AUTO

Vision Neue Klasse è il «concept» che apre le porte al futuro BMW

Attraverso il concept Vision Neue Klasse, BMW presenta la sua prossima generazione di modelli in uscita dal 2025 con una berlina familiare e un SUV compatto: l’elettrificazione, digitalizzazione e l’economia circolare sono i pilastri della nuova roadmap tedesca

Con qualche ora di anticipo sull’apertura del Salone Auto di Monaco di Baviera, la marca che più di tutte giocherà in casa in questa edizione presenta la prefigurazione molto vicina all’assetto definitivo della Neue Klasse, col concept Vision che racchiude la nuova visione del futuro del marchio affidato al più grande rinnovamento tecnologico degli ultimi decenni per BMW e anche al maggior investimento della storia aziendale.

La visione anticipa la nuova generazione di modelli BMW che usciranno su questa piattaforma a partire dal 2025: quello visto in queste immagini assumerà la forma di una berlina della fondamentale Serie 3. Farà seguito un SUV compatto nel segmento in cui oggi siamo abituati a vedere la IX3. I veicoli Neue Klasse costruiti in Ungheria e Germania e a seguire in Cina e Stati Uniti apparterranno alle Serie 1, 2, 3 e 4. A partire dal 2029 anche i modelli di fascia alta la adotteranno.

Il concept Vision Neue Klasse prende la forma di una berlina lunga 4,69 metri: restiamo quindi nello spazio di una BMW Serie 3, il modello principale quanto a volumi per il gruppo bavarese, e anche quello che negli Anni ’60 aveva fatto debuttare la prima e originaria piattaforma Neue Klasse.

Con il prototipo mostrato in questi giorni BMW è stata guidata dall’idea di reinterpretare l’auto senza perdere il DNA del marchio, e quindi con spunti retro ma misurati alla luce dei concetti-faro della nuova piattaforma elettrica, dove dominano i principi di economia circolare, il valore apicale del digitale e l’efficienza declinata nell’autonomia, nella potenza di ricarica. Si riconosce uno stile tipicamente BMW, ma come ha dichiarato Adrian van Hooydonk, Head of Design del BMW Group “così progressivo che sembra che abbiamo saltato una generazione di modelli”.

Così lo stile del prototipo appena svelato non cerca una transizione con la gamma attuale, ma nell’estetica soprattutto tiene conto dei nuovi valori, che contribuiscono a semplificare il processo di produzione, riducendo il numero di componenti. Se volete, anche sulla scia di quanto intrapreso nelle linee di montaggio Tesla, ma con un accento quasi maniacale e tipicamente tedesco sulla sostenibilità ambientale ancora prima che su quella economica.

Per questo, ad esempio, le maniglie delle porte sono scomparse sostituite da sensori nelle portiere, la griglia (che dalle versioni più discusse e discutibili torna ad ispirarsi a modelli tradizionali) è tutt’uno con l’ottica, lo spoiler posteriore risulta integrato nel blocco luci. Anche un componente di solito intoccabile e tabu nell’automotive tradizionale come il logo aziendale non è più separato e realizzato magari con dispendio superiore a quello di altri elementi, ma è direttamente inciso nella carrozzeria.

il design dei fari posteriori contiene elementi luminosi stampati in 3D che si estendono su più livelli e sono controllati in modo mirato per creare un’impressione di profondità (credito foto: ufficio stampa BMW Group)

Come oltre due anni fa i vertici BMW avevano già deciso, nel concept Vision Neue Klasse c’è un posto d’onore per l’economia circolare anche con la presenza di molte componenti provenienti da riciclo: carrozzeria in alluminio, pavimento, profili delle portiere, tutti ben riconoscibili e quasi a voler sottolineare la responsabilità e compatibilità con una transizione sostenibile del produttore e del suo cliente. Qualcosa che forse non piacerà, ad esempio in America ma non solo, a chi contesta i valori ESG applicati all’economia.

