BUSINESS

7 giorni di affari e accordi che cambiano la mobilità: 28 maggio – 3 giugno 2023

I protagonisti della settimana: BMW, Cubonic, European Lithium, FRIEM, Lucid Motors, Obeikan, Onsemi, PIF, Punch Powertrain, Quantron, Stellantis, Toyota, Vitesco, Vulcan

31 maggio: Vitesco Technologies e Onsemi annunciano un accordo di fornitura a lungo termine di 10 anni del valore di $1,9 miliardi per i prodotti in carburo di silicio (SiC) per consentire l’espansione del gruppo tedesco nelle tecnologie di elettrificazione. Vitesco Technologies, uno dei principali produttori internazionali di moderne tecnologie di azionamento e soluzioni di elettrificazione, sta inoltre garantendo un investimento di $250 milioni a Onsemi per nuove attrezzature per la crescita della tecnologia SiC, la produzione di wafer ed epitassia per garantire l’accesso alla capacità SiC. L’apparecchiatura sarà utilizzata per produrre wafer SiC per supportare la crescente domanda di SiC di Vitesco Technologies. Parallelamente, Onsemi continuerà a investire in modo sostanziale nella supply chain SiC end-to-end. Inoltre, Vitesco Technologies e onsemi collaboreranno su soluzioni ottimizzate per i clienti per Vitesco Technologies. I MOSFET EliteSiC di Onsemi saranno utilizzati da Vitesco Technologies per rispondere a recenti ordini e progetti futuri per inverter ed azionamenti per veicoli elettrici. I semiconduttori SiC sono una tecnologia fondamentale per l’elettrificazione che consente un’elettronica di potenza altamente efficiente nel portare a tempi di ricarica ridotti e a una maggiore autonomia per le auto elettriche. Soprattutto a livelli di alta tensione come 800 V, gli inverter SiC sono più efficienti dei moduli in silicio. Poiché i sistemi 800 V, diffusi ormai anche su modelli non premium, sono prerequisito per una ricarica ad alta tensione molto veloci, i dispositivi SiC sono all’inizio di un boom mondiale, secondo i partner.

31 maggio: Stellantis e Vulcan Energy Resources Limited hanno firmato un accordo vincolante per la prima parte di un piano multifase per lo sviluppo di nuovi progetti geotermici con l’intento di decarbonizzare il mix di energia che alimenta il polo industriale di Mulhouse, in Francia (visibile nella foto di apertura), in cui vengono prodotte le vetture DS7, Peugeot 308, E-308, 508 e la nuova 408. Secondo le attuali ipotesi, il progetto potrebbe coprire una parte significativa del fabbisogno energetico annuale del sito industriale a partire dal 2026. La prima fase del progetto (il quarto che vede collaborare i partner) avrà luogo all’estremità meridionale dell’area di attività di Vulcan nell’Alta Valle del Reno, e comprenderà uno studio di pre-fattibilità, relativo alla costituzione di impianti di energia geotermica rinnovabile per il sito di Stellantis, eseguito da Vulcan e che valuterà anche il potenziale per la produzione di litio. In caso di esito positivo, la fase successiva avrà come oggetto principale l’indagine sismica 3D e attività di studio e sviluppo più avanzate. Accertato il successo dello studio preliminare, Stellantis e Vulcan intendono realizzare il progetto in maniera congiunta e paritaria. Il progetto Zero Carbon Lithium di Vulcan (molto attiva in Germania e Francia e ai suoi esordi in Italia) è in linea con la creazione dell’“Osservatorio francese sulle risorse minerarie”, che si propone di analizzare le risorse francesi di materie prime critiche e di fornire raccomandazioni per gli investimenti pubblici che saranno sostenuti con il “fondo francese per le materie prime critiche”, un nuovo veicolo da €2 miliardi da poco annunciato.

31 maggio: all’acquisizione di una divisione del gruppo FRIEM da parte di Quantron che comporta la nascita della filiale Quantron Italy S.r.l. abbiamo dedicato questo articolo specifico.

31 maggio: Toyota conferma l’assemblaggio del futuro grande SUV elettrico (a 7 posti) in Kentucky a partire dal 2025, precisando anche che sarà alimentato da batterie provenienti dalla Gigafactory in North Carolina attualmente in costruzione. Sottolineando che la capacità di produzione delle celle sarà adeguata a veicoli al 100% elettrici e non solo con piccole batterie, Toyota ha aggiunto che l’impianto nel sud degli Stati Uniti riceverà un ulteriore investimento di $2,1 miliardi, ufficialmente per sostenere la spinta dell’azienda verso la neutralità delle emissioni di carbonio, ma non farà certo male ampliare la capacità futura per rientrare nei benefici della legge IRA, protezionistica e green voluta da Washington lo scorso anno. L’azienda nella sua nota ufficiale precisa che la ” decisione di assemblare un BEV negli Stati Uniti dimostra la fiducia dell’azienda nei veicoli elettrici e il suo impegno a progettare, ingegnerizzare e produrre veicoli per il mercato”. L’investimento ulteriore di Toyota nel suo impianto di produzione di batterie della Carolina del Nord per nuove infrastrutture per supportare l’espansione futura porta l’investimento totale in Toyota North Carolina a $5,9 miliardi. La produzione nello stabilimento Liberty dovrebbe iniziare nel 2025 con sei linee di produzione di batterie, quattro per veicoli ibridi e due per i BEV.

