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Il progetto elettrico «Type 133» è diventato la Lotus Emeya

Emeya è la nuova gran turismo di Lotus Group, un’elettrica “progettata per i guidatori” che riunisce la ricca storia dell’azienda, con livelli di prestazioni da auto sportiva e tecnologie attualissime

Lotus ha tolto i veli in una presentazione avvenuta a New York al suo prossimo modello completamente elettrico: Emeya, che è la trasformazione in prodotto della propria gamma del progetto a lungo indicato precedentemente come Type 133.

Se per la Eletre manager e progettisti della divisione britannica del gruppo Geely hanno scelto la definizione iper-SUV, la quattro porte Emeya dovrebbe incarnare una iper-GT, cioè una versione molto attuale della trama di modelli che hanno spaziato dalla Elise alla Esprit.

La versione top di gamma a trazione integrale dell’Emeya offre fino a 675 kW di potenza e 985 Nm di coppia e Lotus dichiara che la velocità massima sarà di oltre 250 km/h. Lo scatto da 0 a 100 km/h può avvenire in meno di 2,8 secondi. Performance che come è scontato sarebbero sì gratificanti per l’ego del guidatore, ma anche pesanti per l’efficienza della batteria.

Il pacco prescelto offre una capacità di 102 kWh che, grazie all’impianto con tecnologia a 800 volt previsto dalla nuova architettura sviluppata appositamente, questa Lotus può aggiungere l’energia necessaria a 150 chilometri di autonomia con circa cinque minuti di ricarica, se si utilizza un caricabatterie ultra-veloce HPC da 350 kW, nonché aumentare l’autonomia fino all’80% della capacità totale entro 18 minuti. L’autonomia massima nella scheda tecnica non è ancora stata dichiarata, in attesa delle omologazioni.

Il modello di punta Lotus è dotato di una configurazione a doppio motore e quindi Emeya è a trazione integrale, ma appare scontato che ci sarà anche una versione base con un solo motore elettrico e quindi a trazione posteriore come nella tradizione della casa fondata da Colin Chapman. Poiché la “cugina” Eletre a trazione posteriore è accreditata di una potenza di 441 kW, anche l’Emeya base non dovrebbe essere da meno.

Oltre ai dati tecnici standard, il marchio sottolinea che la Emeya sarà studiata per chi ama guidare come si conviene a una gran turismo, ma senza costringere il cliente ad alcune scomodità che erano tipiche della progettazione inglese ma non di quella Lotus attuale, mediata dalla tecnologia e dalla manifattura cinese, dove in effetti la Emeya sarà costruita, e che si sono già evidenziate col lancio del SUV elettrico Eletre.

Rispetto all’Eletre, il design diretto da Ben Payne sulla Emeya si è sforzato di consolidare alcune somiglianze, in particolare nella parte posteriore. Ma la silhouette della Emeya sfoggia la propria versione del nuovo frontale Lotus: due luci di marcia diurna a LED disposte una sopra l’altra su ciascun lato conferiscono alla GT un aspetto peculiare. Se il frontale è piuttosto spigoloso, il resto dell’auto presenta anche forme che tendono ad ammorbidirsi.

L’inizio della produzione è previsto nel 2024 e in alcuni paesi è già possibile prenotarla, versando un deposito di €1.000. Ciò garantirà ai clienti interessati l’opportunità di testare il veicolo nel corso del prossimo anno e ordinarlo prima degli altri, ma per ora il prezzo finale non è ancora disponibile, sebbene ci si attenda che lo sia entro fine anno.

La Emeya riprende la tradizione Lotus della aerodinamica avanzata, come nella griglia anteriore attiva, nel diffusore e nello spoiler posteriore (credito foto: ufficio stampa Lotus Group via NewspressUK)
Credito foto di apertura: ufficio stampa Lotus Group via NewspressUK