OPINIONI

Dieci anni di ritardo tra tecnologia dell’idrogeno e quella delle batterie?

Non è l’opinione di un neofita ma quello che pensano in Dekra, che sta sottoponendo a test di omologazione veicoli passeggeri fuel cell; ma in futuro il CEO dell’organizzazione tedesca lo vede anzi dominante nei veicoli commerciali

Secondo il capo dell’organizzazione tedesca specializzata nei test e nelle omologazioni Dekra, ben presente anche in Italia, l’infrastruttura odierna non è ancora pronta per l’uso diffuso dell’idrogeno sul primo mercato automobilistico del continente, anzi è in sostanziale ritardo. Questo per le caratteristiche intrinseche di questa molecola.

All’agenzia di stampa DPA, l’equivalente tedesco della nostra ANSA l’amministratore delegato Stan Zurkiewicz ha infatti dichiarato: “l’idrogeno è una sostanza chimica altamente esplosiva. Ed è una sostanza chimica che attacca in modo molto aggressivo i contenitori nei quali viene trasportata”.

In altri termini, i materiali utilizzati per il trasporto potrebbero diventare fragili e il gas potrebbe fuoriuscire. Questo comporta maggiori cure nel trasporto per le quali si dovrà organizzare ed attrezzare il nuovo settore; una necessità che peraltro è comune anche al settore che contende all’idrogeno il primato di miglior alternativa sostenibile, ovvero quella delle batterie agli ioni di litio, le cui celle non si possono scaricare a zero, un vantaggio che hanno invece alcune concorrenti emergenti come le batterie agli ioni di sodio.

In futuro, in particolare, i gasdotti dovrebbero essere convertiti per il trasporto di idrogeno. Occorre anche chiedersi se l’infrastruttura esistente sia sufficientemente sicura date le proprietà chimiche dell’idrogeno. La risposta del CEO Dekra: “direi: non ancora”.

Anche i gruppi automobilistici, dei veicoli commerciali ed altre industrie che vogliono utilizzare l’idrogeno come fonte di energia dovranno affrontare questo argomento molto presto. Ma, nonostante questi ostacoli preliminari, secondo i vertici Dekra l’idrogeno svolgerà un ruolo cruciale in futuro.

Anzi, al riguardo Zurkiewicz si è sbilanciato sul terreno più favorevole che la tecnologia potrebbe trovare: “nello spazio dei veicoli commerciali a lunga distanza, è probabile che l’idrogeno sia la tecnologia dominante”. Ma, a suo avviso, al momento attuale lo sviluppo della tecnologia dell’idrogeno per un uso comune e diffuso è attualmente in ritardo di circa dieci anni rispetto a quello delle tecnologie delle batterie, come suggeriscono anche recenti battute d’arresto che AUTO21 non ha mancato di riferire.

L’organizzazione tedesca sta attualmente collaborando con BMW, che ha recentemente sottoposto a collaudi un prototipo della piccola serie a idrogeno BMW IX5 Hydrogen in preparazione per l’approvazione su strada. Per questo è stato utilizzato un banco di prova appositamente attrezzato con un concetto di protezione contro le esplosioni. In linea di principio, tuttavia, i veicoli alimentati a idrogeno sono sicuri quanto i modelli diesel o benzina, ha affermato Dekra, perché le perdite di idrogeno dai serbatoi in pressione sono cosa molto rara.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Commissione Europea