BUSINESS

7 giorni di business che cambia la mobilità: 31 gennaio – 6 febbraio 2022

I protagonisti della settimana: Aleees, Britishvolt, Electreon, Ford, Freyr, General Motors, Glencore, Lightining Emotors, Northvolt, Soelect, Verkor, Volvo Cars

1 febbraio: la startup francese Verkor ha deciso di costruire la sua prima Gigafactory di batterie nella città portuale di Dunkerque, nel nord della Francia. La costruzione della fabbrica dovrebbe iniziare nel 2023, mentre la produzione iniziale è prevista per il 2025, quando dovrebbe esordire con una capacità iniziale prevista di 16 GWh. Col tempo la fabbrica sarà ampliata fino a 50 GWh entro il 2030. Durante la prima fase del progetto dovrebbero essere generati fino a 1.200 posti di lavoro diretti e oltre 3.000 posti di lavoro indiretti, si legge nella nota ufficiale della società di Grenoble, dove continueranno ad avere sede le attività aziendali di ricerca e lo sviluppo. Anche lì ci sono lavori in corso, con la costruzione del Verkor Innovation Center dove entreranno in azione per prime linee-pilota di produzione di celle. La produzione iniziale è destinata al principale cliente attuale: il gruppo Renault, che la scorsa estate ha stretto un partnerariato strategico anche con Verkor. Nella logica di accorciare la filiera l’ubicazione dell’impianto di batterie nel nord della Francia è molto ragionevole: Dunkerque si trova a poco più di 100 chilometri dal polo industriale Electricity in cui convergono i tre stabilimenti storici Renault di Douai, Maubeuge e Ruitz, nei cui pressi ci sarà anche un impianto realizzato da AESC Envision. Nel nord della Francia c’è parimenti la fabbrica di Dieppe, dove Alpine produrrà da metà decade il primo crossover elettrico, e celle ad alte prestazioni come quelle Verkor finiranno certamente anche nei pacchi dei modelli della marca sportiva transalpina.

2 febbraio: Freyr rivela di aver già stipulato nove accordi-quadro con fornitori essenziali per mettere in moto la linea pilota di batterie norvegese in costruzione a Mo i Rana. ci sono ancora quattro accordi-quadro, precisa la nota ufficiale della startup scandinava, che sono nelle fasi finali dei negoziati. Questi accordi quadro saranno la base per la fornitura di materie prime alla linea pilota ed alle Gigafactory 1 e 2. La società sostiene di essere sulla buona strada per avviare la produzione iniziale di campioni di celle LFP a base ferrosa entro la seconda metà del 2022. Gli accordi-quadro fanno strada alla fornitura di CAM (materiali catodici attivi), materiale per l’anodo, separatori, elettrolita, collettori di corrente e materiale isolante, comprendenti oltre il 90% del materiale richiesto sia in termini di valore che di volume. Il prossimo passo sarà concordare volume e prezzo per ciascuna materia prima, dopodiché Freyr sarà in grado di emettere ordini di acquisto. Freyr ha già stipulato un accordo per la fornitura localizzata nei paesi nordici col colosso delle materie prime Glencore, e si avvia a creare una joint venture con la società taiwanese Aleees per la produzione di materiali catodici a base ferrose nella regione, utilizzando energia rinnovabile: si tratta di una novità sostanziale perché come noto la fornitura di materiali catodici LFP è carente in Europa e si è finora affidata ai principali produttori cinesi. Entrambi gli accordi puntano a dimostrare i progressi di Freyr nella fornitura di materie prime localizzate a basse emissioni di carbonio per la produzione di celle nelle Gigafactory in Norvegia e Finlandia, un passo fondamentale per consentire a Freyr di fornire soluzioni di batterie di livello mondiale con l’impronta di carbonio più bassa possibile. Freyr sta già lavorando attivamente alla documentazione e alla convalida degli aspetti del ciclo di vita completo (LCA) delle ambizioni e dei progressi dell’azienda e di come tale valore possa maturare per l’azienda e i suoi partner.

3 febbraio: attraverso un fondo di investimento destinato ad attività innovative General Motors sarà presente nel capitale di una startup della Carolina del Nord che sviluppa batterie con anodi a litio metallico. La startup Soelect ha annunciato un round di raccolta fondi Serie A da $11 milioni che ha raccolto la fiducia tra gli altri di GM Ventures, KTB Network e Lotte Ventures, un’affiliata del gruppo della Corea del Sud Lotte Chemical. Con sede a Greensboro, Soelect è stata fondata nel 2018 da Jin Cho, un veterano del settore delle batterie con un quarto di secolo di esperienza che aveva lavorato nei gruppi LG Chem, Samsung SDI e Johnson Controls. Secondo le fonti della stampa finanziaria, Cho avrebbe affermato che Soelect ha già in portafoglio oltre 20 clienti, principalmente nel settore automobilistico. L’interesse di General Motors per Soelect si sovrappone al precedente investimento ed alla partnership strategica con la startup del Massachusetts SES, la cui quotazione a Wall Street sarà completata entro quest’anno. GM è in contatto con SES (uno spinoff del celebre MIT) dal 2015. Tuttavia l’interesse per Soelect appare più a lungo termine, o anche alternativo, rispetto a quello per SES: gli esperti di quest’ultima infatti hanno convintamente orientato ricerca e sviluppo verso celle ibride con anodi al litio metallico, piuttosto che puntare alle cosiddette all solid state cui Soelect sembra invece interessarsi.

