7 giorni di novità che trasformano auto e mobilità: 8 – 14 agosto 2022
I protagonisti della settimana: Arrival, Autonomy, Emil Frey Gruppe, Ford, Great Wall Motor, Mahle, Siemens, Tata Motors, Tesla, Tsingshan Holdings Group, WiTricity
8 agosto: a pochi mesi di distanza dalla firma di un accordo di programma, arriva un contratto definitivo con cui Tata acquisisce da Ford lo stabilimento indiano di Sanand per circa $91,5 milioni. L’acquisizione dello stabilimento del Gujarat offrirà la capacità tanto necessaria a Tata Motors, che punta a superare mezzo milione di vendite annuali in quest’anno finanziario rispetto alle 370.400 del precedente. La società sta già operando all’85-90% della capacità e per sostenere lo slancio avrà bisogno di nuova capacità. L’azienda produce le sue auto a Pune e Ranjangaon nel Maharashtra e a Sanand nel Gujarat: l’acquisizione dello stabilimento Ford contribuirà ad aumentare la capacità annuale di Tata Motors a Sanand a 300.000 unità, ulteriormente scalabile a oltre 400.000, portando il totale tra 900.000 e un milione di unità. Da notare che l’accordo di programma era stato firmato dalla divisione Tata Passenger Electric Mobility Ltd: l’operazione rafforzerà il business dei veicoli elettrici degli indiani che prevedono di investire $2 miliardi nel segmento e avere una gamma di 10 modelli entro il 2025. Il presidente di Tata Motors Chandrasekaran ha dichiarato a luglio che la società sta cercando di vendere 50.000 veicoli elettrici nell’anno fiscale in corso, con le vendite di veicoli elettrici che probabilmente raddoppieranno a 100.000 unità entro il prossimo anno finanziario (ha venduto 19.000 veicoli elettrici nel FY22). Per Tata, attiva anche nel fotovoltaico, i veicoli elettrici hanno rappresentato il 7% del volume dei veicoli passeggeri nel secondo trimestre, mentre quelli alimentati a benzina, diesel e metano erano rispettivamente al 64%, 18% e 11%.
8 agosto: Tesla Inc. ha firmato accordi per un valore di $5 miliardi per acquistare nichel per le batterie dei suoi veicoli elettrici da società che operano in un parco industriale indonesiano gestito congiuntamente dal gigante cinese dei metalli Tsingshan Holdings Group Co. Ltd., rivela il ministro indonesiano per gli Affari Marittimi e gli Investimenti Luhut Pandjaitan in un’intervista trasmessa dalla TV CNBC Indonesia. Il contratto è di durata quinquennale e riguarda il Morowali Industrial Park posto sull’isola di Sulawesi, per il quale la casa americana ha ricevuto una lettera aperta da gruppi ambientalisti che delineano le loro preoccupazioni sulla produzione di nichel nel paese, uno dei pochi che vedono una crescita della produzione. Ma la rete elettrica indonesiana si basa sul carbone e su altri combustibili fossili, rendendo i forni elettrici utilizzati nella lavorazione ad alta intensità di carbonio. L’alternativa della lisciviazione acida ad alta pressione (HPAL), più pulita in termini di emissioni, rischia però di essere tre volte più tossica per gli ecosistemi locali, secondo il Nickel ESG Report di Benchmark Mineral Intelligence.
9 agosto: i cinesi di Great Wall Motor e il Gruppo Emil Frey hanno stretto una partnership di vendita per il mercato tedesco. Questo apre la strada ai due marchi “elettrici” Ora e Wey per entrare nel mercato dall’autunno. Entrambe le società sono anche attualmente in trattative per espandere la cooperazione per entrambi i marchi ad altri importanti mercati europei, secondo la dichiarazione. L’inizio delle consegne di veicoli in Germania è previsto per il quarto trimestre del 2022. All’IAA Mobility dello scorso anno, GWM aveva annunciato l’ingresso in Europa del modello elettrico Funky Cat a marchio Ora e l’ibrido plug-in Coffee 01 del marchio Wey. Nel corso del terzo trimestre sarà presentata una “gamma di veicoli completa e tecnologicamente leader per il mercato europeo”. Per il Salone Auto di Parigi i partner annunciano “ulteriori approfondimenti e prospettive sulla gamma di prodotti innovativi”. Great Wall è già presente in Europa e in Italia col marchio tradizionale e con altri, come Haval, ma l’accordo segnala lo spostamento verso i modelli con la presa, che cui finora il gruppo non ha lanciato nel Vecchio Continente.
