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Al di sotto delle stime l’ultima trimestrale Tesla del 2023

Malgrado i record di produzione e consegne, Tesla ha registrato una crescita dei ricavi auto dell’1% nel quarto trimestre, inferiore alle stime; e ora la casa di Elon Musk prevede una crescita dei volumi ridimensionata

Tesla ha presentato nella sua ultima trimestrale 2023 ricavi e utili che hanno mancato le stime degli analisti, in particolare coi ricavi del settore auto cresciuti solo dell′1% rispetto all’anno precedente, malgrado nel quarto trimestre le sue Gigafactory abbiano stabilito nuovi record di produzione e di consegne.

L’utile per azione è di 71 centesimi rispetto ai 74 previsti dalla società di consulenza finanziaria LSEG (precedentemente Refinitiv). I ricavi sono stati di $25,17 contro i $25,6 miliardi rilevati dalla media delle stime dei sondaggi di LSEG. I ricavi totali sono cresciuti del 3% rispetto ai $24,3 miliardi dell’anno precedente. Il margine operativo dell’ultima trimestrale del 2023 è stato pari all′8,2%, in calo rispetto al 16% del trimestre di un anno fa e leggermente superiore al 7,6% del trimestre precedente.

La scarsa crescita dei ricavi del settore auto è stata in gran parte dovuta ai tagli ai listini di vendita la cui corsa si è accentuata in tutto il mondo nel secondo semestre del 2023, esito di una “guerra dei prezzi” che proprio la casa di Elon Musk ha messo in moto da fine dicembre 2022.

L’utile netto presentato nell’ultima trimestrale del 2023 è però più che raddoppiato a $7,9 miliardi, $2,27 per azione, rispetto a $3,7 miliardi, o $1,07 per azione, dell’anno precedente. L’aumento è dovuto principalmente a un beneficio fiscale non monetario una tantum di $5,9 miliardi.

Tesla afferma nella sua presentazione agli investitori che il tasso di crescita del volume dei veicoli per quest’anno “potrebbe essere notevolmente inferiore” rispetto al 2023, mentre la società lavora per lanciare entro la fine del prossimo anno il suo progetto-Redwood in Texas.

Il nome provvisorio si rifererisce a quello che un’esclusiva della agenzia Reuters ha indicato come un crossover compatto in listino a partire da $25.000. La società ha avvertito gli investitori che si trova “attualmente tra due grandi ondate di crescita”.

Durante la call sugli utili con analisti ed esperti è stato chiesto al CEO Musk se gli investitori dovessero sentirsi a disagio col suo desiderio dichiarato di possedere il 25% di Tesla, con l’alternativa di fargli perdere interesse per l’azienda indicata in un recente tweet, che senza quella quota di controllo non gli darebbe la sicurezza di voler trasformare Tesla in un “leader nell’intelligenza artificiale e nella robotica”.

Musk ha risposto dicendo che non vuole essere nella posizione di essere messo fuori da una sorta di comitato consultivo casuale degli azionisti e ha ventilato la possibilità di creare una struttura azionaria duale, per evitare quindi l’attivismo di alcuni azionisti.

Riguardo alle prospettive del settore di riferimento, la robotica, Musk ha descritto il robot umanoide Optimus come “qualcosa che penso abbia il potenziale per superare di gran lunga il valore di tutto il resto messo insieme” per Tesla, riprendendo una definizione che in passato riservava al sistema FSD con cui punta a raggiungere la guida al 100% autonoma.

Malgrado l’FSD non abbia ancora raggiunto il livello sperato e sia stato coinvolto in numerose diatribe anche legali, questo software arrivato all’ennesima versione continua a godere della fiducia dell’amministratore delegato. Musk ha affermato che la tecnologia sviluppata nella divisione auto Tesla si adatta bene al robot umanoide “perché l’auto è semplicemente un robot su quattro ruote”.

Optimus secondo il management Tesla è di gran lunga il robot umanoide più sofisticato sviluppato in qualsiasi parte del mondo, in un mercato dove la concorrenza include Boston Dynamics, Agility Robotics, la Figure da poco partner BMW ed altre aziende di robotica più giovani come Sanctuary, Apptronik, 1X, Fourier e Unitree.

Musk ha detto che Tesla ha “buone possibilità di consegnare un certo numero di unità Optimus l’anno prossimo”, ma non ha specificato le loro capacità o il costo. Nel corso della call sull’ultima trimestrale del 2023 di ieri notte Musk ha francamente ammesso che tende ad essere ottimista sulle tempistiche dei progetti Tesla.

Lo scorso trimestre Tesla ha iniziato a vendere Cybertrucks ai clienti, ma secondo la società la crescita dei volumi del veicolo è attesa come più lunga rispetto ad altri modelli data la sua complessità produttiva. Ora ha la capacità di costruirli raggiungerebbe oltre 125.000 veicoli l’anno. Musk si aspetta a regime di arrivare a consegnare qualcosa come un quarto di milione di Cybertruck l’anno, ma senza fornire un calendario preciso.

Alla fine del 2023, Tesla aveva 54.892 apparati Supercharger messi a disposizione degli automobilisti di tutto il mondo in 5.952 stazioni, coi connettori di queste colonnine ormai diventati lo standard americano man mano le case adeguano le prese dei loro veicoli.

Per l’intero anno, Tesla ha affermato che i ricavi del settore auto hanno raggiunto $82,42 miliardi, una crescita del 15% rispetto al 2022. La divisione energia attiva nel fotovoltaico e nell’accumulo ha vantato ricavi in ​​aumento del 54% a $6,04 miliardi. I ricavi degli altri servizi Tesla sono aumentati del 37% rispetto all’anno precedente raggiungendo $8,32 miliardi.

L’utile operativo è diminuito su base annua a $2,1 miliardi, e Tesla lo ha attribuito al calo dei profitti sul prezzo medio di vendita tagliato nei suoi veicoli e all’aumento delle spese operative “parzialmente guidato dall’intelligenza artificiale e da altri progetti di ricerca e sviluppo”. La spesa per ricerca e sviluppo è aumentata a $1,09 miliardi rispetto agli 810 milioni di dollari dell’anno precedente, peraltro in calo rispetto agli $1,16 miliardi del trimestre precedente.

Credito foto di apertura: slide da presentazione agli azionisti Tesla