BUSINESS

7 giorni di affari e accordi che cambiano la mobilità: 29 gennaio – 4 febbraio 2023

I protagonisti della settimana: Air Liquide, BMW, B-On, CALB, Forsee Power, Freudenberg, Karma Automotive, LG Energy Solution, Lotus, ONE, Posco Chemical, Samsung SDI, TotalEnergies, Wolfspeed, ZF

31 gennaio: Lotus Technology entrerà in Borsa al Nasdaq, per mezzo di un meccanismo di fusione inversa con la società-veicolo L Catterton Asia Acquisition Corp. in un accordo che valuterà il gruppo combinato $5,4 miliardi. La valutazione tiene conto di $288 milioni cash nel conto fiduciario di LCAA. Lotus Technology è una divisione di Group Lotus, a sua volta è di proprietà congiunta della casa automobilistica cinese Geely, di NIO Capital e della malese Etika Automotive. Gli attuali azionisti manterranno la loro presenza nella nuova società e ne deterranno quasi il 90% dopo l’accordo. Anche l’attuale team di leadership dell’azienda rimarrà. Presso la sede a Wuhan di recente creazione, Lotus ha iniziato la produzione del suo primo SUV sportivo al 100% elettrico (Eletre, visibile nella foto di apertura) alla fine dello scorso anno ed intende iniziare le consegne nel primo trimestre di quest’anno.

31 gennaio: la casa francese di batterie Forsee Power annuncia la stipula di un accordo di cooperazione con il produttore cinese di celle CALB. Forsee Power integrerà celle con chimica NMC ad alta densità di energia nei suoi sistemi di batterie per veicoli commerciali elettrici. I volumi di acquisto concreti o i volumi finanziari dell’accordo non sono stati menzionati. La cooperazione avviene anche sullo sfondo del piano di CALB di costruire la sua prima fabbrica europea in Portogallo, ma, secondo la comunicazione, questo rappresenta una futura opportunità di approvvigionamento europeo per Forsee Power e fino ad allora le celle proverranno dalla Cina dove CALB aveva capacità di 200 GWh per il 2022. Forsee Power non produce celle di batterie in proprio, ma assembla le celle acquistate in sistemi di batterie, principalmente per l’uso in autobus elettrici e altri veicoli commerciali elettrici, ma anche per applicazioni marittime.

31 gennaio: rilanciata come B-On, l’azienda tedesca nata coi furgoni elettrici postali Streetscooter va a cercare spazio in America dove stringe un accordo di produzione con Karma, che sulle sue linee produrrà questi mezzi curiosamente insieme alla propria Revero, che non è come noto un mezzo commerciale ma una sportiva. La startup di Aquisgrana originariamente creata da DHL Deutsche Post (che all’inizio del decennio non trovava un costruttore in grado di consegnare mezzi elettrici postali su misura) all’inizio dello scorso anno era stata rilevata da Odin. Al di là del cambio di ragione sociale, anche la strategia per B-On si sta evolvendo poiché i nuovi proprietari del polo produttivo tedesco (tra cui Stefan Krause, ex-Canoo) puntano a un’offerta internazionale e non solo in Europa: la B-On Max cercherà di sfondare in Nord America, ma è impossibile importare un veicolo di questo segmento negli Stati Uniti in modo profittevole per le tasse di importazione del 25%, che risalgono addirittura al 1963. La necessità di produrre in loco ha fatto cadere la scelta su Karma Automotive, un altro marchio che ha avuto alti e bassi. Nata dall’acquisizione di Fisker da parte del gruppo cinese Wanxiang, fatica a vendere la sua berlina con range extender Revero (nata Fisker Karma..) o anche a proporne una versione al 100% elettrica.

