INFRASTRUTTURA

Decimata la rete francese di ricarica veloce autostradale Corri-Door

Ieri Izivia ha annunciato che per motivi di sicurezza è disabilitato il 70% delle oltre 200 colonnine EVTronic distribuite su tutte le maggiori autostrade dell’Esagono

Una tegola improvvisa potrebbe rallentare la crescita proprio nel mercato nazionale dell’auto elettrica che nelle scorse settimane sembrava avviato ad affermarsi come la “nuova Norvegia” del settore: il mercato francese.

Ieri, scatenando un’ondata di critiche salaci e commenti feroci tra gli automobilisti e le aziende che si sono già convertiti alle zero emissioni locali è arrivato un annuncio-choc da Izivia.

Ci riferiamo alla controllata di EDF (che fino a pochi mesi fa si chiamava Sodetrel), che ha chiuso il 90% delle stazioni di ricarica veloci della rete Corri-Door il progetto che, nato in anticipo rispetto alla maggior parte dei paesi europei, aveva collocato una fitta rete di punti di rifornimento sui grandi assi autostradali.

Come sanno anche gli automobilisti verdi italiani già da un paio di anni era possibile effettuare un viaggio, ad esempio, dalla Costa Azzurra a Parigi evitando l’ansia da ricarica ma adattando il viaggio all’autonomia della propria auto. Era, appunto, ma non lo è più : 189 delle 217 colonnine sono state disabilitate.

Al quotidiano finanziario Les Echos, la direttrice generale Christelle Vives ha spiegato che dopo aver riscontrato problemi di surriscaldamento nelle colonnine a inizio febbraio, per evitare rischi alla sicurezza degli utilizzatori da ieri ha deciso di spegnere tutte le colonnine realizzate da EVTronic (identiche a quella della foto di apertura) una startup di Bordeaux oggi controllata da EVBox, filiale dell’utility Engie.

Nella rete autostradale Corri-Door restano operative solo le 28 colonnine realizzate da un altro fornitore. Secondo quanto riferiscono Les Echos e il sito transalpino Automobile Propre alcune clonnine saranno sostituite, ma non tutte, e non è chiaro con quale tempistica. La direzione Izivia spera di rimettere in condizione di operatività almeno 40/50 delle attuali colonnine EVtronic risolvendo i problemi di surriscaldamento.

Izivia col quotidiano transalpino ha anche minimizzato l’impatto del problema sull’utilizzo dell’auto elettrica, sottolineando che le colonnine chiuse sono utilizzate una volta ogni due giorni. La statistica sarà senz’altro corretta e non abbiamo dubbi che la maggior parte dei chilometri di utenti di auto elettriche sia urbana e che la maggior parte delle ricariche sia effettuata a casa o al lavoro.

E tuttavia, specialmente considerato che Izivia non si era fatta volere bene in passato dalla clientela sia per i ripetuti problemi di affidabilità sopraggiunti alla rete Corri-Door sia per questioni di prezzi, la società dà un colpo alla praticità d’uso dei veicoli elettrici proprio in un momento in cui appariva migliorare.

Il momento in cui, grazie all’uscita di modelli con autonomia crescente, come l’ultima Renault Zoe, la DS3 Crossback E-tense e le nuove Peugeot 208 e 2008 in versione al 100% elettrica, la clientela poteva anche iniziare a pensare di non lasciare a casa l’auto per le vacanze di Pasqua o le ferie estive, con viaggi da Lione alla Riviera o da Parigi alle località dell’Atlantico finalmente più simili ad un normale viaggio piuttosto che a una via crucis. Che effetto avrà questa disavventura occorrerà tempo per capirlo.

Credito foto di apertura: AUTO21