BUSINESS

7 giorni di novità che trasformano auto e mobilità: 25 – 31 luglio 2022

Le protagoniste del business questa settimana: Athena Consumer, General Motors, Gotion High-Tech, Kodak, Koenigsegg, LG Chem, Lightyear, Livent, Next e.Go Mobile, NIO, Redwood Materials, Silk FAW

25 luglio: dopo un lungo silenzio Silk-FAW annuncia a Regione Emilia-Romagna e Comune di Reggio Emilia che intende portare avanti il piano del valore di oltre €1 miliardo per costruire auto elettrificate in Italia e riferisce alle istituzioni locali che finalizzerà l’acquisto del terreno di Gavassa (RE) in cui il sito sorgerà il prossimo 5 agosto. All’inizio di settembre invece si terrà la cerimonia di apertura per la costruzione del sito. Da tempo l’esecutivo dell’Emilia-Romagna e il comune cercavano rassicurazioni da Silk-FAW tra le preoccupazioni delle autorità locali che il piano potesse bloccarsi. Il membro del consiglio di amministrazione di Silk-FAW Li Chongtian – che è anche a capo di FAW Capital Holding Co., divisione responsabile degli investimenti esterni dello storico gruppo auto cinese FAW ha confermato il pieno sostegno al progetto. Silk-FAW prevede di sviluppare e produrre hypercar di lusso elettriche e ibride in Cina e in Italia con il marchio Hongqi. La produzione avrebbe dovuto iniziare all’inizio del 2023, ma il piano deve ancora decollare, con la società che cita problemi col mutuo necessario per acquistare i terreni per l’impianto. Regione e Comune, preso atto della conferma, hanno aggiunto che stanno ancora aspettando di ricevere i verbali della riunione firmati dai dirigenti di Silk-FAW che confermano gli impegni.

25 luglio: Redwood Materials, fondata dall’ex-Tesla JB Straubel, prevede di spendere $3,5 miliardi in una fabbrica di materiali per batterie nel nord-ovest del Nevada, riferisce il Wall Street Journal, che non viene smentito dagli interessati. L’impianto in costruzione fuori Reno dovrebbe essere una delle prime strutture statunitensi a produrre da riciclo materiali critici necessari per le linee di celle che alimentano i veicoli elettrici, afferma il rapporto. Il resoconto del Journal afferma che l’importo indicato sarà speso in un decennio e che l’organico nello stabilimento del Nevada potrebbe raggiungere oltre 1.500 persone a tempo pieno in quel periodo. Nel maggio scorso, Straubel aveva dichiarato che la sua azienda mirava ad avviare la produzione di lamine di rame utilizzate come collettori di corrente per gli anodi delle batterie dei veicoli elettrici nel suo stabilimento in Nevada entro la fine del 2022, aggiungendo che Panasonic Corp. (partner Tesla proprio a Spark, Nevada) sarebbe stato il primo cliente per questi componenti.

25 luglio: Kodak, sì quella Kodak, può non essere la società che viene subito alla mente nel settore delle batterie per usi veicolari. Ma proprio Eastman Kodak Company ha annunciato che sta riutilizzando alcuni dei costosi macchinari che servono a produrre pellicola per realizzare celle destinate a spingere veicoli elettrici, dopo che l’azienda di Rochester ha investito in Wildcat Discovery Technologies. Con sede a San Diego, in California, Wildcat Discovery Technologies è un laboratorio e centro esperienze che si concentra sul rapido sviluppo di batterie per una varietà di settori, lavorando con clienti che includono i settori automobilistico, elettronico e della difesa In Europa, tra le loro collaborazioni passate e/o attuali ci sono BMW e la slovacca InoBat. Gli ingegneri si sono resi conto che le celle Wildcat richiedono un rivestimento e ingegnerizzazione simile alla loro pellicola da 35 mm. Quindi, con un intervento minore, queste macchine da $70 milioni avranno una nuova vita, producendo i film di rivestimento degli elettrodi delle batterie. Nell’attuale processo di produzione Kodak noto come ESTAR, è richiesto l’utilizzo di polimeri per creare la pellicola stessa. Questi polimeri hanno sostituito la base in acetato vecchio stile nella pellicola da 35 mm (ad eccezione della pellicola cinematografica) e richiedono rivestimenti chimici speciali, secondo Kodak molto simili a quelli richiesti nelle batterie Supercell #EV di Wildcat.

26 luglio: il produttore cinese di batterie Gotion High-Tech Co., Ltd. annuncia di aver ricevuto l’approvazione per l’offerta pubblica iniziale di Global Depositary Receipts (“GDR”) e la quotazione pubblica sulla SIX Swiss Exchange AG dal regolatore nazionale China Securities Regulatory Commission (“CSRC”). Il numero di GDR da offrire non deve essere superiore a 49.941.235 azioni, al termine della suddetta emissione, Gotion High-Tech può essere quotata alla borsa elvetica. La società (partecipata anche da Volkswagen) aveva rivelato per la prima volta il 16 marzo che stava pianificando di emettere GDR all’estero e di essere quotata su SIX Swiss Exchange AG. I proventi dell’emissione saranno utilizzati principalmente per costruire un’immagine di marca globale, accelerando l’espansione strategica dell’azienda, in particolare per aumentare la sua capacità di produzione europea di prodotti per batterie e materie prime attraverso investimenti in immobilizzazioni, acquisizione di partecipazioni azionarie o altri mezzi.

