INFRASTRUTTURA

Con «Plug Inn» Renault inventa “l’AirBnb della ricarica” presso i privati

In Francia debutta Plug Inn, una nuova applicazione con cui Renault mette in contatto automobilisti e chi ha prese di ricarica domestiche con cui ricaricare una auto elettrica in un garage o casa privata

È un’idea molto semplice ma brillante, quella di Renault: con l’applicazione battezzata Plug Inn la casa francese si propone di mettere in contatto i conducenti di veicoli elettrici coi proprietari di postazioni di ricarica private, per il momento in Francia, come prevedibile.

Quindi presso chi disponga non di una colonnina, ma di un wallbox o magari solo una presa trifase: un supporto modesto forse, ma che può essere efficace in aree di limitato accesso alla ricarica. Un’idea che guarda già oltre la fase in cui tutte le autostrade e i grandi assi viari saranno ormai adeguatamente attrezzati.

Nella stessa Francia il numero totale di postazioni aperte al pubblico, dalle città alle autostrade, ormai ha da poco superato quota 90.000: 90.803 secondo i dati AVERE-France alla data dell’8 marzo 2023. La soglia simbolica dei 100.000 dovrebbe quindi essere raggiunta a fine primavera.

Ma un’altra rete molto più grande potrebbe rendere la mobilità elettrica ancora più semplice, hanno pensato nella casa della losanga: ci sono infatti molte postazioni di ricarica del tutto private.

E quindi, forse ispirati dalla logica di successo della filosofia del bed and breakfast e di AirBnb, perché non lasciare l’accesso a queste prese del garage o di casa agli automobilisti di passaggio, magari preferibilmente in certe settimane o stagioni dell’anno?

Con questa idea, Renault ha appena lanciato la piattaforma di condivisione Plug Inn, un’applicazione gratuita disponibile su Apple Store e Google Play. Questa app mette in contatto i conducenti di un veicolo elettrico con i proprietari di una stazione di ricarica privata.

Aperta a tutti, l’applicazione consente di individuare e prenotare le stazioni di ricarica disponibili presso le abitazioni private indipendentemente dal tipo di terminali (punto di ricarica da 3,7 kW, 7,4 kW, 11 kW ecc.) o anche dalla marca del veicolo, che non deve quindi essere solo Renault o Dacia.

All’automobilista a zero emissioni locali Plug-Inn consentirà di pianificare il viaggio e pagare in modo sicuro, mentre il proprietario della presa di ricarica come con AirBnb avrà un modo per guadagnare qualche soldo dal proprio garage. Renault ha stabilito una tariffa consigliata: €4,50 l’ora.

La casa sottolinea anche che questa condivisione della presa può essere particolarmente utile durante i futuri intensi fine settimana su strada: sarà quindi una alternativa percorribile per sfuggire all’attesa di una postazione pubblica. Ovviamente parliamo di occasioni in cui la fretta non sia un tema: di notte o durante lo shopping o una sosta in spiaggia o in visita a un museo.

Renault sembra avere ben chiari gli attuali potenziali problemi concreti del settore elettrico: sulle oltre 90.000 postazioni pubbliche francesi, in Corsica (per indicare una zona a grande vocazione turistica dove questo problema ci può essere) secondo i dati AVERE-France ce n’erano soltanto 486.

Ci si può ben immaginare che un automobilista munito di auto elettrica che sia in vacanza estiva sulla costa dell’Île de Beauté, supponiamo a Porto Vecchio o Bonifacio, possa avere meno remore ad andare a cena in una trattoria, ad esempio sul Colle di Bavella, sapendo che vicino all’esercizio scelto e privo di proprio punto di ricarica ci fosse una postazione privata in cui aggiungere chilometri di autonomia per un ritorno senza ansia da ricarica al proprio albergo.

E la disponibilità di postazioni di ricarica private è anche un antidoto all’eccesso di code per ricaricare quando molte auto elettriche dovessero affollarsi per poche postazioni pubbliche. Insomma una soluzione semplice per rendere la vita più facile a chi usa l’auto elettrica: brava Renault! Magari si potesse espandere anche all’Italia…

Credito foto di apertura: ufficio stampa Renault Italia