Da marzo via alla produzione Kona Electric in Repubblica Ceca
Si accorcia la filiera produttiva per il richiesto modello coreano a zero emissioni, e anche le celle delle batterie che le muoveranno proverranno dall’Europa orientale
Ormai è questione di ore per l’avvio della produzione della Kona Electric in Repubblica Ceca, nella fabbrica HMMC (Hyundai Motor Manufacturing Czech), prevista all’inizio di marzo. Il sito europeo HMMC, presso Nošovice, viene definito dal gruppo coreano nella nota ufficiale tra i più grandi e moderni stabilimenti auto del Vecchio Continente.
Hyundai ha previsto quest’anno una dotazione di 80.000 veicoli a zero emissioni per il mercato europeo, suddivisi tra i modelli elettrici puri Kona, Ioniq e una piccola quota di Nexo, la vettura fuel cell più venduta al mondo nel 2019.
L’esplosione del settore dopo la partenza dei nuovi livelli di emissioni dal 1 gennaio 2020, ha portato ad evidenziare problemi nei livelli di offerta e nella tempestività delle consegne dei modelli elettrici, quest’ultimo un problema particolarmente evidente già nel 2019 su alcuni mercati specie nord-europei.
La produzione annua di 30.000 Kona in Repubblica Ceca, proprio al centro del continente, darà sollievo alla fabbrica coreana di Ulsan consentendo una triplicazione dell’offerta per il richiestissimo crossover e riducendo i tempi di attesa, che in alcuni casi arrivava ad un anno. Adesso Hyundai consentirà alla clientela di tracciare i tempi di consegna, incluse le tappe della produzione.
L’impianto in Repubblica Ceca da cui proverranno le Kona Electric è stato rimaneggiato negli ultimi mesi per consentire una adeguata coesistenza con gli altri modelli residento: i30 e Tucson. In particolare presso l’HMMC ha dovuto essere adeguato l’impianto di verniciatura perché la Kona è proposta con due toni di tinta nel tetto.
Il training dei dipendenti ha dato largo spazio alla delicata fase di assemblaggio e finitura finale dei pacchi batterie. Anche le celle non faranno moltissima strada per arrivare all’HMMC, visto che i fornitori coreani hanno aperto impianti europei in Polonia ed Ungheria.