9 agosto: Siemens e Mahle intendono cooperare nel campo della ricarica induttiva per i veicoli elettrici e hanno firmato una lettera di intenti in proposito, sebbene per il momento non si accenni a sviluppo congiunto del prodotto. Parte della cooperazione prevista riguarda sforzi coordinati di standardizzazione nei comitati di pre-standardizzazione e standardizzazione, con l’obiettivo di colmare le lacune aperte e garantire così la piena interoperabilità tra il veicolo e l’infrastruttura di ricarica. Insomma i due gruppi riconoscono che la ricarica induttiva non può funzionare se sistemi delle auto e postazioni di ricarica non si “parleranno”. Solo nella fase successiva è previsto uno stretto scambio nello sviluppo di un sistema di ricarica globale induttivo per veicoli elettrici. Per l’implementazione concreta dei test necessari al perfezionamento della tecnologia, Siemens e Mahle auspicano che al finanziamento partecipino altri partner e anche fondi pubblici nazionali o internazionali.
9 agosto: la californiana Autonomy, che nello stato in cui è basata ha lanciato un servizio di abbonamento all’auto elettrica finora basato su modelli Tesla Model 3 e Model Y, annuncia una espansione massiccia. Infatti rivela un ordine per rinforzare la sua flotta dell’entità di $1,2 miliardi per ricevere 45 modelli elettrici da 17 case automobilistiche, per un totale di 23.000 veicoli. L’ordine rappresenta l’1,2% della produzione di veicoli elettrici prevista negli Stati Uniti fino alla fine del 2023, ha detto la società nella sua nota stampa, aggiungendo che l’ordine è stato calibrato per adattarsi ai quadri di produzione previsti da ciascuna casa automobilistica. Così la “lista della spesa” di modelli da fornire ai clienti di Autonomy spazia dal massimo di 8.300, per un valore di circa $443 milioni, ai 3.400 esemplari del gruppo GM ($138 milioni) ai 2.200 inviati a Volkswagen (circa $106 milioni). Quarta della lista Ford con 1.800 pezzi ($88 milioni) ma ci saranno anche Hyundai, Rivian, Kia, Mercedes, BMW e anche un centinaio ciascuna di Lucid, Fisker e Canoo.
9 agosto: il provider statunitense di sistemi di ricarica wireless per veicoli elettrici WiTricity ha chiuso un nuovo round di finanziamento per un totale di $63 milioni che mira ad accelerare il lancio sul mercato dei prodotti e il loro ulteriore sviluppo, inclusa una soluzione V2G wireless. Oltre all’investimento di $25 milioni da parte di Siemens annunciato a giugno, il round di finanziamento include capitale del Japan Energy Fund, Mirae Asset Capital e gli investitori esistenti Stage One, Airwaves Wireless Electricity e Delta Electronics. La società diretta da Alex Gruzen è stata scorporata dal MIT nel 2007 per commercializzare l’uso della risonanza magnetica per trasmettere energia a distanza a qualsiasi livello di potenza. L’azienda ha sviluppato quello che afferma essere il portafoglio di brevetti globale più ricco del settore con oltre 1.250 brevetti rilasciati, inclusa l’acquisizione nel 2019 di apparecchiature di ricarica wireless Qualcomm Halo.
11 agosto: la startup Arrival nel presentare la sua più recente trimestrale conferma il riallineamento (recentemente trapelato) che la vedrà completamente concentrarsi sul lancio del suo furgone al 100% elettrico e metterà in stand by i progetti riguardanti autobus e auto, mossa che faciliterà la riduzione dei costi e il raggiungimento degli obiettivi sul progetto del furgone. Arrival ora prevede di avviare la produzione di furgoni elettrici nello stabilimento inglese di Bicester nel corso del terzo trimestre di quest’anno e consegnare le prime 20 unità circa ad UPS entro fine 2022. Il piano originario prevedeva la consegna di 400-600 veicoli nel corso del 2022. L’inizio della produzione presso la “micro-fabbrica” americana a Charlotte, nella Carolina del Nord, sarà posticipato dal terzo trimestre di quest’anno al 2023. Così quest’anno non saranno previsti ricavi di sostanza, mentre l’azienda ha aumentato la sua perdita a $89,6 milioni nel secondo trimestre rispetto ai $56,2 milioni dello stesso periodo del 2021. Il CEO Denis Sverdlov ha confermato che di fatto Arrival è passata dalla modalità in cui ha due prodotti, due turni e due microfabbriche, a una fabbrica, un turno, un prodotto, un cambiamento che ritiene darà loro maggiori possibilità di avere successo.
12 agosto: alla pubblicazione del bilancio Rivian dello scorso trimestre abbiamo dedicato questo articolo completo.