Saranno 600 le citycar elettriche e.GO Life First Edition consegnate entro fine anno
La startup di Acquisgrana questo mese inizierà a consegnare le prime 50 vetture elettriche alla clientela dopo alcuni rinvii, l’ultimo resosi necessario per ovviare a problemi durante l’omologazione
La citycar elettrica e.GO Life First Edition, modello col quale la piccola startup tedesca si presenta sul panorama dei veicoli a zero emissioni, doveva accontentare la clientela che l’ha già prenotata entro fine anno. Saranno 600 quelli che effettivamente la riceverano entro fine 2019.
Non sarà possibile accontentare come previsto nei piani tutti e 3.300 i clienti che hanno in mano una prenotazione, perché nei test compiuti per l’omologazione sono emerse alcune incongruenze nelle tolleranze consentite che hanno indotto la marca ad apportare modifiche, onde evitare il possibile insorgere di problemi funzionali alla clientela che riceverà i primi veicoli.
Per rimediare alle problematiche insorte l’azienda e i fornitori hanno dovuto fare ricorso ad aggiornamenti alle attrezzature, il che ha comportato ritardi. Così la e.GO Life First Edition potrà essere costruita quanto prima in un numero di esemplari inferiore a quello originariamente prestabilito dai manager di e.GO Mobile AG. L’azienda renana peraltro ha promesso di consegnare le restanti e.GO Life First Edition all’inizio del prossimo.
Se e.GO Mobile non ha fornito ulteriori dettagli alla stampa nazionale sulla natura del problema che ha creato il ritardo, si è spesa in particolari sulla cadenza delle consegne. A settembre partiranno verso i nuovi clienti i primi 50 veicoli, che poi saranno seguiti a da 50 consegnati ogni settimana a partire dal mese di ottobre. Il totale, escludendo il periodo di feste di fine anno, corrisponde appunto a 600 unità.
Questo per lo spin-off nato da ingegneri ed esperti dell’università di Acquisgrana non è il solo progetto: la piccola ed economica e.GO Life è disponibile in tre varianti di prestazioni, con batterie da 20, 40 e 60 kW, ma l’azienda ha iniziato anche a sviluppare shuttle (in collaborazione con ZF) ed è stata il primo marchio esterno a richiedere di poter usare la piattaforma elettrica modulare MEB di Volkswagen.