Lotus svela un pianale ultra-leggero per le eredi di Elise ed Evora
Le Lotus elettriche più prestazionali, che continueranno a uscire dallo storico sito inglese, avranno un telaio con componenti di peso fino al 37% inferiore a quello di Emira
Le elettriche sono più pesanti delle auto convenzionali, giusto? Non sembrano rassegnarsi a una risposta apparentemente scontata ad Hethel, la sede storica della Lotus. La nuova Lotus Engineering e i progettisti inglesi hanno infatti presentato, per contraddire l’opinione comune, il pianale E-Sports, piattaforma che starà al di sotto e alla base dei modelli al 100% elettrici che a partire dalla seconda metà degli Anni ’20 prenderanno il posto di modelli come le Elise, Exige ed Evora.
La nuova architettura posteriore sarà, secondo quanto affermato nella nota ufficiale dalla casa fondata da Colin Chapman dichiarata più leggera del 37% rispetto alla struttura utilizzata dalla nuovissima Emira V6, e viene descritta come la base essenziale per i veicoli elettrici ad alte prestazioni di Lotus, ovvero della divisione britannica del Norfolk.
Laddove, come recentemente annunciato, i modelli più orientati ai volumi, tra cui il SUV Type 132 e il coupé a quattro porte Type 133, saranno prodotti in un nuovo stabilimento a Wuhan, in Cina da Lotus Technology che come Hethel fa capo al gruppo Geely.
La piattaforma E-Sports è stata sviluppata dal programma dedicato Project LEVA (Lightweight Electric Vehicle Architecture) lanciato lo scorso ottobre, in parte finanziato dal governo di Sua Maestà attraverso il fondo AMRD (Advanced Route to Market Demonstrator), e portato avanti con il partner Sarginsons Industries e ricercatori della Brunel University di Londra.
Oltre a rappresentare la base per una nuova Lotus a due posti (ma, volendo, anche 2+2 perché molto flessibile) con nome in codice Type 135 e il cui lancio è previsto per il 2026, sarà offerta anche a terzi attraverso la società di consulenza di Lotus Engineering.
Possiamo quindi indovinare che Alpine, di cui da tempo è nota la collaborazione coi colleghi di Oltre Manica, possa condividere i risultati dello sviluppo del Tipo 135, per recepirli nel modello al 100% elettrico che prenderà un giorno il posto dell’A110.
Le batterie, con capacità comprese tra 66,4kWh e 99,6kWh, possono essere impilate in una disposizione “a cassapanca” al centro del telaio (come nel caso dell’hypercar Evija) oppure più convenzionalmente disposte sotto il pavimento, mentre il passo previsto potrà crescere da un minimo di 2470 mm (come indicato nella foto di apertura) fino a 2650 mm.
Poiché l’imminente coupé a quattro posti Lotus Technology utilizzerà un pianale separato fornito da Geely (la piattaforma SEA, essenziale anche per altri marchi come Smart) , a numerosi addetti ai lavori appare plausibile che l’auto sportiva a quattro posti sia l’erede elettrica della Evora 2+2, recentemente messa a riposo per lasciare spazio all’Emira V6, i cui prezzi sono appena stati comunicati.
Saranno disponibili anche propulsori a motore singolo e doppio, a cui viene accreditata una potenza massima rispettivamente di 469 e 872 cavalli, dal che si può arguire che le auto sportive elettriche Lotus supereranno di gran lunga anche le sue più potenti vetture della gamma convenzionale.
Richard Moore, direttore esecutivo di Lotus, nella nota diffusa in occasione della partecipazione della casa al congresso specializzato Cenex in programma domani e dopodomani presso il centro prove di Millbrook ha dichiarato: “Il progetto LEVA e il pianale E-Sports sono illustrazioni perfette dell’innovazione che continua ad essere al centro di tutto ciò che fa Lotus“.
Ed ha poi concluso: “i veicoli elettrici di oggi sono pesanti rispetto ai loro equivalenti ICE, quindi il finanziamento ARMD ha aiutato Lotus a innovare nelle prime fasi del ciclo del prodotto e a sviluppare una nuova architettura del veicolo che si rivolge alla leggerezza e alla densità di prestazioni sin dalla concezione. Piuttosto che sviluppare un singolo veicolo, Lotus ora dispone di una architettura per la prossima generazione di veicoli elettrici, sia per auto Lotus da costruire che per Lotus Engineering da commercializzare”.