della nuova divisione. I giapponesi dichiarano nella nota ufficiale che vogliono “espandere l’uso delle batterie nelle macchine edili e costruire un sistema di approvvigionamento globale”. ABS ha nel Midwest americano un organico di quasi 200 dipendenti con sede e centro esperienze a Lake Orion, Michigan e produzione a Springboro, Ohio. Il sito di Springsboro era stato a suo tempo rilevato da Bosch. L’azienda è stata fondata nel 2019 da Subhash Dhar, che ora ne è il CEO; Dhar e il suo team di gestione resteranno al timone di ABS sotto la nuova proprietà.

21 novembre: la startup NIO stringe un partenariato col grande gruppo auto statale Changan Automobile per sviluppare e costruire una rete comune di cambio rapido delle batterie (o battery swap) mirato a sradicare il concetto di range anxiety degli automobilisti. Pertanto le due aziende lavoreranno a standard comuni, costruiranno e condivideranno i network e avvieranno anche investimenti nel settore. L’azienda diretta da William Li ha anche tenuto a sottolineare con la propria clientela, minore ma crescente e di fascia più alta rispetto a quella del partner, che l’allargamento della rete di ricarica non si tradurrà in peggiori standard, che NIO oggi assicura essere sotto ai 5 minuti per il cambio completo. Dalla prima postazione aperta nel 2018, oggi NIO conta su oltre 2.100 postazioni di cambio rapido delle batterie, quasi tutte in Cina, ma anche con le prime già apparse in Europa. Changan Automobile, che produce auto elettriche coi marchi Changan, Deepal e Avatr è nota come partner storico di Ford e Mazda ed è uno dei quattro grandi gruppi storici dell’auto cinese; ha consegnato complessivamente 57.399 veicoli elettrici ai clienti nazionali nel mese di ottobre, con un aumento del 12,6% su base mensile.

21 novembre: entro il 2025 la divisione Izivia del gruppo francese dell’elettricità EDF aprirà in oltre 700 punti vendita McDonald’s in Francia apparati HPC con oltre 2.000 apparati di ricarica. In Francia, McDonald’s ha 1.539 ristoranti, e ciò significa che circa il 45% dei negozi sarà dotato di postazioni HPC. I punti di ricarica ultra-veloce opereranno col marchio “Izivia Fast” e offriranno potenze comprese tra 150 e 200 kW, secondo la filiale di EDF che un tempo si chiamava Sodetrel, ma è stata sottoposta a ristrutturazione dopo la débacle passata dei punti di ricarica autostradali della rete Corri-dor costretti quasi interamente alla chiusura per difetti alle colonnine, il che aveva portato a un contenzioso col fornitore dell’epoca EVTronic. Da allora come Izivia la struttura di ricarica transalpina è stata rilanciata con altri fornitori, sebbene la nota ufficiale non commenti il volume degli investimenti; si sa però che il grande progetto è co-finanziato da Crédit Mutuel Impact, gestore del fondo Siloé Infrastructures, che esiste dal 2020. I partner sottolineano il contributo che stanno dando allo sviluppo dei veicoli elettrici in Francia con la rete appena pianificata: i “2.000 punti di ricarica significano un aumento del 25% dello stock di stazioni di ricarica ultra-veloci accessibili al pubblico”. L’obiettivo è quello di diventare la rete di ricarica ultra-veloce preferita dai francesi, contando anche sul transito intenso in questi siti. L’accesso sarà possibile tramite carta di credito o debito, Izivia pass o app e pagamento online.

21 novembre: al nuovo accordo tra il gruppo CATL e quello Stellantis per lo sviluppo comune di batterie LFP a base ferrosa destinate a veicoli elettrici a prezzi accessibili abbiamo dedicato questo articolo completo.

21 novembre: Gelion, spinoff nato dall’Università di Sydney, ha firmato un accordo di sviluppo congiunto (JDA) con Ionblox, uno sviluppatore di materiali per elettrodi di batterie a ricarica rapida a base di ossido di silicio, per fornire celle al litio-silicio-zolfo (LiSiS) sicure, ad alta densità energetica e a basso costo, in primis al settore del trasporto aereo elettrico, aerei a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) e dei droni, prima di passare al mercato dei veicoli stradali e dell’accumulo di energia stazionario. Gelion combinerà la sua ricerca e sviluppo e la sua proprietà intellettuale con quella acquisita da Johnson Matthey all’inizio del 2023 e sta sviluppando catodi a base zolfo da integrare con una varietà di anodi, tra cui il silicio in cui è specialista Ionblox. Gelion ha anche acquisito l’innovatore britannico del litio-zolfo OXLiD, risultante in significativi miglioramenti del catodo, nuova proprietà intellettuale e membri del team di ricerca di fama. Ionblox è uno dei principali sviluppatori di anodi in ossidi di silicio (SiOx) con ricarica rapida, alta energia, alta potenza e lunga durata a basso costo. Gli investitori di Ionblox includono Lilium, Applied Ventures, Temasek e Catalus Capital. Gelion e Ionblox punteranno a sviluppare celle LiSiS di nuova generazione ad alte prestazioni con densità di energia gravimetrica fino a ~400 Wh/Kg, consentendo una maggiore autonomia tra le ricariche nei veicoli elettrici; con pacchi più leggeri e con un miglioramento della sicurezza delle batterie, grazie alla riduzione intrinseca degli eventi termici ottenuta dalla chimica silicio-zolfo, riducendo drasticamente il rischio di thermal runaway. Inoltre i partner puntano a una riduzione significativa dei costi delle celle LiSiS fino a circa il 35%, riducendo ulteriormente i costi dei veicoli elettrici per facilitare meglio l’adozione da parte del mercato di massa.

Credito foto di apertura: sito web Izivia