BATTERIE

L’accordo tra InoBat e Gotion High-Tech è fresco di firma

L’azienda slovacca e il gruppo cinese puntano subito a entrare insieme da protagonisti nel settore dell’accumulo stazionario europeo, per allargare il mercato della loro futura Gigafactory da 40 GWh ai veicoli elettrici

Facce sorridenti, abbracci, strette di mano, alla firma dell’accordo di programma che oggi ha messo insieme InoBat, startup europea delle batterie ed un produttore cinese, Hefei Gotion High-Tech Power Energy più spesso indicata come Gotion High-Tech, per esplorare le opportunità di una joint venture protagonista nei settori delle celle per veicoli elettrici e le tecnologie di accumulo dell’energia.

I partner hanno citato nella nota diffusa a margine della piccola cerimonia alcuni argomenti-chiave di interesse comune: anzitutto lo sviluppo di una Gigafactory con capacità produttiva annua a regime di 40 GWh (la fabbrica Tesla/Panasonic in Nevada è arrivata da poco a 37 GWh l’anno), per supportare le applicazioni per uso veicolare nel mercato europeo, ma non limitarsi a quello.

In secondo luogo si prevede di promuovere la cooperazione tecnica basata sulle tecnologie delle celle con chimica del catodo sia LFP, sia NMC. A breve termine InoBat e Gotion High-Tech vogliono sviluppare il potenziale per la produzione di batterie per impianti di stoccaggio presso gli stabilimenti creati in Slovacchia dal partner mitteleuropeo, consentendo un rapido accesso a questo mercato in una fase in cui la tecnologia verde di produzione vicina ai mercati sta diventando sempre più di attualità, col neo-protezionismo che cresce.

L’accordo strategico vedrà InoBat beneficiare dell’esperienza di Gotion nelle tecnologie delle celle e nella produzione su larga scala, mentre Gotion beneficerà dei siti produttivi esistenti di InoBat e delle ampie connessioni già strette sul grande mercato d’Europa.

Mentre InoBat e Gotion manterranno le loro attività indipendenti attuali e continueranno a lavorare alle celle già sviluppate separatamente, insieme cercano sia a rendere competitivi i rispettivi costi sia a ideare nuove soluzioni per ampliare l’offerta europea e globale di batterie.

Marian Bocek, fondatore e CEO di InoBat, ha sottolineato l’impostazione di entrambi sulla sostenibilità, con un ethos cradle-to-cradle comune a Gotion High-Tech che porterà alla condivisione di conoscenze sulle attività di riciclo e per le prospettive di impiego delle batterie giunte a fine vita.

Per Gotion High-Tech questo partenariato significa avere accesso a quella Europa Orientale che è finora stata una culla dei produttori asiatici di batterie ma nella quale questo produttore inserito nella Top10 della capacità annuale globale era assente.

Ha invece svelato in passato piani che prevedono l’insediamento in Germania, in un sito dismesso da Bosch, per fornire il partner e azionista gruppo Volkswagen. I primi 18 GWh di capacità del polo aperto lo scorso anno afferiscono a celle LFP, ma probabilmente si adeguerà in seguito alle nuove celle unificate a cui il gruppo tedesco convertirà un’ampia parte della gamma al 100% elettrica.

Entro il 2025, ha confermato Gotion High-Tech due anni fa, la capacità totale del gruppo ha un traguardo prefissato di 300 GWh, 100 GWh dei quali capacità di produzione di batterie al di fuori dei confini cinesi.

Il partenariato con InoBat da perfezionare nei prossimi mesi, contribuirà senza dubbio a far progredire lo sviluppo internazionale dell’azienda in Europa.

Credito immagine di apertura: ufficio stampa InoBat