Nuovo accordo tra Poggipolini e InoBat: per l’innovazione nelle batterie
Il gruppo bolognese e la startup slovacca avviano con l’accordo di programma fresco di firma una collaborazione strategica a lungo termine per migliorare e far evolvere la filiera tecnologica collegata alla produzione di celle
InoBat, produttore europeo di celle per veicoli elettrici e Poggipolini, una società italiana nata negli Anni ’50 che si è impegnata negli ultimi lustri a cavalcare l’innovazione con sostanziali investimenti in ricerca e sviluppo, hanno firmato oggi un accordo di programma che stabilisce una base per la futura cooperazione strategica e tecnica.
La società bolognese ha fornito l’automotive da lungo tempo e nell’ultimo quinquennio si è distinta per i successi nella partecipazione a progetti europei come quelli dei bandi Horizon 2020 che le hanno permesso di allargare lo storico know-how nella lavorazione del titanio e delle leghe speciali, in particolare nelle viti, per aprire consulenze tecniche con competenze e capacità produttive in tutti i settori industriali, incluso aviazione e aerospaziale, dove, ad esempio per componenti dei droni, si è conquistata la fiducia di clienti come Boeing e Safran.
In particolare, l’accordo si baserà sull’esperienza di InoBat nella progettazione di celle, nella chimica, nelle prestazioni su misura, nell’integrazione da cella a modulo e nelle capacità di produzione di prototipi. Allo stesso modo, Poggipolini offrirà competenze sui componenti automotive, soluzioni digitali, processi di produzione speciali e competenze nella stampa 3D.
Sebbene le celle e le batterie non siano il core business Poggipolini, prodotti come le viti smart della famiglia Sens-In (con sensori in grado di segnalare a distanza il proprio stato) sono già sulla lunghezza d’onda delle batterie di prossima generazione.
Forse qualche lettore di AUTO21 ricorderà che il dinamico e ancora attivissimo progetto europeo Battery 2030+ prevede fin dal suo varo anche una specifica call, dedicata proprio allo sviluppo futuro di batterie in grado auto-ripararsi.
Il recente accordo strategico contribuirà ad allineare le attuali capacità di entrambe le società, consentendo loro di migliorare l’offerta dei clienti in diverse aree: anzitutto combinando l’esperienza di Poggipolini non solo nelle meccaniche di precisione ma nei sistemi esperti con le celle ad alta densità di InoBat per trovare insieme nuovi spazi nell’elettrificazione. InoBat sta potenziando la sua base produttiva e ha stretto alleanze sia a livello industriale (ultima della serie quella con Gotion High-Tech) che per una filiera delle materie prime particolarmente green.
I partner metteranno in comune le conoscenze per accelerare lo sviluppo di soluzioni di elettrificazione per i clienti nei settori automobilistico e aeronautico, in particolare per quanto riguarda le soluzioni di progettazione di moduli batteria e pacchi. Promuoveranno inoltre l’innovazione facendo leva sui centri esperienza high-tech di entrambe le società: il Voderady R&D Center degli slovacchi e lo Speed Up Lab creato nel bolognese da Poggipolini.
Marian Bocek, co-fondatore e CEO di InoBat ha commentato nella nota ufficiale: “l’approccio di Poggipolini alle responsabilità sociali etiche e la sua impressionante innovazione nelle parti strutturali e nei sistemi verticalizzati ad alta tecnologia, mi danno fiducia che entrambe le aziende saranno partner ideali nell’esplorare lo sviluppo di soluzioni di elettrificazione che possono solo accelerare le nostre ambizioni net zero“.
Michele Poggipolini, amministratore delegato dell’azienda emiliana ha commentato tra l’altro: “siamo pronti a sfidare l’obiettivo zero emissioni con una squadra tra le migliori al mondo. La partnership tra Poggipolini e InoBat migliorerà notevolmente il nostro centro ricerca in open innovation. Siamo lieti di dare il benvenuto a InoBat nel nostro Speed Up Lab“.