NIO: più sicura nei «crash-test» che in borsa a Wall Street?
I primi veicoli testati secondo coi nuovi protocolli Euro NCAP sono cinesi: la berlina Nio ET5 e il SUV EL7 e hanno entrambi avuto le cinque stelle; ma la valutazione più alta sfugge invece sui mercati e i manager sudano
NIO aveva già passato un momento molto difficile tre anni fa, quando la capitalizzazione a Wall Street era crollata del 70% ed era stata salvata dai governi locali dove si producono le sue elettriche. Nelle ultime settimane l’affanno è tornato per NIO così come per altre startup cinesi. Si fa forse prima a dire quale gruppo auto giovane viva sonni tranquilli: in pratica la sola Li Auto, almeno in questo periodo.
A fine giugno le cose sembravano essersi nuovamente stabilizzate con una iniezione di capitale ($748,5 milioni) dovuta al fondo di Abu Dhabi CYVN Holdings. Ma le perdite recenti sono state elevate e le prossime appaiono ancora sostanziali: nel primo trimestre la perdita è stata di 4,74 miliardi di yuan, oltre mezzo miliardo di dollari, e quelle degli altri trimestri del 2023 si temono analoghe.
Anche perché aggiornando le linee di produzione per rinnovare i modelli già noti e lanciandone di nuovi nel primo semestre del 2023 ha consegnato solo 54.561 auto e SUV. Tuttavia l’obiettivo 2023 di consegne per il momento rimane fissato ad un ambizioso totale di 250.000 unità.
Il numero uno della società William Li ha deciso di ritardare alcuni investimenti, tenere sotto controllo la ricerca e sviluppo e anche rinviare il momento di sviluppare e produrre in casa le sue celle cilindriche per le batterie, con un impianto che a regime doveva arrivare a capacità di 40 GWh ed è stato lanciato ad Hefei, in quella provincia di Anhui che aveva contribuito con soldi pubblici al salvataggio di tre anni fa.
Non piacerà a sindaci e dirigenti di partito, ma NIO aveva poca scelta, visto che in Cina di norma attrezzarsi per una capacità di 1GWh costa 200 milioni di yuan (circa $28 milioni). Del resto non si può dire che sia indietro quanto a innovazione nelle batterie, visto che il fornitore pechinese WeLion da fine giugno consegna le prime celle con elettroliti semi-solidi dalla densità elevata di 360 Wh/kg che sono montate su un SUV elettrico.
In altre parole i conti che preoccupano gli investitori nel caso di NIO in molti casi si rivelano avere valori negativi per le scelte di puntare molto sulla qualità, invece di giocare al taglio dei costi ad oltranza. Questo sta tenendo sveglio la notte Li ed i suoi manager, probabilmente. Ma consente anche a NIO di ottenere risultati concreti, ad esempio nel campo della sicurezza, come ha appena confermato una nota ufficiale di Euro NCAP.
Il consorzio europeo ha rivisto al rialzo i requisiti 2023 e i modelli NIO ET5 ed EL7 sono stati premiati con cinque stelle in base alle caratteristiche e protocolli che compongono la nuova scala dei crash test. Ci sono quindi le prove provate che, contrariamente alla reputazione di certa manifattura proveniente dalla Cina, questo produttore auto è perfettamente aggiornato ai migliori standard, come peraltro già visto in passato.
Euro NCAP, al fine di contribuire a rendere le automobili più sicure, dagli esordi rende i propri criteri più severi e ne aggiunge, cosa che ha fatto coi test Car-to-Motorcycle, Car-to-Car Crossing, Car-to-Car Head-on, Dooring, e Driver State Monitoring. Ma non è tutto, perché il diffondersi delle assistenze e degli aiuti alla guida diventa anche un fattore determinante nel giudicare il livello di sicurezza di un veicolo.
Ora, è verificato che il veicolo può avvertire il conducente o i servizi di emergenza se un bambino viene inavvertitamente lasciato in un’auto chiusa a chiave. Un altro punto ora previsto è che quando un’auto è sommersa, gli occupanti devono essere in grado di aprire finestre e porte (quando azionate elettricamente) abbastanza a lungo.
Inoltre, i sistemi di frenata automatica di emergenza devono rilevare i motocicli, oltre a pedoni e ciclisti, ed evitare una collisione frontale presso un incrocio. Inoltre viene controllato l’arresto dell’auto in retromarcia quando un bambino piccolo è presente nella parte posteriore del veicolo. Se il conducente vuole aprire la portiera mentre un ciclista si avvicina, un segnale di allerta deve avvisarlo, come nel caso del sistema Volvo.
Infine, Euro NCAP ha rivisto i suoi manichini per le gambe dei bambini. Questi ultimi imitano più da vicino quelli degli adulti e l’area di prova per gli impatti alla testa è stata estesa per rappresentare meglio le collisioni con i ciclisti. I primi veicoli testati secondo i nuovi protocolli per i crash test sono cinesi, si tratta della berlina NIO ET5 e del SUV EL7. Entrambi ottengono cinque stelle: la valutazione più alta.
Secondo l’organizzazione con sede a Lovanio, questi due modelli hanno buoni livelli di sicurezza passiva, con una buona protezione del ginocchio e del femore per i vari occupanti. Per quanto riguarda i nuovi criteri, Euro NCAP afferma che “entrambi i veicoli hanno funzionato eccezionalmente bene nella maggior parte dei casi di test. NIO ha dimostrato qui quanto velocemente la tecnologia di sicurezza attiva sia riuscita a evitare tipi sempre più complessi di incidenti nel corso degli anni”. Secondo l’organizzazione c’è ancora spazio per miglioramenti, sebbene le novità del 2023 fissino l’asticella ad un livello ora molto elevato.
NIO beneficia anche dell’adozione di sensori laser a lunghissimo raggio collocati alla base del tetto che assicurano un netto vantaggio nella capacità di evitare collisioni con mezzi e persone. I prossimi crash test e test effettuati da Euro NCAP mostreranno se NIO è al di sopra degli altri, o se la concorrenza cinese e non sarà in grado di fare altrettanto.