Honda e GM danno speranze per elettriche a prezzi accessibili, ma…
L’erede da $30.000 del SUV elettrico compatto Chevrolet Equinox EV non si farà vedere prima dell’anno 2027: del resto anche Tesla ha messo in naftalina il progetto…
È quasi una sfida al periodo, un periodo in cui dominano i prezzi alti sia per nuovo che per usato e la scarsa offerta disponibile nei piazzali, l’annuncio di oggi di GM ed Honda, che ci comunicano che la loro ormai lunga collaborazione (risale al 2013) si applicherà anche a mettere in commercio veicoli elettrici affidabili quanto ad autonomia e accessibili quanto a cartellino del prezzo.
Occorrerà pazientare però fino al 2027, per vederli, però. Non un dettaglio: quasi una conferma che la decisione di Elon Musk di congelare sine die il lancio di una Tesla a prezzi accessibili svelata durante l’ultima presentazione dei conti della casa americana a fine gennaio sia un responso inevitabile per ogni casa viste le condizioni di mercato, della tecnologia, delle materie prime. E questo già prima dell’invasione dell’Ucraina.
L’arco di tempo indicato da Honda e GM oggi come necessario per arrivare a perfezionare una proposta al 100% elettrica a prezzi accessibili si rispecchia nella necessità di disporre della seconda generazione della piattaforma Ultium e delle corrispondenti nuove celle.
I nuovi mezzi basati sul primo pianale sviluppato per veicoli elettrici, come l’appena uscito GMC Hummer EV, sono ancora commercialmente giovani: in effetti della versione in edizione limitata Edition 1 da $112.595 nel primo trimestre ne sono stati consegnati 99 in tutti gli States, sebbene le prenotazioni non facciano preoccupare i manager di Detroit, che anzi hanno tanti da accontentare.
Il programma a medio e lungo termine dei due partner punterà ai mercati-chiave delle Americhe e della Cina, ha confermato l’amministratore delegato Mary Barra, con una espansione della collaborazione interpretata come essenziale per consentire al gruppo del Michigan di arrivare alla auspicata neutralità sulle emissioni nel 2040 e la possibilità di offrire una gamma tutta a zero emissioni nel mercato nordamericano per l’anno 2035.
Insieme i due gruppi potranno arrivare agli obiettivi prefissati dai rispettivi business plan più efficientemente e più rapidamente di quanto sarebbero in grado di fare da soli. Una idea che piace ad analisti ed addetti ai lavori che sono sempre entusiasti delle razionalizzazioni.
Ma che lo può essere anche senza bisogno di un master alla Harvard Business School considerati gli oneri richiesti dall’innovazione specie in settori come appunto i veicoli elettrici, i robotaxi oppure l’idrogeno, altri campi in cui la collaborazione nippo-americana resiste alle usure del tempo.
Come era preventivabile i due partner sono stati avari di dettagli quanto a profondità della collaborazione, gamma interessata, investimenti. Uno dei pochi riferimenti che è venuto a galla nella conferenza stampa odierna è stata che General Motors punta con la futura piattaforma Ultium e relative batterie a presentare un SUV compatto destinato a subentrare al Chevrolet Equinox EV in uscita nel 2023 e a cui si riferisce la foto di apertura.
Questo modello reso possibile dalla collaborazione tra GM ed Honda partirà attorno ai $30.000, prezzi che nel 2027 (se l’inflazione attuale non si raffredderà) potrebbe rivelarsi davvero accessibili a tutti. La Cadillac Lyriq, il secondo modello a uscire nelle prossime settimane sulla base della prima piattaforma Ultium, partirà invece dal doppio: $59.990, confermando quanto sia lontana l’accessibilità dell’auto elettrica per la working class.
La soglia dei $30.000 sarebbe un punto di partenza realmente attraente per un veicolo elettrico se, al momento del lancio commerciale, le celle che lo spingeranno si riveleranno in grado di arrivare a una autonomia effettiva di almeno 250 miglia (402 chilometri), secondo gli addetti ai lavori.
Al momento attuale l’offerta elettrica acquistabile negli Stati Uniti propone la meno accessoriata delle Chevy Bolt EV (la cui produzione sta riprendendo in queste ore) a $32.000, mentre una Hyundai Kona EV è venduta con una autonomia di 259 miglia misurate secondo il ciclo EPA, ma a un prezzo iniziale superiore alla rivale.
Un mix tra prezzi accessibili e autonomia potrebbe essere in grado di spingere la classe media americana a considerare le elettriche (di GM e Honda o di altri in grado di imitarli) anche senza incentivi. L’offerta del 2027 sarà probabilmente di SUV compatti, ormai è il segmento più grande sul mercato globale con vendite di 13 milioni di esemplari l’anno.
Quello che non è ancora chiaro è come si dipanerà la collaborazione sul versante delle batterie, visto che Honda sta mettendo nel mirino la tecnologia con elettroliti allo stato solido, mentre Ultium Cells (joint venture tra GM e la coreana LG Energy Solution) non sembra avere così fretta di abbandonare gli elettroliti liquidi né i catodi ad alto contenuto di nichel.
Peraltro tutto questo non riguarderà i primi due modelli giapponesi che nasceranno sui pianali Ultium di prima generazione: la Honda Prologue e una nuova Acura EV (ancora priva di nome definitivo) che invece condivideranno le celle con modelli come GMC Hummer EV e Cadillac Lyriq, costruiti in Michigan e Tennessee e dove probabilmente nasceranno anche i due “cugini” coi marchi asiatici.