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Bene utili e vendite BMW, che sull’elettrico preferisce i fatti

La casa di Monaco di Baviera ha aumentato le sue vendite nel terzo trimestre 2023 e questo è dovuto principalmente ai buoni risultati dei modelli luxury e alla crescita della gamma elettrica

Sono passati pochi giorni da quando attraverso questa testata abbiamo rimarcato come i gruppi più recalcitranti nell’adottare l’auto al 100% elettrica, Toyota e Stellantis, siano paradossalmente diventati quelli che, proprio perché partiti per ultimi, stanno accelerando di più con l’elettrificazione della gamma e soprattutto con gli investimenti, che sono specchio dell’impegno concreto molto più di dichiarazioni o spot.

Oggi continuiamo a sottolineare come questa tendenza interessi anche un altro gruppo che si distingue per crescita e per risultati come la tedesca BMW, che ha continuato ad aumentare le consegne e gli utili nel terzo trimestre del 2023. Mentre i concorrenti nazionali, Mercedes e Volkswagen, quando si tratta di modelli elettrici o elettrificati sono alle prese con problemi di produzione, BMW riesce a passare indenne dagli ostacoli e continua ad investire in modo massiccio in innovazione, che oggi vuol dire soprattutto elettrico e digitalizzazione.

Nell’ultimo trimestre 2023 i dati di Monaco di Baviera, secondo la trimestrale comunicata oggi a borsa ed azionisti, rivelano un fatturato aumentato del 5,8% rispetto allo stesso trimestre del 2022 a €38,5 miliardi, meglio della media delle previsioni degli analisti intervistati dalla società specializzata LSEG, collegata all’agenzia di stampa Reuters.

Tra giugno e settembre l’utile operativo è cresciuto a €4,35 miliardi, mentre il margine nel settore auto è migliorato al 9,8% rispetto all’8,9% dello stesso periodo dell’anno scorso. L’amministratore delegato BMW Oliver Zipse ha affermato che la società è chiaramente sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi annuali aggiornati lo scorso agosto. Per l’intero anno l’azienda con sede a Monaco punta a un margine compreso tra il 9 e il 10,5%.

Secondo BMW le cose stanno andando bene soprattutto grazie ai modelli luxury e alle auto elettriche. Per l’anno in corso l’azienda con sede a Monaco punta a una quota di auto elettriche pari al 15% sul totale delle consegne. Questa soglia è stata raggiunta nel terzo trimestre 2023.

L’azienda bavarese si aspetta un ulteriore impulso dalla nuova Serie 5, appena arrivata sul mercato anche con propulsione elettrica. Tuttavia, la crescita è rallentata dai tassi di cambio sfavorevoli per il dollaro e lo yuan. Inoltre, gli elevati tassi d’interesse hanno avuto ripercussioni sugli utili e la valutazione delle operazioni di copertura dei tassi d’interesse ha pesato sul risultato finanziario.

Prima delle tasse, la rivale di Mercedes-Benz e Audi ha guadagnato quasi €4,1 miliardi, lo 0,9% in meno rispetto a un anno fa. Dall’inizio dell’anno anche l’utile prima delle imposte è sceso di un buon terzo a €13,414 miliardi. Ciò è dovuto principalmente a un effetto una tantum: nel 2022, l’acquisizione completa delle attività in Cina ha fatto aumentare significativamente gli utili.

BMW è l’unico gruppo auto di peso globale che non abbia voluto indicare finora una data di “scadenza” della tecnologia del settore ICE, il motore a combustione, e che nella tecnologia per veicoli passeggeri a zero emissioni locali continui anche a sviluppare fuel cell mentre altri si concentrano sul solo elettrico puro; però è di fatto diventata la casa tedesca di maggior successo nella transizione a una gamma al 100% elettrica, paragonata ai gruppi concorrenti storici Volkswagen e Mercedes.

Walter Mertl, succeduto a Pieter Nota come capo della finanza a Monaco, ha già confermato un impegno di investimenti superiore alle attese, ma necessario per l’innovazione. Nel primo semestre BMW ha speso il 10% in più ricerca e sviluppo, a quota €3,2 miliardi. Il varo di nuove fabbriche di auto a zero emissioni e delle loro batterie come noto non ha effetti leggeri sui numeri dei bilanci.

La cosa da soppesare adeguatamente, è che quando la scorsa estate sono stati svelati i maggiori impegni in capex collegati alla transizione, contemporaneamente è stato alzato anche l’obiettivo del margine dall’8%-10% al 9%-10,5%, a conferma della fiducia dell’esito favorevole della spesa affrontata per le fortune aziendali.

Anche l’ultimo trimestre quindi conferma una traiettoria positiva dei conti di Monaco di Baviera, riuscita ad aumentare il margine EBIT per l’auto di quasi un quarto nel primo semestre rispetto allo stesso periodo 2022 dall’8,5% al 10,6%.

Peraltro come rispecchia bene il grafico pubblicato ad agosto dal quotidiano finanziario tedesco Handelsblatt, i migliori risultati finanziari spuntati da BMW nel primo semestre rispetto agli altri concorrenti nazionali, sono andati a braccetto con la miglior quota di elettrico sul totale di nuove immatricolazioni del periodo, come a smentire la convinzione che vendere auto che si muovono con l’energia elettrica comporti il classico bagno per le case che le producono.

(credito grafico: Handelsblatt; fonte dati: costruttori)
Credito foto di apertura: ufficio stampa BMW Group