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Le mille luci di una settimana da ricordare per BYD non si spengono a Parigi

La casa cinese non è stata solo protagonista nel Salone Auto della Città delle Luci, ha potuto anche festeggiare conti straordinariamente favorevoli grazie al crescente favore del primo mercato dell’auto elettrica

Solo pochi mesi fa BYD faceva notizia sporadicamente: per gli ordini (anche italiani) raccolti dai suoi popolari autobus elettrici, o magari per essere riuscita a produrre mascherine chirurgiche con fulminea rapidità all’inizio della pandemia o ancora perché il tema in questione è il suo più illustre investitore: il miliardario americano Warren Buffett.

Ma di recente sono le auto elettriche di BYD a prendersi la scena, e la loro popolarità sostiene conti sempre più brillanti. Poiché quella che si sta concludendo è stata la settimana del ritrovato Salone Auto di Parigi, non si può non notare che proprio BYD sia diventata la protagonista di questa edizione del rilancio, a pari merito probabilmente con il gruppo che giocava in casa, Renault.

Alla Porte de Versailles il costruttore di Shenzhen ha presentato il suo trio di modelli per l’Europa formato da Atto 3 (che in patria chiamano Yuan+) da Tang e Han. Solo il SUV Tang si era già visto sporadicamente nella vecchia Europa, in Norvegia, il primo mercato continentale come noto per quote di veicoli al 100% elettrici.

I prezzi base annunciati per l’Europa non sono prezzi cinesi, nel senso di super-stracciati: a partire da €38.000 euro per l’Atto 3 e da €72.000 ciascuno per Tang ed Han, una decisione che forse si spiega con l’idea di puntare sulle consegne particolarmente lunghe di modelli elettrici delle case europee.

Ricordiamo le caratteristiche tecniche essenziali: Atto 3 è il solo dei tre modelli basato sulla piattaforma nativa per auto elettriche 3.0 di BYD, con impianto a 800 volt: è un mezzo posizionato nel segmento C lungo 4.455 metri. Il motore eroga 150 kW e la sua batterie con celle LFP ha capacità 60,48 kWh, che dovrebbe bastare per un’autonomia di 420 chilometri secondo ciclo combinato WLTP.

La sportiveggiante Han EV, che in Cina è proposta anche come ibrido plug-in per l’Europa debutta con due motori elettrici che erogano 380 kW, per una accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,9 secondi. Questo modello lungo 4,995 metri, ha una batteria con capacità che arriva a 85,4 kWh, che dovrebbe portare l’autonomia dell’Han EV a 521 chilometri.

Tang EV è un SUV a sette posti su grandi ruote da 22 pollici e gli stessi motori e potenza dell’Han EV, sebbene per le dimensioni (4.870 x 1.950 x 1.725 metri) la sua accelerazione nello sprint da 0 a 100 km / h scenda a 4,6 secondi. La batteria è la più grande dei tre modelli importati, con 86,4 kWh di capacità e autonomia prevista fino a 400 chilometri. Viste le dimensioni il bagagliaio della sette posti è il più generoso dei tre, tra 235 o 940 o 1.655 litri.

Ma appena presentati questi tre modelli già disponibili, BYD chiarisce di voler vuole espandere subito la sua gamma di auto elettriche per l’Europa e dovrebbe diventare un quintetto entro fine 2023. Intanto a Parigi BYD ha portato anche la sua Seal, che in Cina è considerata una alternativa alla Tesla Model 3.

Ma nel corso della rassegna francese non sono state chiarite le specifiche tecniche con le quali Seal dovrebbe farle concorrenza anche nel nostro continente. Quello che è certo è che si tratterebbe di una sfida tra auto costruite in Cina, perché anche le Model 3 arrivano da Shanghai, visto che in Germania si producono solo Model Y.

Dopo il primo mercato, come detto la Norvegia, BYD prevede già di consegnare i suoi veicoli in Austria, Belgio, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Olanda e Svezia entro quest’anno, con i mercati in Francia e Gran Bretagna che si aggiungeranno per primi e gli altri, Italia inclusa, a seguire.

Ma al di là dello scenario di Parigi, in questi giorni BYD ha stimato il profitto netto per il trimestre compreso tra luglio e settembre in una forchetta compresa tra 5,5 e 5,9 miliardi di Yuan, al cambio odierno tra $765 e $820 milioni), un aumento tra il 333% e il 365% su base annua. Nei primi nove mesi del 2022 la crescita delle vendite che ha accompagnato BYD sul mercato casalingo l’ha portata a 1,2 milioni di esemplari.

Questo equivale a una crescita percentuale del 250% che ha eclissato la pur ragguardevole media del settore dei NEV del 110% e a confronto, Tesla ha piazzato 318.000 veicoli nello stesso periodo, peraltro tutti elettrici mentre BYD come noto ha un più che discreto successo anche per la sua gamma di ibride ricaricabili, mentre da marzo non vende assolutamente più modelli a propulsione convenzionale.

Credito foto di apertura: ufficio stampa BYD Europe