BUSINESS

7 giorni di business che cambia auto e mobilità: 30 ottobre – 5 novembre 2022

I protagonisti della settimana: Britishvolt, CATL, GM, Hyundai, Jaguar Land Rover, Lotte, Microvast, Miles Mobility, Northvolt, Orbia, Polestar, SK On, Solvay, VinFast, Volkswagen, WeShare, Wolfspeed, Yahua

30 ottobre: appare possibile un rallentamento per il progetto della Gigafactory Northvolt in Germania, ha rivelato una intervista del CEO dell’azienda svedese Peter Carlsson all’edizione domenicale del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung. La costruzione del progetto ad Heide, in quello Schleswig-Holstein in cui peraltro non manca la disponibilità di energia rinnovabile, è oggi messa alle corde dagli alti prezzi dell’energia tedeschi. La decisione è ancora aperta, ma Northvolt è attualmente alla ricerca di una opzione alternativa. La società ha in corso intensi colloqui con i governi federale e statale. Al contrario, specie dopo il varo delle legge IRA ad agosto, la produzione di celle negli Stati Uniti è fortemente spinta e, considerato il divario dei prezzi dell’energia con l’Europa, più aziende del settore la stanno prendendo in seria considerazione: tra chi potrebbe dare priorità all’espansione negli Stati Uniti rispetto all’Europa, c’è ora anche Northvolt. Tuttavia, il primo ministro dello Schleswig-Holstein, Daniel Günther, ha assicura to che l’accordo con Northvolt rimane fermo sull’obiettivo di mantenere la sede di Heide e a realizzarla. Se con priorità o meno rispetto a progetti nord-americani lo diranno i prossimi mesi.

31 ottobre: CATL e Vinfast firmano il primo contratto per la fornitura del pianale skateboard sviluppato dai cinesi che integra pacchi batteria, motori elettrici e altri componenti. Battezzato CATL Integrated Intelligent Chassis (CIIC), il gruppo afferma nella nota diffusa che lo fornirà al produttore vietnamita che ha concordato in una lettera di intenti di integrare anche il pianale negli accordi di cooperazione esistenti collegati alla fornitura di celle CTP (cell-to-pack). La nota ufficiale non entra nelle caratteristiche di sviluppo di questo prodotto di cui finora nessuno era a conoscenza, dei piani di lancio, delle componenti della fornitura o nei dati tecnici. Secondo la stampa specializzata cinese il pianale dovrebbe essere regolabile in lunghezza, per ospitare le batterie con installazioni differenziate; la società ha depositato un brevetto all’inizio di ottobre che è molto vicino alle caratteristiche di un pianale skateboard, che sono già da tempo proposti come opzione di fornitura a gruppi auto globali da società dell’ingegnerizzazione come Magna International, ZF Friedrichshafen, Foxconn e REE.

31 ottobre: Jaguar Land Rover e Wolfspeed, Inc. annunciano un accordo che prevede la fornitura di semiconduttori in carburo di silicio per veicoli elettrici di prossima generazione, in grado di offrire una maggiore efficienza dei powertrain e un’autonomia di guida estesa grazie alla presenza negli inverter che gestiscono il trasferimento del’energia dalle batterie. Attraverso la strategia Reimagine Jaguar Land Rover sta organizzando la transizione a business electric-first per diventare a zero emissioni nette di carbonio in tutta la sua catena di fornitura, prodotti, servizi e operazioni entro il 2039. I primi modelli Range Rover provvisti di questa tecnologia usciranno nel 2024 e col marchio Jaguar l’anno successivo. La partnership è stata anticipata dal rapporto già esistente tra Wolfspeed e il team Jaguar TCS Racing che compete nel campionato mondiale ABB FIA Formula E. I componenti proverranno dalla fabbrica Wolfspeed di Marcy, nello stato di New York, che è stata aperta ad aprile ed è diventata la più grande al mondo a sfornare prodotti in carburo di silicio con tecnologia da 200mm.

