BUSINESS

7 giorni di business che cambia la mobilità: 28 febbraio – 6 marzo 2022

I protagonisti della settimana: Cruise, Ford, Honda, Lordstown Motors, Lucid Motors, Rivian, Sony, Spin, Starship Technologies, Tier, Waymo

28 febbraio: la società estone di origine e californiana di adozione Starship Technologies ha chiuso un round di finanziamento Serie B a 30 giorni dalla sua ultima infusione di denaro. Stavolta ha raccolto $42 milioni portando il totale oltre $100 milioni nell’ultimo mese, dopo essersi assicurata un contributo dalla Banca Europea per gli Investimenti di €50 milioni. Hanno partecipato anche i precedenti investitori strategici TDK Ventures e Goodyear. La società guidata dal CEO Alastair Westgarth ha quindi raccolto $202 milioni, ma non rivela la sua valutazione. Oggi gestisce una flotta di circa 1.700 piccoli veicoli che effettuano circa 10.000 consegne al giorno, il che secondo la società ne fa la più grande flotta al mondo di robot per consegne autonome dell’ultimo miglio, che Starship afferma avvenire con costi di consegna medi ora inferiori all’equivalente umano. L’equity rastrellata servirà sia per continuare ad espandere l’attuale presenza in Europa e negli Stati Uniti, sia per investire in alcune nuove iniziative.

28 febbraio: Lucid Motors annuncia un piano a lungo termine per portare la produzione automobilistica di modelli elettrici in Arabia Saudita, un progetto attorno al quale da tempo c’erano voci, dovute alla presenza decisiva nell’azionariato proprio del fondo sovrano PIF. Sorgerà sul Mar Rosso presso la King Abdullah Economic City e Lucid stima che potrebbe comportare un valore fino a $3,4 miliardi in 15 anni. La capacità prevista è di 150.000 veicoli all’anno e sfrutterà l’esperienza di ingegneria, ricerca e sviluppo e produzione della società californiana completando la fabbrica già aperta in Arizona. Inizialmente presso KAEC sarà previsto l’assemblaggio dei kit di modelli Lucid Air pre-fabbricati presso l’impianto di produzione AMP-1 a Casa Grande (che avrà una capacità fino a 365.000 esemplari l’anno) e, nel tempo, la produzione di veicoli completi. La costruzione dell’impianto dovrebbe iniziare nella prima metà del 2022. I veicoli nella fase iniziale saranno previsti per il mercato in Arabia Saudita, ma Lucid punta a esportare veicoli finiti in altri mercati. Lucid prevede che la sua capacità di produzione tra Arizona ed Arabia Saudita supererà complessivamente i 500.000 veicoli all’anno, quando ciascuna struttura raggiungerà la capacità prevista. Intanto nella produzione attuale continuano i problemi alla catena della fornitura: dall’inizio delle consegne dello scorso ottobre alla fine dell’anno la casa diretta da Peter Rawlinson aveva come obiettivo di consegnare 520 Air Dream Edition e 57 Air Grand Touring ma finora quei numeri non sono stati confermati e i ritardi sono stati sostanziali comportando solo circa 300 consegne. Così per il 2022 l’obiettivo di produzione è stato ridimensionato da 20.000 a 14.000 (nel migliore dei casi) unità, che lascerebbero molti dei 25.000 clienti che hanno inviato pre-ordini con attese che si allungano al 2023.

28 febbraio: la California Public Utilities Commission rilascia i permessi che consentono a Cruise e Waymo di richiedere il pagamento ai passeggeri nelle contee di San Francisco e San Mateo per le corse dei rispettivi robotaxi. Si tratta di autorizzazioni separate da quelle rilasciate dalla motorizzazione (DMV) dello stesso stato che hanno consentito alle aziende di effettuare test di veicoli guidati da computer, software e sensori e nel caso di Cruise anche senza supervisori a bordo ma con assistenza remota. Le corse a pagamento però dovranno essere effettuate con un supervisore a bordo in grado di prendere il controllo in casi di emergenza. A Cruise è stato rilasciato un permesso per offrire corse a San Francisco tra le 22:00 e le 06:00 a velocità fino a 30 miglia orarie, mentre alla rivale Waymo i permessi consentono viaggi in entrambe le contee a qualsiasi ora e velocità fino a 65 miglia orarie. Ci sono limiti oltre che geografici anche meteorologici, il che rende entrambi i servizi secondo la tassonomia SAE guida autonoma di Livello 4: ovvero Cruise e Waymo non possono operare quando nella Baia siano presenti nebbia o pioggia battente. Le aziende facevano parte di un progetto-pilota della CPUC che è stato convertito in permesso stabile ai sensi del programma Drivered Deployment della commissione californiana mirato ai veicoli autonomi. La società del settore che ha già aperto più servizi a pagamento è finora la cinese Baidu, che ha robotaxi operativi a Pechino, Chongqing e da pochi giorni a Yangquan, nella provincia dello Shanxi.

