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Dopo 24 anni di strada, l’Alleanza franco-giapponese ha fatto il “tagliando”

Approvato dai Consigli di Amministrazione Renault e Nissan, il riassetto del partenariato lascia spazio alla strategia industriale: con progetti in America Latina, India ed Europa, anche su infrastrutture di ricarica e batterie

Dopo che la casa francese aveva confermato di voler rinunciare al controllo del capitale del suo partner in un assetto che risale ad un 1999 che appare un’altra era per molti motivi, ed un riequilibrio che dopo circa un anno di trattative, assomiglia a ciò che i giapponesi chiedono da anni, oggi a Londra Renault, Nissan e Mitsubishi hanno presentato i contorni della loro nuova alleanza.

Più chiara ormai la distribuzione azionaria, occorrono contorni altrettanto chiari su quelli operativi, con una serie di iniziative per portare la partnership al livello successivo con successo. E per arrivare ad essere presenti in un mercato globale dove la concorrenza è agguerrita e le dinamiche parlano in modo esplicito di settore elettrico come quello maggiormente future-proof, le politiche comuni della ristorata Alleanza franco-giapponese in questo ambito appaiono fondamentali.

La collaborazione sulla gamma a zero emissioni locali oggi per francesi e giapponesi vuol dire piattaforma CMF-EV, sviluppata in collaborazione e alla base delle Nissan Ariya e delle Mégane E-Tech al 100% elettriche che si stanno misurando da pochi mesi col gradimento del pubblico.

A questa realtà Nissan e Renault aggiungono l’intenzione di commercializzare insieme due veicoli elettrici del segmento A, entrambi basati sulla piattaforma CMF-AEV. Inoltre, come in America Latina, Nissan e Renault stanno considerando anche l’introduzione congiunta di veicoli elettrici del Segmento A.

Qui appare un perno dei loro progetti la buona esperienza che i francesi si sono fatti in India, Cina (e Romania) col low-cost da trasferire in prodotto maggiormente ritagliato sulle esigenze di fine Anni ’20 rispetto all’attuale offerta a basso budget.

Per le rispettive gamme oltre il 2026, Nissan e il Gruppo Renault prenderebbero in considerazione anche la possibilità di collaborare sulla prossima generazione di veicoli elettrici del Segmento C. Per garantire un tempo di ricarica ottimale alla clientela, Nissan e Renault continuerebbero a condividere le tecnologie sui veicoli europei, tra cui il potenziale utilizzo di un’architettura congiunta a 800 volt.

Queste iniziative consoliderebbero gli impegni precedentemente assunti, tra cui il futuro veicolo elettrico compatto di Nissan (Segmento B), dotato di piattaforma CMF-BEV, che sarà prodotto nello stabilimento ElectriCity del gruppo Renault nel nord della Francia a partire dal 2026.

I modelli legati a questo capitolo comune dell’Alleanza franco-giapponese sono rispettivamente Nissan Micra e Renault 5 elettrica, con un biennio a separare i due lanci e la rinata vettura transalpina prima delle due a misurarsi col pubblico, dal prossimo anno.

Nel 2026 Renault lancerebbe in Europa sul mercato dei veicoli commerciali elettrici FlexEVan, il suo primo veicolo a poter contare sull’applicazione della tecnologia Software-Defined Vehicle e lo condividerebbe con Nissan. Si tratta di un furgone leggero che Renault ha annunciato a novembre 2022 e che ha ambizioni di promette di rivoluzionare il settore con una piattaforma nativa elettrica tipo skateboard molto flessibile per un settore dove ci sono tante diverse varianti di impiego.

È già nota l’intenzione di Nissan di investire fino al 15% in Ampere, la nuova entità Veicoli Elettrici e Software in Europa del gruppo diretto da Luca de Meo, con l’obiettivo di diventarne un investitore strategico. Grazie a questo progetto di investimento in Ampere, Nissan potrebbe accelerare le proprie opportunità di business in Europa. Anche Mitsubishi Motors starebbe considerando di investire in Ampere.

Queste iniziative completerebbero gli ambiti di collaborazione tecnologica già esistenti, come le batterie con elettroliti allo stato solido che dovrebbero debuttare su modelli Nissan nel 2028, il Software-Defined Vehicle (SDV), i dispositivi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) e la guida autonoma.

Sulla scia dei rivali a cominciare da Tesla, l’Alleanza franco-giapponese non si scorderà l’importanza dell’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici: Renault e Nissan stanno considerando la possibilità di sviluppare congiuntamente le infrastrutture di ricarica in Europa, presso i concessionari Renault e Nissan. E infine ci sarà posto ance per l’economia circolare: il gruppo Renault e Nissan prevedono di scegliere partner congiunti per il riciclo delle batterie a fine vita e degli scarti di produzione.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Renault Itslia