3 febbraio: Glencore e Britishvolt investiranno nell’economia circolare per riciclare scarti di produzione delle batterie della startup inglese, e al piano AUTO21 ha dedicato coi dettagli.

1 febbraio: Ford Motor Co. collabora con Electreon alla realizzazione di una strada lunga un miglio, nei pressi del Michigan Central Terminal di Detroit, in grado di ricaricare i veicoli elettrici che la percorrono grazie alla tecnologia DWPT (Dynamic Wireless Power Transfer). Insieme alla casa auto la startup israeliana replica un programma già in corso su autobus nel suo paese di origine e con altri partner, incluso nella cosiddetta Arena del Futuro che vede impegnate accanto a un tratto dell’autostrada BreBeMi alcune aziende italiane. Nel caso del programma appena partito in America, la ricarica induttiva viene sviluppata in partnership con Michigan Department of Transportation, il Michigan Office of Future Mobility and Electrification e la Michigan Economic Development Corp. A sostenere il progetto, che dovrebbe diventare operativo nel 2023, ci sono anche Next Energy e il Jacobs Engineering Group. Ford aveva acquistato una stazione ferroviaria a lungo abbandonata in questa zona, e la sta convertendo in un hub di quello che definisce un mobility innovation district, dove programmatori e ingegneri si dedicheranno a rendere più pratico il trasporto elettrificato e ad elevata automazione.

3 febbraio: Lightning eMotors annuncia che elettrificherà le piattaforme General Motors che il gruppo del Michigan utilizza per realizzare veicoli commerciali di media cilindrata dalla Classe 3 alla Classe 6 della classificazione americana, dove, ad esempio, uno scuolabus appartiene alla Classe 6. Il CEO della società del Colorado Tim Reeser ha affermato che i partner collaborano sulla scaletta di uscita delle varie offerte di prodotti, nonché sulle funzionalità disponibili. Lightning eMotors ha già ordinato i primi 250 veicoli e prevede di essere in grado di consegnare il primo entro il terzo trimestre di quest’anno. La società di Loveland, ai piedi delle Montagne Rocciose, dalla nascita fornisce veicoli commerciali a emissioni zero e tecnologia elettrica per flotte. L’accordo prevede che l’azienda sia la prima a produrre veicoli commerciali su piattaforme GM dalla Classe 3 alla Classe 6 al 100% elettrici. Nessuno dei due ha finora fornito i dettagli finanziari dell’accordo. Negli ultimi tre anni, Lightning EMotors ha registrato una crescita vertiginosa degli ordini, che l’hanno spinta verso nuove partnership come con il produttore di veicoli per il tempo libero, autobus e rimorchi Forest River (la foto si riferisce ad uno dei risultati), con REV Group, che produce ambulanze e autobus, agenzie di servizi di pronto intervento della California e molte altre. La collaborazione per il momento non sembra includa derivati della piattaforma elettrica Ultium, che arriva finora a supportare veicoli di dimensioni massime quali i pickup leggeri.

4 febbraio: Northvolt e Volvo hanno scelto Goteborg come sito per la Gigafactory di batterie che i due partner costruiranno insieme, e qui trovate l’articolo pubblicato da AUTO21 sull’argomento.

4 febbraio: Redwood Materials espande le proprie attività all’Europa, conferma la società operativa nel riciclo e nella produzione di materiali catodici creata dal co-fondatore Tesla JB Straubel. L’azienda amplierà il proprio gruppo internazionale, accrescerà le sue attività e stabilirà partnership con case automobilistiche e produttori di batterie nell’Unione Europea, dopo quelli già in corso con Panasonic e Ford negli Stati Uniti. L’espansione inizierà già nel 2022 ed è cominciata dal gruppo dirigente: Dirk Demuth è vicepresidente senior delle operazioni europee mentre Odd-Even Bustnes Vice President of Business Development per l’Europa. Redwood punta a creare quanto prima un sito di riciclo idrometallurgico analogo a quello aperto a Carson City, in Nevada, e la cui attività sarebbe già in attivo secondo il manager americano, se non fosse che quell’utile si stempera nei conti di Redwood con gli investimenti necessari all’ampliamento delle attività globali. Straubel in passato ha anche sottolineato che la manifattura di materiali catodici e lamina per collettori di corrente tende a diventare più efficiente su scala più grande, il che fa pensare che anche questo genere di fabbriche, oltre a impianti di riciclo, avrà posto in Europa. Redwood non ha diffuso dettagli nella nota ufficiale sull’ubicazione per gli impianti, ma sottolineato che avrebbero individuato strutture che possano inserirsi meglio nella catena della fornitura.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Lightining eMotors via BusinessWire