1 marzo: General Motors ha venduto a fine 2021 la sua quota (7,5 milioni di azioni, meno del 5% del capitale) in Lordstown Motors, che continua senza successo a cercare di vendere la fabbrica in Ohio dove fino al 2019 GM costruiva le Cruze e da cui la società ha preso il nome. L’unico contratto rimasto in piedi tra GM e Lordstown è che la startup venderà alla prima i crediti sulle emissioni derivanti dalla produzione del nuovo pickup elettrico Endurance nei primi tre anni di produzione. I risultati trimestrali pubblicati dalla società indicano perché abbia tanta fretta: le perdite dell’ultimo trimestre sono salite a $81,2 milioni dai $38 milioni dello stesso periodo nel 2020. La chiusura del 2021 ha visto un rosso di $410 milioni rispetto ai $102 milioni dell’anno precedente. Lo scorso autunno sembrava che fosse fatto l’affare per cederla a Foxconn per $230 milioni, denaro indispensabile per lanciare adeguatamente la produzione del pickup elettrico Endurance. Ma il CEO Dan Ninivaggi ha detto che l’affare non è ancora stato perfezionato. Il responsabile della finanza peraltro afferma che Foxconn ha già versato $200 milioni, ma anche se la vendita fosse perfezionata la startup avrebbe bisogno di ottenere fondi per ulteriori $250 milioni. Ora Lordstown afferma che costruirà 500 Endurance (con prezzo di listino a partire da $63.500) quest’anno e 2.500 il prossimo: i piani originari prevedevano 2.000 pickup il primo anno e 32.000 a regime.

2 marzo: il riassetto Ford che prevede tre divisioni: Ford Model e, Ford Blue e infine Ford Pro è stato trattato in questo articolo.

2 marzo: si conclude la presenza Ford nella mobilità condivisa basata sui monopattini con la vendita della controllata Spin alla tedesca Tier. I termini dell’operazione non sono stati comunicati, ma l’accordo è stato perfezionato interamente tramite scambio di azioni. Tier Mobility, fondata nel 2018, con questa acquisizione mette per la prima volta piede anche sul mercato americano, dove il marchio Spin sarà conservato. L’acquisizione di Spin da parte di Ford era stata decisa nel 2018 per $100 milioni dall’allora amministratore delegato Jim Hackett, nel periodo in cui più di un gruppo auto era attirato dalla diversificazione nella mobilità condivisa urbana. Un’altra divisione, Chariot, era stata chiusa da Ford nel 2019 e si inseguivano da un anno le voci che il CEO Jim Farley volesse disfarsene, come lasciavano immaginare il recente ridimensionamento e l’addio alle aree metropolitane ad accesso libero agli operatori di mobilità condivisa. Ford ha comunque confermato che resterà un investitore strategico in Tier.

3 marzo: Rivian ci ripensa e dopo aver annunciato il 1 marzo un aumento del prezzo di listino del 20% alla sua gamma, comunica precipitosamente che i pre-ordini antecedenti all’inizio del mese resteranno soggetti al prezzo precedente e non a quello rivisto. Appena due giorni prima aveva deciso per un sostanziale aumento al listino del pickup elettrico R1T da $67.500 a $79.600 e per il SUV elettrico R1S da circa $70.000 a $84.500: al diffondersi della notizia erano piovute le disdette da aspiranti clienti inviperiti. Rivian assicura che anche chi aveva cancellato l’ordine potrà ora rinnovarlo mantenendo il prezzo indicato inizialmente. Il CEO RJ Scaringe ha ammesso l’errore, il più doloroso nei 12 anni di vita aziendale lo ha definito, scusandosi per la fiducia nella sua azienda incrinata dalla decisione affrettata. I nuovi prezzi quindi riguarderanno soltanto gli ordini nuovi: Rivian li giustifica per i costi in netto aumento della filiera della fornitura, mentre più di un analista ha sottolineato che in effetti i prezzi annunciati durante i lanci erano stati sottodimensionati per creare interesse.

4 marzo: alla joint venture annunciata da Sony e Honda per costruire veicoli elettrici, abbiamo dedicato questo articolo.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Lucid Motors