AUTO

NIO si rilancia coi pacchi batterie fatti in casa e i sistemi a 800 volt

Per migliorare competitività e offerta, NIO inizierà a costruirsi pacchi batterie in casa e adotterà sistemi a 800 volt per consentire alla clientela ricariche più veloci

Nelle ultime settimane sul mercato auto cinese è emersa una tendenza: tra le startup attive proprio la prima a diventare conosciuta al grande pubblico, NIO, non cresce in volume quanto dirette rivali come Xpeng, Neta o Leapmotor.

Alla fine di maggio NIO aveva venduto 7.024 esemplari. Rispetto a Xpeng o a Li Auto, NIO non ha mai superato la barriera delle 10.000 consegne nei primi cinque mesi. Un segnale di un rallentamento o un passo indietro per saltare più lontano?

Proprio in queste ore i vertici NIO, incluso il fondatore William Li, si sono intrattenuti con analisti ed addetti ai lavori per presentare i conti. E hanno indicato di puntare per il mese di giugno, che dovrebbe ormai essere del tutto indenne da postumi dei lockdown, a quello che potrebbe essere un nuovo record di vendite mensili per NIO, che spera di consegnare tra 11.000-13.000 nuovi veicoli.

Secondo il resoconto finanziario del primo trimestre, appena pubblicato, la casa automobilistica ha rivelato di essere stata in grado di immatricolare 25.768 veicoli (una nuova cifra record trimestrale). Sono 5.768 veicoli in più rispetto a quanto consegnato dal produttore nel primo trimestre del 2021, con un aumento del 28,5% dei veicoli consegnati. Ma NIO prevede per il trimestre che terminerà a giugno tra 23.000 e 25.000 esemplari venduti, come effetto della crisi sanitaria, che ha bloccato del tutto metropoli come Shanghai.

La società ha anche confermato che lancerà un marchio di massa con arrivo sul mercato a partire dal secondo semestre del 2024. I nuovi modelli basati sulla piattaforma tecnologica NT3.0 dovrebbero costare tra i 200.000 e i 300.000 yuan ($30.000-$45.000) e avranno novità a livello di pacchi batteria: finora NIO ha avuto come partner CATL, con cui ha rinnovato il contratto ad aprile, ma i costi delle batterie sono aumentati, soprattutto per effetto dei prezzi delle materie prime necessari alle celle.

NIO, che ha oltre 400 dipendenti in organico assegnati al lavoro di ricerca e sviluppo sulle batterie, per migliorare la redditività e la competitività prevede di iniziare ad utilizzare una combinazione di batterie autoprodotte e di fornitori, ovvero un piano simile a quello di Tesla riguardo alle nuove celle cilindriche di grande formato 4680.

NIO, che non ha precisato se intenda costruire anche celle o piuttosto organizzarsi per creare moduli e pacchi come sembra più probabile, ha anche dichiarato che nel 2024 inizierà a produrre impianti a 800 volt per i propri modelli e che questo tipo di sistemi, adatti a ricevere potenze di ricarica elevate, saranno disponibili anche sui nuovi modelli da volumi più grandi rispetto al nocciolo duro della gamma, SUV col cartellino del prezzo elevato.

I sistemi a 800 volt a cui punta NIO sono già presenti su modelli luxury come Porsche Taycan, Audi E-tron GT e Lucid Air (che arriva a 900 volt). Ma di recente sono stati anche inseriti anche dal gruppo Hyundai su modelli da grandi volumi: ovvero tutti quelli nuovi a marchio Kia e Hyundai basati sulla piattaforma elettrica E-GMP.

L’interesse di NIO per una soluzione tecnologica, in questo caso perseguita in casa, che consentirà di abbreviare la durata delle soste alle colonnine, è perfettamente in linea con la filosofia aziendale della marca, che per ridurre il tempo richiesto alla clientela dalle ricariche, è stata tra le prima case a sostenere la soluzione del cambio rapido della batteria, per la quale in Cina ha creato un network che consente il cambio rapido in meno di cinque minuti mirando ad arrivare a una capillarità degna della rete di Supercharger Tesla.

Credito foto di apertura: ufficio stampa NIO