AUTO

Stellantis porta a Mirafiori trasmissioni “elettrificate” ed economia circolare

A Torino il nuovo impianto di trasmissioni a doppia frizione per le ibride che sarà alter ego della fabbrica di Metz e una nuova divisione dedicata a rigenerazione, ricondizionamento e smantellamento di veicoli

A pochi giorni da una analoga operazione di chiarificazione del destino di Sochaux, una città storicamente legata al destino industriale della famiglia Peugeot, Stellantis oggi tranquillizza anche sul futuro di Torino e sulla presenza futura in Italia. Servirà a sostenere, dicono i vertici “gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e a far progredire la trasformazione della catena del valore dell’elettrificazione globale”.

Stellantis e il suo partner di joint venture Punch Powertrain hanno infatti sottoscritto un nuovo accordo per incrementare la produzione di trasmissioni elettrificate a doppia frizione (EDCT) di nuova generazione per i veicoli ibridi e ibridi elettrici plug-in destinate ai marchi del gruppo.

L’impianto aggiornato E-Transmissions Assembly sarà in marcia per la seconda metà del 2024 e troverà posto a Mirafiori, un complesso che già è entrato nell’era dell’elettrica di successo grazie alle vendite europee di 500 elettrica (per la quale il CEO Carlos Tavares ha detto alla stampa che potrebbe facilmente raddoppiare i 45.000 esemplari del 2021). Torino andrà quindi a integrare l’attuale capacità produttiva dell’impianto francese di Metz, arrivando insieme a 1,2 milioni di unità l’anno.

Il gruppo euro-americano ha inoltre annunciato che sarà proprio Mirafiori ad ospitare il suo principale hub rivolto all’economia circolare, che diventerà anche il nome di una delle sette unità organizzative annunciate nell’ambito del piano industriale noto come Dare Forward 2030, con l’obiettivo per fine decennio di generare ricavi per oltre €2 miliardi.

Un contributo che secondo i sindacati potrebbe tradursi in oltre 500 persone all’organico della fabbrica Stellantis entro metà decennio, mentre ora Mirafiori ne ha circa 20.000. Lo stabilimento inizierà a operare con tre attività progettate per aumentare la sostenibilità produttiva: rigenerazione di componenti, ricondizionamento e smantellamento di veicoli.

Il riassetto (dal 2023) di una parte del polo produttivo torinese sembra ricordare molto quello che ha già deciso da tempo Renault a Flins per la fabbrica della Zoe: ovvero nello stabilimento della 500 elettrica si inizierà a operare con tre attività che aumenteranno la sostenibilità produttiva: la rigenerazione di componenti, il ricondizionamento e lo smantellamento di veicoli nell’ottica di un modello di business europeo riassunto dall’espressione “cradle-to-cradle”

Nel corso di un incontro tenutosi lo scorso marzo con la Regione Piemonte, il Comune di Torino e l’Associazione Industriale di Torino, Stellantis aveva ribadito il suo impegno oltre i confini di Mirafiori nei confronti dell’Italia, per migliorare le proprie prestazioni.

L’attenzione è stata rivolta in particolare alla Regione Piemonte, per valorizzare il “Turin Manufacturing District”, di cui entrambi gli stabilimenti farebbero parte. Il distretto è un polo di produzione di veicoli, centro dell’ingegneria dell’elettrificazione e cuore del design di iconici marchi italiani.

Ulteriori iniziative a sostegno di questo impegno e volte ad accelerare la trasformazione di Stellantis verso l’elettrificazione globale (che in Italia si esprimerà in investimenti per oltre €5 miliardi) includono la decisione per lo stabilimento di Melfi e quello francese di Sochaux di accogliere la nuova piattaforma elettrica denominata STLA Medium, progettata specificamente per il mercato dei veicoli elettrici puri con un elevato livello di flessibilità e un’autonomia prevista fino a 700 chilometri.

Come noto inoltre la società Automotive Cells Company (ACC) a cui Stellantis aderisce insieme a TotalEnergies e Mercedes-Benz intende realizzare a Termoli il terzo stabilimento europeo per la produzione di celle. L’operazione si baserà sulla riconversione di un impianto Stellantis esistente.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Stellantis