26 luglio: nella giornata degli utili (in calo) General Motors ufficializza anche due nuovi accordi per la catena di fornitura delle batterie, che danno al gruppo garanzie per tutte le materie prime necessarie all’obiettivo di 1 milione di BEV entro fine 2025. Il primo accordo è con LG Chem per i materiali catodici attivi (CAM) per celle NCMA che la casa madre del partner LG Energy Solution prevede di fornire per oltre 950.000 tonnellate a GM a partire dalla seconda metà del 2022 e fino al 2030, un volume che basterà secondo Detroit per circa 5 milioni di veicoli elettrici. I CAM finiranno alla joint venture Ultium Cells LLC, divisi tra Gigafactory a Warren, Ohio; Spring Hill, Tennessee; e Lansing, Michigan. Quanto al secondo contratto, Livent fornirà idrossido di litio per celle, prodotto principalmente nei poli estrattivi in Sud America. Anche l’idrossido Livent finirà in fabbriche di batterie Ultium: per un periodo di sei anni a partire dal 2025. Nel corso dell’accordo, Livent fornirà sempre più idrossido di litio per batterie a GM dai suoi impianti di produzione negli Stati Uniti, con l’obiettivo di trasferire il 100% della lavorazione dell’idrossido di litio a valle di Livent per GM in Nord America.

27 luglio: Next.e.GO Mobile SE diventerà pubblica tornando ad affidarsi alla fusione inversa con una società veicolo, rivela Bloomberg a cui fa seguito dopo nemmeno un giorno conferma degli interessati. L’operazione intende creare una società del valore di $913 milioni incluso il debito, che fornirà a E.GO (già ristrutturata nel 2020) circa $ 285 milioni di denaro fresco, provenienti per $235 milioni dalla società-veicolo Athena Consumer Acquisition Corp. e da $ 50 milioni di debito. I proventi dell’accordo con la SPAC saranno utilizzati per finanziare le operazioni e la crescita: la costruzione del secondo polo produttivo di E.GO (in Europa sud-orientale) dovrebbe iniziare quest’anno. La transazione segue un boom e un crollo recente per le SPAC: quest’anno hanno raccolto soltanto $15 miliardi. Il modello E.GO è l’e.wave.x, una citycar da €24.990 prodotta nella sede tedesca di Aquisgrana di cui sono state consegnati finora oltre 1.000 esemplari. Athena Consumer, fondata dalla venture capitalist Isabelle Freidheim, ha raccolto $230 milioni nella sua IPO a ottobre 2021, con un programma di investimenti in aziende che offrono beni di consumo e/o tecnologia.

28 luglio: la startup Lightyear attira l’attenzione di Koenigsegg, che investe e diventa partner tecnologico. L’azienda olandese ha presentato l’elettrosolare Lightyear 0 lo scorso giugno, versione di produzione del Lightyear One, concept svelato nel 2019. I primi esemplari dovrebbero essere costruiti in autunno, ma prima che questa elettrica da €250.000 con 5 metri quadrati di celle solari cominci ad essere consegnata, la svedese Koenigsegg ha investito un importo non specificato nel suo costruttore. Koenigsegg e Lightyear condivideranno e svilupperanno la tecnologia insieme, tra le altre cose, per migliorare l’efficienza del secondo modello dell’azienda. Intorno alla fine del 2024 o a inizio 2025, Lightyear porterà sul mercato la 2, un’auto che diventerà un modello da grandi volumi rispetto alla Lightyear 0 e dovrebbe costare circa €30.000. Koenigsegg costruisce auto in una fascia che nelle elettriche è per ora occupata da Rimac e Pininfarina: non mancherebbero quindi possibilità di vedere anche una Koenigsegg a zero emissioni locali, in futuro.

29 agosto: NIO ha confermato che aprirà presto il primo impianto all’estero, in Ungheria; non produrrà auto elettriche ma stazioni di cambio rapido delle batterie: la startup cinese che ha già lanciato il battery swap in Norvegia (con due sole postazioni però), intende quindi premere l’acceleratore su questa tecnologia per differenziare la propria offerta in Nord Europa da quella della concorrenza, asiatica e no. Sono stati Peter Szijjarto, ministro degli Affari Esteri e del Commercio ungherese e Hui Zhang, Vice Presidente dell’ufficio NIO Europe a condividere informazioni su NIO Power Europe, con una superficie di circa 10.000 metri quadrati. Le stazioni di cambio rapido delle batterie NIO sono principalmente in Cina: 1.039 e con un totale che cresce, che si aggiungono a circa 10.000 colonnine di ricarica. Il suo obiettivo principale è quello di lanciare 4.000 stazioni di scambio a livello globale entro fine 2025. L’impianto di NIO Power Europe è a Biatorbágy, a 20 km da Budapest, e la società ha finora allocato per questo progetto €15 milioni, col governo ungherese che fornisce un sussidio di circa €4 milioni. NIO Power Europe Kft, la filiale ungherese, sta già assumendo persone che riempiranno l’organico.

Credito foto di apertura: ufficio stampa May Mobility