1 novembre: Volkswagen si libera della controllata WeShare, rilevata dal concorrente Miles Mobility. Allo stesso tempo, l’azienda subentrante ordina oltre 10.000 auto elettriche dei marchi Audi, Seat, Cupra e VW, che saranno consegnate a partire dal 2023. Nell’ambito della partnership in cui Miles Mobility ha rilevato UMI Urban Mobility International GmbH da Volkswagen Passenger Cars, WeShare sarà quindi integrato nell’offerta clienti di Miles. Le parti hanno concordato di non divulgare il prezzo di acquisto. L’azienda della condivisione è oggi attiva ad Amburgo, Berlino, Bonn, Colonia, Duisburg, Düsseldorf, Monaco e Potsdam e quest’anno ha aperto in Belgio a Bruxelles e Gand. La flotta Miles è attualmente composta da oltre 9.000 veicoli, circa il 70% dei quali proviene già da marchi Volkswagen. Non si tratta esclusivamente di veicoli elettrici, ma come parte della futura integrazione la flotta Miles continuerà a svilupparsi in direzione della piena elettrificazione. WeShare gestiva circa 2.000 Volkswagen ID3 e ID4 a Berlino e Amburgo, con un totale di oltre 200.000 utenti. Dopo questa svolta, solo Stellantis tra i gruppi auto tradizionali pare ancora intenzionato a restare nel settore della mobilità condivisa attraverso la filiale Free2Move; peraltro proprio Volkswagen ha acquisito di recente Europcar, che opera nel più convenzionale settore dell’autonoleggio, coi partner Attestor e Pon Holding.

2 novembre: General Motors e Microvast confermano la loro collaborazione allo sviluppo di una speciale tecnologia per migliorare l’efficienza dei separatori montati nelle celle dei veicoli elettrici. Queste sottilissime pellicole saranno prodotte in una nuova fabbrica di separatori negli Stati Uniti che Microvast intende costruire. Per il gruppo auto la tecnologia di separazione e rivestimento nata dalla collaborazione con Microvast è destinata a migliorare la stabilità termica delle batterie delle auto elettriche e funziona con quasi tutti i tipi di celle agli ioni di litio, ma ovviamente sarà privilegiata appena utilizzabile la gamma di celle Ultium nata dalla collaborazione coi coreani di LG Energy Solution. In particolare, Microvast si affida a un separatore poliaramide brevettato. La fabbrica di separatori pianificata da Microvast sta beneficiando del più recente round di contributi a fondo perduto di Washington e si prevede che fornirà separatori per una capacità totale di celle per veicoli elettrici di 19 GWh; al quotidiano Detroit Free Press una manager Microvast ha detto che la partnership creerà tra 600 e 700 nuovi posti, principalmente presso la fabbrica. Il progetto riceverà un grant di $200 milioni dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti e, secondo il documento governativo pubblicato poche settimane fa, la stessa Microvast investirà $304 milioni di tasca sua.

2 novembre: la startup britannica delle batterie per veicoli elettrici Britishvolt dichiara di aver ottenuto finanziamenti a brevissimo termine, una mossa che le consentirà in extremis di evitare l’amministrazione controllata, un rischio concreto rivelato due giorni prima dalla stampa finanziaria. La società non ha rivelato da dove provengano i fondamentali investimenti a breve termine, che nelle prossime settimane dovrebbero consentirle di trovare una posizione di finanziamento più sicura per il prossimo futuro. Secondo la stampa britannica, essenziale sarebbe stato il sostegno del gruppo estrattivo e del trading Glencore. I dipendenti hanno accettato volontariamente una riduzione temporanea degli stipendi per il mese di novembre.

2 novembre: Ricardo annuncia di aver firmato un accordo di programma col produttore di batterie InoBat in base al quale i partner puntano a fornire celle, moduli e pacchi batteria a case auto che producono modelli ad alte prestazioni per i loro programmi di elettrificazione. Ricardo e InoBat collaboreranno all’assemblaggio, alla produzione e al collaudo di celle, moduli e pacchi batteria completi per una serie di applicazioni automobilistiche e hanno diviso molto chiaramente i compiti. Attingendo all’esperienza nella ricerca e sviluppo sulle celle e nella produzione su larga scala, InoBat produrrà, testerà e fornirà questi componenti. Ricardo progetterà, assemblerà e testerà i pacchi batteria e li fornirà ai clienti principalmente nel mercato automobilistico ad alte prestazioni, ma anche in altri settori come l’aerospaziale e la difesa. La collaborazione con InoBat migliora ulteriormente la capacità di Ricardo nella produzione e fornitura di componenti critici per veicoli elettrici. Nel settembre 2021 Ricardo aveva ricevuto finanziamenti dal governo britannico attraverso un programma dell’Advanced Propulsion Centre pubblico per valutare la fattibilità commerciale di una struttura per assemblare pacchi batteria per i produttori del Regno Unito che producono meno di 10.000 veicoli elettrificati all’anno.

