AUTO

Nissan riforma l’approccio allo sviluppo dei suoi «powertrain» elettrificati

A Yokohama dopo aver alzato l’obiettivo di quota di auto elettriche da vendere si cercano opzioni per ridurre i costi di produzione, via semplificazione e razionalizzazione dei powertrain, a partire dal 2026

Basta tornare indietro poche ore a martedì scorso per prendere nota della certificazione della sfiducia degli addetti ai lavori ed analisti finanziari verso il modo in cui le cose vanno in Nissan; S&P Global ha infatti tagliato il rating delle emissioni obbligazionarie del gruppo giapponese a junk, per di più proprio mentre cresce la fiducia verso la rotta presa dall’alleato Renault, il cui rating è stato alzato di un gradino da Fitch e proprio S&P il mese scorso.

Che in Nissan non intendano rassegnarsi a questa situazione e che intendano “raddrizzare la barca” a partire dalla tecnologia e dal prodotto lo testimonia un briefing tecnico odierno a cui hanno preso parte in Giappone la stampa specializzata ed esperti nel corso del quale la casa di Yokohama ha svelato il piano per fare le cose in modo assai diverso, quando si tratta di sviluppare propulsori elettrificati, componenti che saranno il nocciolo duro della produzione della seconda parte della decade ed oltre.

In sintesi, la casa automobilistica giapponese definisce il suo nuovo approccio “X-in-1”, il che significa essenzialmente che i suoi componenti di propulsione elettrica pura o ibrida e-Power saranno condivisi e modularizzati tra diversi modelli. Oggi attraverso i modelli al 100% elettrici come Leaf o Ariya o quelli ibridi seriali dell’offerta e-Power si assiste invece a un vero patchwork tecnologico e di filiera della fornitura che non è l’ideale per tenere a bada costi e prezzi.

Rispetto al 2019, il nuovo metodo di integrazione approfondita dei powertrain deve arrivare a un traguardo di riduzione del 30% dei costi di sviluppo e produzione entro il 2026, senza trascurare che l’integrazione comporterà anche una limatura del 10% della taglia delle unità che troveranno posto nelle varie piattaforme di modelli elettrificati. Questo genere di annuncio fa molto per rilanciare il piano industriale che include i lanci di 27 nuovi modelli elettrificati, inclusi 19 al 100% elettrici, entro il 2030.

Nissan ritiene che l’approccio X-in-1 aumenterà ulteriormente la competitività dei suoi veicoli completamente elettrici ed elettrificati. In pratica la X equivale a tre componenti nel caso di un prototipo 3-in-1 già sviluppato che combina un motore elettrico, un inverter e un riduttore in un unico pacchetto da utilizzare nei veicoli elettrici al 100%, che vedete nella foto di apertura. I moduli finali saranno assemblati da una controllata Nissan: il fornitore di trasmissioni Jatco, ma a volumi oltre le 200.000 unità Nissan potrebbe cercare ulteriori fornitori.

È in lavorazione presso il centro esperienze della casa nipponica anche un prototipo 5-in-1 che modularizza ulteriormente il generatore e il moltiplicatore che sarà previsto per l’uso nei modelli e-Power, come ormai da tempo presente sugli attuali Serena, X-Trail o Qashqai.

L’approccio consente inoltre a Nissan di produrre i componenti principali di un sistema e-Power sulla stessa linea e si dice che contribuirà a raggiungere la parità di prezzo coi veicoli a sola combustione interna entro il 2026, l’anno in cui la casa prevede di vendere in Europa il 98% di auto elettrificate.

Se negli inverter Nissan si convertirà ai chip a carburo di silicio (che invece Tesla il 1 marzo ha affermato di voler ridurre per il loro costo in futuro), un altro vantaggio dell’approccio Nissan per le prossime generazioni di modelli elettrificati è che dimensioni e peso delle unità X-in-1 saranno ottimizzati per lo sviluppo di un motore che riduca l’uso di elementi del gruppo delle terre rare. I futuri motori elettrici useranno meno dell’1% di questi elementi, rispetto a quanto non fosse utilizzato dalla Nissan Leaf prima generazione uscita nel 2011, ha affermato Nissan.

“Otteniamo il massimo dalla nostra esperienza e dal nostro know-how dal nostro sviluppo e produzione di tecnologie elettrificate che dura da più di un decennio”, ha affermato Toshihiro Hirai, Senior Vice President Toshihiro Hirai, a capo della divisione powertrain and EV engineering. Hirai ha ribadito che la chiave della strategia sarà aumentare la condivisione di componenti e ridurre la complessità, specialmente per i nuovi veicoli elettrici. I primi si vedranno apparire tra 2024 e 2025, per scalare poi su grandi numeri dal 2026.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Nissan Motor