31 maggio: Lucid Motors vuol raccogliere nuovo capitale per circa tre miliardi di dollari. La maggior parte della cifra proviene dal principale azionista, il Saudi Arabian Public Investment Fund (PIF) che possiede già oltre il 60% di Lucid e sta acquisendo 265,7 milioni di nuove azioni con un valore totale di circa $1,8 miliardi di dollari mediante collocamento privato. Secondo l’annuncio si prevede che il collocamento si concluderà il 26 giugno. Mentre tale importo è garantito dall’impegno dell’Arabia Saudita, lo stesso non si applica all’importo rimanente: circa $1,2 miliardi saranno raccolti attraverso un’offerta pubblica di 173,5 milioni di azioni ordinarie. Se tutte queste azioni saranno sottoscritte, la partecipazione dei sauditi rimarrà al 60,5% – in caso contrario, i rapporti potrebbero cambiare. I proventi netti dell’emissione di azioni hanno come destinazione spese in conto capitale e capitale circolante. Alla fine di marzo, le riserve di cassa di Lucid Motors erano ancora a $900 milioni ma nel primo trimestre le vendite erano diminuite e le perdite erano aumentate, con a creare difficoltà la guerra dei prezzi delle auto elettriche innescata da Tesla, i rialzi dei tassi e i timori di recessione. Ma Le spese sono rimaste elevate, le economie di scala in ritardo e l’azienda deve anche spendere molto per il nuovo SUV elettrico Gravity, che dovrebbe essere lanciato nel 2024. Al fine di ridurre i costi, Lucid ha lanciato un programma di riduzione dei costi a fine marzo, annunciando la sua intenzione di licenziare circa il 18% della sua forza lavoro.

1 giugno: la tedesca Cubonic integrerà le unità elettriche di Punch Powertrain nel suo portafoglio di veicoli, a partire dal suo minibus PeopleMover e dal veicolo di trasporto leggero CargoMover. Cubonic è emersa dall’amministrazione controllata della società degli shuttle elettrici di Aquisgrana Moove a novembre dello scorso anno. Il partenariato col gruppo Punch Powertrain consentirà a Cubonic di sviluppare ulteriormente la sua offerta di prodotto. I partner non sono entrati nei dettagli delle caratteristiche tecniche della trazione elettrica di Punch Powertrain ma menzionano che quest’ultima supporterà l’integrazione. Inizialmente, le unità di azionamento elettrico saranno installate nei prototipi avanzati di Cubonic nel suo nuovo sito di Pulheim-Brauweiler, in Germania. Il trasferimento delle attività dalla veccia società Moove GmbH alla neonata Cubonic GmbH è stato concluso appena un mese dopo che quest’ultima aveva presentato istanza di insolvenza: Moove GmbH era nel bel mezzo dell’avvio della produzione ad alta intensità di capitale dei veicoli CargoMover e PeopleMover. L’azienda era stata fondata con elevate aspettative nel 2017, come joint venture delle navette elettriche ed autonome da ZF ed E.GO Mobile, all’epoca ancora col nome E.GO Moove GmbH. Alla fine del 2020, Miltenyi Biotec ha rilevato le azioni E.GO Moove del grande gruppo della fornitura ZF nell’ambito di un round di finanziamento. Nella fase successiva, la società era stata separata da E.GO e rinominata Moove GmbH.

2 giugno: in Arabia Saudita sorgerà un altro impianto di raffinazione del litio, costruito come parte di una joint venture tra la società mineraria European Lithium e il gruppo industriale saudita Obeikan Group. L’impianto, che è stato annunciato da European Lithium in un comunicato ad hoc per l’autorità di borsa australiana dove la compagnia è quotata, utilizzerà il litio estratto in Austria nell’ambito di un contratto di fornitura esistente con BMW per fornire 9.000 tonnellate di idrossido di litio lavorato all’anno alla casa automobilistica tedesca a partire dal 2027, secondo le informazioni ottenute dal Financial Times. Mentre il report all’autorità di borsa non indica i dettagli della logistica del materiale tra Europa ed Arabia Saudita, dove il concentrato sarà trasformato in idrossido di litio per essere poi restituito al gruppo bavarese, cita il primato cinese nel settore: “la Cina rappresenta quasi il 60% della lavorazione globale del litio, un ingrediente fondamentale nelle batterie delle auto elettriche – e l’UE e gli Stati Uniti stanno rafforzando gli incentivi per creare più capacità”. European Lithium e Obeikan manterranno ciascuna una partecipazione del 50% nell’impianto, che dovrebbe costare tra i $350 e i $400 milioni. La produzione del primo idrossido di litio raffinato dovrebbe iniziare nel 2026. Sarà il secondo impianto di lavorazione del litio in Arabia Saudita, accanto a quello della società australiana di materiali per batterie EV Metals Group.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Stellantis