AUTO

L’ingresso nella mobilità elettrica Lancia parte dal suo stile

Presentato il nuovo logo che firma la nuova era e Lancia Pu+Ra Design, nuovo linguaggio Puro e Radicale un “manifesto tridimensionale” che ispirerà i tre nuovi modelli torinesi che arriveranno tra il 2024 e il 2028

Una delle più prestigiose marche legate al gruppo Stellantis, Lancia, guardando al proprio business plan che prevede di trasformarla in un produttore di auto al 100% elettriche entro il 2028, ha invitato media ed addetti ai lavori alla Reggia di Venaria per un “Design Day” che è stata l’occasione per presentare il nuovo logo e il nuovo lettering del marchio, e fornire una prospettiva sullo stile del futuro, secondo la nota, dei prossimi 100 anni.

Se fino ad oggi si erano alternati sette “scudetti” Lancia nei 116 anni di storia della casa fondata dall’ex-pilota Vincenzo, tutti bene inseriti nel DNA del marchio in termini di competitività ed eleganza nonché per il loro spessore grafico, adesso un nuovo logo si appresta a raccoglierne il testimone. Dovrà essere il simbolo di una nuova era Lancia, che ne segna l’ingresso nella mobilità elettrica.

La gamma di auto elettriche dovrebbe arrivare sul mercato tra il 2024 e il 2028. Per anticipare la cifra di questi modelli che dovranno rilanciare le quote di una marca bistratta per almeno tre lustri da una gestione non felice e persino a tratti autolesionista, la divisione del gruppo Stellantis non ha voluto presentare una comune concept car ma piuttosto, sotto la guida del responsabile del design Jean-Pierre Plouè, una “scultura” e un “manifesto tridimensionale”.

“Pu+Ra Zero”, così è stata battezzata questa opera, rappresenta l’essenza del nuovo linguaggio stilistico Lancia: “Pu” è l’abbreviazione di “puro” e “Ra” l’abbreviazione di “radicale”, mentre lo “Zero”, unico termine non troncato nel nome della scultura è un immediato e incondizionato riferimento alle zero emissioni dei veicoli al 100% elettrici che costituiranno la propulsione delle vetture eredi della gloriosa storia della marca torinese.

La scultura lascia trapelare alcuni elementi generali che potremmo scoprire nel giro di pochi anni sulle future auto: linee morbide e fluide sono una evidente caratteristica e hanno un contenuto sostanziale oltre che formale, in qualsiasi modello di auto elettrica, là dove l’aerodinamica sa integrare i valori di autonomia massima. Per i designer della casa italiana richiamano anche lo stile di pietre miliari della storia dell’auto come Aurelia B20 e Flaminia.

Rispetto allo stile dei pochi modelli che sono sopravvissuti negli ultimi anni col marchio Lancia, si nota agevolmente un calo dell’importanza di bordi e di angoli spigolosi nel guidare il design. Anche la tipica griglia del radiatore a forma di calice è stata reinterpretata: quella vista durante la presentazione Lancia è molto più piatta e ampia.

I responsabili dello stile fanno sapere nella nota ufficiale che è “una reinterpretazione della storica calandra di Lancia, il calice, oggi proiettato al futuro attraverso tre raggi di luce, per renderlo iconico e memorabile. Questo nuovo calice, puro, tecnologico e dall’identità unica, sarà presente su tutte le tre le nuove vetture Lancia, rendendole immediatamente riconoscibili, sia di giorno che di notte”.

Un’ulteriore scritta Lancia è collocata anche sopra la calandra: in questo modo il calice di luce abbraccia, per così dire, il nome del marchio. Questa doppia firma” si troverà sicuramente sulle vetture di serie: rappresenta la rinascita del marchio e il suo passaggio all’era dell’elettromobilità.

Come già noto Lancia ha in programma tre nuovi modelli ogni due anni a partire dal 2024, tutti con trazione elettrica pura. Prima la nuova Lancia Ypsilon che potrà contare ancora sulla piattaforma E-CMP, poi nel 2026 un nuovo modello di punta ancora privo di nome (Aurelia?) e nel 2028 una erede al 100% elettrica della indimenticata Lancia Delta. Essendo quello di ieri un evento dedicato allo stile, nessuna informazione sulla tecnologia elettrica che potremo aspettarci è stata prevista nelle comunicazioni.

Sulla scia di movimenti che ribollono nei piani Stellantis da qualche tempo, prende consistenza l’eventualità che le Lancia non saranno più vendute da una rete multimarca: piuttosto ad esse sarà dedicato un modello distributivo che prevede 100 showroom esclusivi in ​​Europa, affiancati dal massimo utilizzo del canale online.

Nelle future Lancia al 100% elettriche, potremo trovare fari posteriori tondi ampiamente ispirati a quelli della Lancia Stratos degli Anni ’70: erano gli stessi utilizzati sulle Fiat 850 e 1100 dell’epoca (credito foto: ufficio stampa Stellantis)
Credito foto di apertura: ufficio stampa Stellantis