Ma BMW non appare avere alcuna intenzione di vergognarsene. Anzi, durante la presentazione alla stampa, ingegneri e manager hanno sottolineato che se al momento attuale la percentuale di riciclo nei modelli del costruttore premium è del 30%, l’obiettivo prefissato è di raggiungere il 50% entro il 2025″.

Se la carrozzeria e lo stile sono stati influenzati dalla bussola della sostenibilità questo si ripete anche negli interni: dove non troviamo inserti cromati o in legno ed anche la pelle è scomparsa. Anche il rivestimento in tessuto giallo proviene da riciclo (ma è anche ispirato a modelli Anni ’60 e ’70 che danno un tocco vintage) e aggiunge al concept luminosità.

L’abitacolo si distingue per le linee essenziali che sono state facilitate nella declinazione dal trionfo del digitale e dall’assenza di controlli fisici. Tutte le informazioni di guida sono centralizzate su un pannello a sfioramento, situato al centro della console centrale e possono essere proiettate sul parabrezza, nel campo visivo del conducente.

Con la tecnologia BMW Panoramic Vision nell’abitacolo sono previsti un nuovo volante multifunzione, il nuovo schermo centrale e un nuovo Head-Up Display BMW 3D come elementi centrali di visualizzazione e comando, la quintessenza dell’esperienza utente che diventerà standard nel 2025, contemporaneamente all’uscita del primo modello Neue Klasse.

 BMW Panoramic Vision si basa su una tecnologia di head-up display che proietta le informazioni a un’altezza sempre adeguata al guidatore su tutta la larghezza del parabrezza. (credito foto: ufficio stampa BMW Group)

L’evoluzione dell’abitacolo alla luce delle nuove tecnologie ha come specchio powertrain e sistema elettrico di nuova generazione, che BMW non rivela ancora nei dettagli tenendoseli da parte per il lancio della versione definitiva che uscirà dalle concessionarie.

Tuttavia, sappiamo che arriverà una nuova architettura a 800V (già vista nelle GT Audi e Porsche, e nella gamma BEV dei marchi coreani) che non solo fa risparmiare peso, ma è importante per la velocità di ricarica e dovrebbe consentire di acquisire l’energia per 300 chilometri di autonomia in 10 minuti.

Per il concept Vision Neue Klasse possiamo già evidenziare invece uno dei principali sviluppi riguardanti le batterie che equipaggeranno la gamma BMW e su cui il costruttore ha fatto da tempo una scelta: mettere da parte il fattore forma prismatico per passare a quelle cilindriche, anche in questo caso seguendo la preferenza ingegneristica Tesla. Il fattore forma migliorerebbe anche l’integrazione nei moduli, consentendo un migliore raffreddamento delle celle.

Due formati sono già stati selezionati dai progettisti tedeschi, uno per una cella che misura un diametro di 46 mm per un’altezza di 85 mm e un secondo di 46 mm di diametro per 120 mm di altezza. Il primo sarà dedicato al segmento berline e compatte e il secondo rivolto alla gamma dei SUV elettrici. Ricordiamo per confronto che le prime celle cilindriche di grande formato realizzate per Tesla e presentate da Elon Musk stesso in un apposito Battery Day misurano 46 mm di diametro e 80 mm di altezza.

Secondo le informazioni fornite da BMW , il passaggio a queste celle sarà in grado di raggiungere fino al 25% in più di efficienza, il 30% in più di autonomia di marcia e anche un 30% di velocizzazione della ricarica di energia. Le batterie con celle cilindriche avranno una densità di energia maggiore del 20%, secondo il produttore di Monaco.

BMW vuole anche ridurre la perdita di energia dei motori elettrici di circa il 40% e punta a un’efficienza superiore del 25% sulla sua futura Serie 3 (circa il 20% sul SUV) lavorando sulla resistenza al rotolamento degli pneumatici, sull’aerodinamica, sull’attrito dei freni e sul peso complessivo. Le innovazioni dovrebbero anche aumentare l’autonomia in uso autostradale del 30% e facilitare l’uso di auto elettriche a temperature comprese tra -30 e 50 gradi.

Credito foto di apertura: ufficio stampa BMW Group