1 febbraio: buone notizie per il Saarland dopo quelle cattive da Ford sulla fabbrica di Saarlouis. Investendo circa €2,7 miliardi il produttore di chip americano Wolfspeed vuole costruire la sua più grande fabbrica al mondo di semiconduttori in carburo di silicio in collaborazione con la tedesca ZF. Il CEO Gregg Lowe a Ensdorf ha dichiarato di voler iniziare a costruire la fabbrica il prima possibile, compatibilmente con l’approvazione della Commissione UE e l’arrivo di finanziamenti pubblici tra 20% e 25% della somma totale investita. A regime la fabbrica avrà un organico di oltre 600 persone, che avranno come sede il sito dell’ex-centrale elettrica a carbone di Ensdorf. I semiconduttori in carburo di silicio sono considerati una tecnologia chiave per l’innovazione e l’efficienza in elettromobilità e nella guida autonoma. Il gruppo della fornitura automotive ZF Friedrichshafen detiene una quota di minoranza nella fabbrica, mentre insieme agli americani creerà un centro di ricerca e sviluppo in Germania sui sistemi a carburo di silicio di cui si appresta a detenere la maggioranza. ZF ha già un polo produttivo nella vicina Saarbrücken con circa 9.000 dipendenti, che è attualmente in fase di espansione per diventare lo stabilimento principale per i sistemi di azionamento elettrico.

1 febbraio: un nuovo contratto tra partner coreani dà un chiaro quadro dei numeri che ormai sono in gioco nelle filiere delle batterie dei veicoli elettrici. POSCO Chemical, divisione del grande gruppo dell’acciaio ha firmato un accordo per la fornitura di materiali catodici NCA ad alto contenuto di nichel a Samsung SDI per 10 anni, da quest’anno al 2032. Il contratto da 40 trilioni di won (circa $32,6 miliardi) è l’ordine pluriennale di maggior importo dalla creazione di POSCO Chemical. Con questo contratto, POSCO Chemical amplia il suo portafoglio di prodotti ai materiali per celle con catodo NCA (quelle preferite anche da Tesla) oltre ai materiali NCM/NCMA che sono stati principalmente prodotti finora. Samsung SDI, che fornisce batterie a varie case automobilistiche globali tra cui BMW e Stellantis è un nuovo cliente per POSCO Chemical. Dall’apertura della divisione specializzata nel 2012, l’azienda ha promosso attivamente la ricerca e lo sviluppo per diversificare i propri prodotti in linea con la rapida crescita del mercato dei veicoli elettrici e attualmente dispone di 5 linee di prodotti. Sono in fase di sviluppo anche materiali attivi per celle con chimica a base ferrosa (o LFP), un prodotto per veicoli elettrici entry-level in cui finora la quota maggiore a livello globale appartiene a produttori cinesi e ai loro fornitori.

1 febbraio: la startup americana delle batterie ONE ha perfezionato un round di finanziamento dell’entità di $300 milioni che porta la valutazione della società a $1,2 miliardi di dollari. L’operazione è stata guidata dagli investitori Franklin Templeton e Fifth Wall e rende Our Next Energy una delle società di batterie private di maggior valore negli Stati Uniti. ONE sta consegnando versioni-prototipo del suo pacco batteria Aries I a diverse case per i test e mira a iniziare a produrre celle al litio ferro fosfato Aries II il prossimo anno in un nuovo stabilimento a Van Buren Township nel sud-est di un Michigan ad alta densità di case auto. L’impianto inizialmente avrà una capacità di circa 2 GWh, per crescere fino a 10 GWh entro il 2026 e a 20 GWh nel 2027 secondo la guida dell’azienda. Nella struttura si produrranno pacchi Aries II e avrà una linea di prototipi per le celle Gemini miste che ONE spera di iniziare a produrre nel 2026. ONE sta inoltre negoziando con potenziali fornitori nordamericani di materie prime per batterie, il che le consentirebbe di sfruttare gli incentivi predisposti dall’Inflation Reduction Act approvato lo scorso agosto a Washington. Gli investitori dell’ultimo round includono Temasek, Coatue, Riverstone Holdings, AI Capital Partners e Sente Ventures.