2 novembre: una divisione di Yahua Industrial Group fornirà al produttore di batterie coreano SK On idrossido di litio, materia prima utilizzata nelle celle delle auto elettriche, dando vita a un contratto che potrebbe valere fino a 16,2 miliardi di yuan (circa $2,2 miliardi). Lithium Ya’an fornirà tra le 20.000 e le 30.000 tonnellate del materiale per batterie alla divisione cinese di SK On tra il 2023 e il 2025 è stato confermato da Yahua a Chengdu, nella provincia sud-occidentale del Sichuan. L’entità dell’accordo, non indicata direttamente dai partner, è stata calcolata da esperti cinesi sulla base del prezzo della scorsa settimana di circa 540.000 yuan ($74.257) a tonnellata alla borsa dei metalli di Shanghai. Il prezzo sarà determinato in base a una formula concordata tra acquirente e venditore, ha affermato Yahua. La divisione Sichuan Yahua nel proprio portafoglio clienti dal 2021 ha anche Tesla, con un accordo quinquennale con la casa texana che valeva $880 milioni in base ai prezzi di mercato dell’epoca. Yahua possiede una miniera di litio nella provincia del Sichuan, ha una capacità annua di 40.000 tonnellate e sta rapidamente espandendo la sua produzione di materie prime per le celle agli ioni di litio per soddisfare la crescente domanda da parte dei produttori di batterie.

3 novembre: Hyundai Motor Group insieme alla coreana Lotte Group si alleano nel business nazionale delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. I due gruppi prevedono di firmare un contratto entro questo mese al più presto per aprire una società che ampli l’infrastruttura di ricarica superveloce per i veicoli elettrici venduti nella nazione sul Pacifico. KB Asset Management si unirà a loro e i tre partner hanno concordato di investire un totale di 300 miliardi di won (oltre $213 milioni) nella nuova joint venture. Le tre società intendono noleggiare caricabatterie ultra-veloci alle società di ricarica attraverso la nuova azienda, con l’obiettivo di installare 5.000 postazioni nelle principali città di tutto il paese entro il 2025. Joongang Control, produttore di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici acquisito da Lotte, farà parte dell’impresa come fornitore-chiave. I caricabatterie saranno installati presso le principali strutture di distribuzione di Lotte Group a livello nazionale, nonché presso gli uffici vendite e i centri di assistenza di Hyundai Motor Group. Anche altri importanti gruppi coreani come SK, LG e Hanwha stanno entrando attivamente nel mercato della ricarica veloce: SK Group ha acquistato Signet V, una società produttrice di caricabatterie, nel 2021. LG Group e GS Group hanno acquisito congiuntamente Apple Mango quest’anno.

3 novembre: Solvay e Orbia hanno stipulato un accordo quadro per creare una partnership per la produzione di fluoruro di polivinilidene (PVDF), creando il più grande polo produttivo per capacità in Nord America. L’investimento totale è stimato in circa $850 milioni e dovrebbe essere finanziato in parte da una sussidio assegnato dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti di $178 milioni al gruppo belga per costruire un impianto ad Augusta, in Georgia. Solvay e Orbia intendono utilizzare due siti produttivi, uno per le materie prime e l’altro per il prodotto finito. Situati nel sud-est degli Stati Uniti, dovrebbero essere pienamente operativi entro il 2026. L’accordo nasce nel solco della crescita della filiera dell’auto elettrica: il PVDF è un fluoropolimero termoplastico utilizzato come legante nelle celle agli ioni di litio e come separatore e la sua domanda è in sensibile aumento. La joint venture euro-americana Solvay-Orbia colmerà una significativa lacuna di approvvigionamento: Solvay è già tra i maggiori produttori globali di PVDF, mentre gli americani di Orbia hanno risorse di materie prime e vasta esperienza manifatturiera.

4 novembre: Polestar conferma di aver ricevuto un totale di $1,6 miliardi di capitale fresco dai suoi due principali azionisti Geely e Volvo Cars, il che le assicura stabilità per l’avvio dei progetti già fissati, incluso l’ormai prossimo avvio della produzione della Polestar 3, modello che in Italia avrà un prezzo di lancio di €94.900 e sarà prodotto contemporaneamente in Cina e in America, nella Carolina del Sud. La linea di produzione del SUV a Chengdu, in Cina, dovrebbe avviarsi nella metà del 2023, seguito da un secondo ciclo di produzione nel 2024 nello stabilimento americano Volvo di Ridgeville. Volvo Cars contribuisce con un prestito di $800 milioni per una durata di 18 mesi e un’opzione di conversione delle azioni. Gli altri $800 milioni provengono da PSD Investment, società riconducibile al fondatore e guida del gruppo Geely Li Shufu. Secondo l’amministratore delegato Polestar Thomas Ingenlath i fondi messi a disposizione saranno sufficienti per tutto il 2023 e per tenere poi dritta la rotta che prevede di lanciare altre tre auto al 100% elettriche entro il 2026. Il CEO Polestar ha ricordato che ad oggi l’azienda ha messo circa 70.000 auto sulle strade asiatiche ed occidentali e oggi è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di consegnare 50.000 auto alla clientela entro fine 2022.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Polestar