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Volkswagen: investimenti per €122 miliardi su auto elettrica e digitale

Su un totale di €180 miliardi previsti per spese necessarie tra 2023 e 2027, il gruppo tedesco ha deciso investimenti per oltre due terzi su quanto serve a completare la transizione (e più soldi per le batterie)

Il gruppo Volkswagen intende allocare due terzi dei suoi investimenti nell’elettrificazione e nel networking digitale nei prossimi cinque anni. Finora, la percentuale di auto al 100% elettriche vendute è stata piccola (il 7% del totale) ma già nel 2025 un veicolo su cinque venduto globalmente dal gruppo di Wolfsburg dovrebbe essere un veicolo con trazione completamente elettrica.

Nei prossimi cinque anni perciò Volkswagen investirà una quota ancora maggiore del suo budget nella tecnologia delle auto elettriche e nella digitalizzazione (che fatica ancora, con la divisione specializzata Cariad che ha perso oltre €2 miliardi lo scorso anno). Un totale di circa €180 miliardi saranno investiti negli anni dal 2023 al 2027, come annunciato oggi a Berlino.

Circa il 68% di questo importo, cioè oltre due terzi, è destinato ai settori dell’elettrificazione e del networking digitale, per un totale di €122 miliardi. Nel corso del precedente round di pianificazione quinquennale, Volkswagen aveva stimato di destinare circa il 56% degli investimenti totali sui €159 miliardi previsti per innovazione e future tecnologie.

Una delle principali ragioni per rivedere al rialzo gli investimenti, è l’importo fino a €15 miliardi destinato alla costruzione di fabbriche di batterie di proprietà del gruppo Volkswagen da parte della controllata PowerCo e le spese anticipate per garantire le materie prime della filiera necessarie alla loro produzione.

Solo poche ore fa, dopo i tre primi siti produttivi già designati in Europa e sufficienti a coprire la capacità al 2028, il gruppo tedesco ha scelto il Canada per aprire la prima Gigafactory di batterie in Nord America, un ulteriore mattone di un edificio che dovrà portare entro il 2030 PowerCo a generare un fatturato annuo di oltre €20 miliardi.

Inoltre, si legge nella nota ufficiale, continueranno gli investimenti nell’ultima generazione di motori a combustione. Il picco degli investimenti dovrebbe essere raggiunto nel 2025, dopodiché diminuirà continuamente.

Forse non è informato di questo rinvigorito approccio “pro-BEV” del più grande gruppo auto della Germania il ministro dei Trasporti federale Volker Wissing, che ieri si è fatto promotore di un’alleanza con altri esecutivi (tra cui quello italiano) per richiedere un fermo alla misura europea di fine delle vendite di veicoli con motore a scoppio dal 2035.

Il gruppo Volkswagen ha ricordato oggi che la quota di veicoli BEV nelle consegne totali ha raggiunto un valore record con la consegna di 572.100 veicoli puramente elettrici, in aumento del 26% su base annua: miglior modello il crossover ID4/ID5 (193.200 esemplari), davanti a ID3 (76.600) e Škoda Enyaq iV (53.700).

Nel complesso però le consegne sono diminuite del 7% a 8,3 milioni di veicoli, principalmente per i colli di bottiglia della filiera. Il gruppo si aspetta che questi “diminuiscano gradualmente” nel 2023.

Volkswagen aveva già pubblicato i dati-chiave per l’anno finanziario 2022 a inizio marzo: nonostante i problemi di approvvigionamento e gli aumenti dei prezzi delle materie prime e dell’energia, il gruppo ha aumentato leggermente il suo profitto del 2,6% a €15,8 miliardi l’anno scorso. I ricavi sono aumentati, anche grazie all’aumento dei cartellini dei prezzi della gamma, di quasi il 12% a circa €279 miliardi.

Il flusso di cassa netto della divisione automobilistica è sceso a €4,8 miliardi. Ciò è stato causato da un aumento del capitale circolante dovuto a problemi di supply chain e logistica, soprattutto verso la fine dell’anno. Nel corso del 2023, questo effetto dovrebbe in gran parte invertire e rafforzare la liquidità netta della divisione automotive.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Volkswagen