1 febbraio: il gruppo TotalEnergies e il produttore di gas idrogeno Air Liquide hanno deciso di costituire una joint venture che costruirà una grande infrastruttura per il rifornimento di idrogeno dei veicoli pesanti in Francia, Benelux e Germania, da costituire entro la fine dell’anno. I partner prevedono di costruire oltre 100 stazioni di rifornimento di idrogeno lungo i principali corridoi stradali europei dei paesi interessati, ma non hanno ancora precisato la loro collocazione dettagliata. TotalEnergies attingerà all’esperienza nella gestione delle reti di stazioni e nella distribuzione delle energie ai clienti B2B e Air Liquide contribuirà con la sua esperienza nelle tecnologie e nella catena del valore dell’idrogeno. La joint venture con Air Liquide segue un altro accordo di cooperazione di TotalEnergies con Daimler Truck e H2 Mobility per le infrastrutture di idrogeno nel trasporto a lungo raggio. TotalEnergies aveva firmato un accordo con Hyzon Motors per valutare e sviluppare soluzioni di rifornimento di idrogeno e di fornitura di veicoli per il trasporto a lungo raggio ai clienti europei.

2 febbraio: la tedesca Freudenberg E-Power Systems ed LG Energy Solution firmano un contratto pluriennale per la fornitura di moduli di celle per batterie agli ioni di litio con una capacità totale di 19 GWh, corrispondente a oltre metà della produzione annuale di una Gigafactory come quella Tesla/Panasonic in Nevada. Freudenberg espande le proprie capacità per soddisfare la crescente domanda nelle applicazioni per veicoli commerciali, come camion e autobus in Nord America ed Europa. I moduli delle celle forniti dai coreani sono integrati da Freudenberg E-Power Systems nei propri pacchi batteria, offrendo ai propri clienti nel settore degli autocarri e degli autobus soluzioni di azionamento completamente ingegnerizzate, inclusi sistemi di gestione intelligente della batteria, raffreddamento, telematica e tutti gli altri elementi rilevanti. I moduli delle celle della batteria saranno assemblati presso la fabbrica XALT
ora di Freudenberg e-Power Systems a Midland, nel Michigan. Con la recente acquisizione a gennaio del 49,9% delle quote dai precedenti investitori, Freudenberg e-Power Systems ha acquisito il pieno controllo di XALT Energ, che in America dispone di circa 550 dipendenti nei poli di Midland e ad Auburn Hills, Michigan.

3 febbraio: il gruppo BMW investirà €800 milioni in Messico a San Luis Potosì per produrre in futuro i veicoli della gamma Neue Klasse e i loro pacchi batterie di nuova generazione. L’espansione è destinata ad aggiungere circa 1.000 nuovi posti di lavoro all’organico nella fabbrica del centro America, ed è un altro tassello del business plan che punta a convertire oltre metà delle sue vendite in auto al 100% elettriche entro il 2030, ha affermato. Oltre la metà dei fondi da investire in Messico (€500 milioni) saranno destinati al centro di assemblaggio delle batterie nell’attuale stabilimento della casa automobilistica, ha affermato BMW, e vi lavoreranno circa 500 dipendenti in più rispetto all’attuale organico. I restanti €300 milioni occorrono per l’adeguamento e l’ampliamento della carrozzeria e la costruzione di una nuova catena di montaggio per installare i pacchi batteria. I lavori partiranno all’inizio del 2024, la produzione all’inizio del 2027. L’annuncio segue diverse altre importanti espansioni della casa bavarese negli ultimi mesi, tra cui un investimento di $1,7 miliardi negli Stati Uniti e un altro da €2 miliardi per costruire una fabbrica di veicoli elettrici in Ungheria, a Debrecen, impianto che è stato presentato come il primo BMW ad essere a impatto zero.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Lotus via Newspress