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Ai conti Tesla del primo trimestre 2022 non fa ombra la Cina

Lo stop per la pandemia a Shanghai, non è riuscito a rovinare i numeri da record del miglior trimestre della storia Tesla, con $3,3 miliardi di profitto su ricavi di $18,76 miliardi

Tesla ha riportato gli utili relativi al primo trimestre per il 2022 e i conti rivelano trattarsi del miglior risultato aziendale, a dispetto dei molteplici problemi globali del periodo. La società di Elon Musk ha superato le aspettative degli analisti di Wall Street, con numeri chiave che indicano un utile per azione di $3,22 contro $ 2,26 previsti; ricavi: $18,76 miliardi contro $17,80 miliardi previsti. Questo si traduce in un profitto trimestrale da primato di $3,3 miliardi.

I ricavi del settore automobilistico hanno raggiunto i 16,86 miliardi di dollari, in crescita dell′87% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I margini lordi del settore automobilistico sono balzati del 32,9% con Tesla che ha registrato un utile lordo di $5,54 miliardi nel suo settore principale.

I crediti normativi ceduti ad altri gruppi automobilistici nonostante l’aumento della quota di elettriche prodotte dalla concorrenza reggono ancora ed hanno rappresentato $679 milioni di entrate nel trimestre finito a marzo.

La crescita dei ricavi a dispetto dei venti contrari per l’economia globale, è stata guidata in parte da un aumento del numero di auto consegnate da Tesla e da un aumento dei prezzi medi di vendita, ha detto la società, che nel recente passato ha ritoccato i prezzi senza risparmiare alcun mercato.

All’inizio di questo mese Tesla aveva riferito un totale di 310.048 consegne di veicoli per il primo trimestre, coi veicoli di fascia medio-alta Model 3 e Model Y a rappresentare il 95% del totale (295.324 esemplari) delle consegne nel periodo.

Per il trimestre in corso Tesla dovrà sopperire allo stop di circa un mese alla produzione cinese, colpito dal rigido lockdown nella regione di Shanghai. La Cina quindi sia per la produzione che per le vendite rappresenta un’ombra sul 2022 di Tesla così come degli altri costruttori molto esposti nell’area.

Nonostante tutto però Musk, presente alla conference call svoltasi nella notte italiana, ha confermato di ritenere che si possa confermare per fine anno l’obiettivo di un milione e mezzo di auto prodotte, che sarebbe una crescita di circa il 60% rispetto all’anno precedente. A questo contribuiranno Texas e Brandeburgo appena aperte, nelle quali la produzione aumenterà in modo progressivo.

Musk non ha parlato del suo controverso interesse per l’acquisizione di Twitter. In un campo più collegato alla manifattura auto ha invece affermato che nei prossimi mesi potrà fornire novità importanti sulla catena della fornitura di minerali grezzi indispensabili per la produzione di batterie e non solo, coi prezzi delle materie prime investiti da una marea crescente che mette a rischio la stabilità di molti business plan.

I conti del settore delle rinnovabili indicano che le installazioni solari Tesla (48 MW) sono diminuite di quasi la metà nel primo trimestre del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. La società ha implementato 846 MWh di sistemi di accumulo, in aumento del 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, ma in calo rispetto al trimestre precedente. Secondo i vertici della società americana il calo delle installazioni solari è stato causato da ritardi nell’importazione di alcuni componenti che erano al di fuori del controllo di Tesla.

Dopo aver accennato alla cosa all’apertura dell’ultima Gigafactory Musk ha confermato che Tesla è al lavoro su un futuristico robotaxi senza pedaliera e volante, che spera di produrre in modo sostanziale dal 2024. L’anno prossimo in compenso la casa texana al soggetto dedicherà un evento specifico analogo ai precedenti Battery Day e AI Day, nel quale avremo più informazioni.

L’argomento ha offerto a Musk anche l’occasione per confermare che la guida autonoma finora è stata per lui e i suoi tecnici ed esperti una fonte di frustrazioni in passato. L’imprenditore ha anche ammesso che nessuno alto programma tecnologico inseguito finora aveva dato tante false sensazioni di essere arrivati al momento della svolta decisiva per scoprire poi che c’era ancora una lunga strada da completare.

E in ogni caso la fiducia nel poter svelare in un paio d’anno un robotaxi concorrenziale con quelli già pronti e marcianti di Waymo, Cruise e Argo AI ha suggerito a Musk di incoraggiare i clienti a ordinare il sistema FSD da $12.000 sulle loro Tesla, il dispositivo di assistenza alla guida che dovrebbe beneficiare di ogni scoperta destinata al robotaxi a cui si sta lavorando.

Credito foto di apertura: presentazione agli azionisti Tesla