Top3: Francia – auto elettriche più vendute – gennaio 2020
1. Renault Zoe (5.331); 2. Peugeot e-208 (2.537); 3. DS3 Crossback (597)
Aveva quasi difficoltà l’AVERE-France, il consorzio che Oltralpe si occupa di veicoli elettrici, a contenere l’entusiasmo nel rivelare i risultati record del gennaio 2020. Nell’Esagono sono infatti cresciuti del 258% rispetto al gennaio del 2019: 15.442 quelli immatricolati in totale, con le elettriche pure in crescita del 223% (10.952) e le ibride ricaricabili del 223% (3.813). I veicoli elettrificati nelle due soluzioni hanno occupato una quota record di circa l’11%, con le elettriche pure oltre l’8%, mentre il mercato del nuovo è calato del 13%.
Il podio delle vendite di auto elettriche pure rispecchiava, certo con altri numeri complessivi, quello del nostro mercato a gennaio. Ma con tutt’altri numeri: Zoe infatti è stata terza assoluta delle vendite generali dietro solo a Peugeot 208 e Renault Clio. Al secondo posto con circa la metà delle 5.331 Zoe consegnate si è inserita la nuova arrivata Peugeot e-208 (2537). A chiudere un podio tutto francese c’era la DS 3 E-tense Crossback (597). Nella Top5 bene anche i dati transalpini della Kia e-Niro (429 vendute, +188%) davanti a Citroën C-zero (411). Abituali protagoniste del recentissimo passato come Nissan Leaf e Tesla Model 3 sono scivolate al sesto e a chiudere la Top10, rispettivamente con 360 e 124 immatricolazioni. Da notare anche che la prima del trio di citycar del gruppo Volkswagen qui era nona: Skoda Citigo E IV (124 pezzi), mentre in Italia la gemella Volkswagen e-Up! a gennaio è stata terza. Infine dominio francese anche nei furgoni elettrici con Kangoo, Zoe ed e-208 sul podio e PSA dominatrice nelle ibride con Peugeot 3008, DS 7 Crossback e Peugeot 508 a monopolizzare il podio.

La cosa più interessante e finora poco sottolineata del prodigioso balzo in avanti della quota di elettriche nel mercato francese, è l’effetto che questi ritmi di vendite avranno sui nuovi livelli di emissioni delle flotte dei costruttori, entrati in vigore al primo gennaio. Con la soglia dei 10.000 veicoli con la presa superata abbondantemente per la prima volta, questi numeri da record fanno crollare a minimi da primato anche i valori di CO2. Con queste quote di vendita, la media di emissioni di CO2 per chilometro in Francia è già scesa a 96,0 g/km. Quasi speculare all’obiettivo medio di 95 g/km fissato a livello di Unione Europea, come fa notare una preziosa tabella pubblicata dall’esperto automotive Matthias Schmidt, che riproduciamo qui sopra.
In altri termini quel traguardo irraggiungibile per molti manager di gruppi auto solo pochi mesi fa, sembra poco distante. E se per caso vi viene il dubbio che questo sia possibile in Francia ma più difficilmente in Italia, dove la quota di vendite di auto a zero o basse emissioni locali di gennaio è stata del 2% e non dell’8%, occorre ricordarsi di altri quattro particolari.
Il primo: il valore di 95 g/km varia in base alle dimensioni medie della flotta di un costruttore. Chi ha nella gamma molti SUV o veicoli premium ha quindi una soglia più alta. In secondo luogo (e per il solo 2020) i gruppi auto escluderanno dal conteggio il 5% della flotta con le peggiori emissioni. Non solo, ma ogni auto a zero emissioni venduta entro il 2020, secondo il generoso meccanismo dei super-crediti varrà doppio, facilitando l’obiettivo di evitare le multe UE. Infine il quarto aspetto da considerare è che quello di gennaio era un panorama che includeva un mercato francese nel quale hanno spiccato tre novità tutte francesi. Come la nuova generazione Zoe, la e-208 e la DS3 E-tense Crossback. Ma la seconda metà del 2020 vedrà in campo in Europa altre elettriche dal sostanziale impatto, a cominciare da Volkswagen ID.3 e Fiat 500 EV. Le buone notizie per le emissioni, insomma, non dovrebbero limitarsi al solo Esagono.