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Moltiplicando le divisioni Ford affronta le sfide della transizione

L’amministratore delegato Jim Farley crea Ford Blue e Ford Model E affiancandole alla divisione veicoli commerciali Ford Pro: centrale il ruolo di Doug Field per la nuova business unit dei veicoli elettrici e digitale

Confermando le voci che si erano susseguite nei giorni scorsi, stamattina Ford ha confermato che creerà una nuova divisione dedicata alla mobilità elettrica e alla connettività e che quindi diventeranno tre le business unit del gruppo di Dearborn, divisioni che condivideranno tecnologia e best practices.

La divisione che continuerà ad occuparsi della produzione di veicoli alimentati da combustibili fossili prenderà il nome di Ford Blue, mentre quella dedicata a Ford Mustang Mach-E, F-150 Lightning e tutti gli altri modelli elettrici prenderà il nome di Ford Model E, riecheggiando l’iconico pilastro della storia industriale della casa: Model T.

L’operazione mirata a rendere più competitivo il gruppo arrivato a 118 anni di storia avrà come terza divisione quella già creata da tempo riservata ai veicoli industriali Ford Pro. Per la nuova divisione elettrica il ruolo di leader se lo è riservato l’amministratore delegato Jim Farley, mentre alla guida di Ford Blue è stato chiamato Kumar Galhotra. Alla guida di Ford Pro c’è invece Ted Cannis.

Ford Pro è un reparto a vocazione commerciale che non produce veicoli ma li distribuisce e li vende, offrendo inoltre il sostegno di servizi alle flotte, sia quelle di grandi dimensioni che quelle che afferiscono alle piccole e medie imprese. Ford Blue in quanto reparto che continuerà a produrre ICE, ossia modelli con motori termici, continuerà a crearli anche per Ford Pro, oltre che alla clientela al dettaglio.

Secondo la nota diffusa oggi, Ford Model E sarà un digital electric business: ovvero creerà prodotti sia per Ford Pro, e il primo esempio è l’E-Transit i cui primi esemplari stanno cominciando a uscire dalle fabbriche a Kansas City e in Turchia, sia per le vendite ai privati.

A questa divisione toccherà anche di seguire le linee di produzione dei modelli elettrici e dei servizi digitali. Pertanto si affaccerà anche nello spazio di Ford Blue, ad esempio per quanto riguarda i servizi collegati all’infotainment di bordo (incluso viene da pensare l’e-commerce) e anche a interventi come gli aggiornamenti del software via etere.

Questa divisione in tre business unit si è resa necessaria per stare al passo con le specializzazioni richieste dall’innovazione che investe sempre più rapidamente l’automotive. Accanto a Farley, dentro a Ford Model E sembra emergere chiaramente il ruolo di Doug Field come numero uno della tecnologia: l’ex-Tesla ed ex-Apple, ritornato in Ford poco dopo il lancio del piano Ford+ che punta espressamente su innovazione ed elettrificazione, guiderà la creazione di nuovi veicoli elettrici, di sistemi digitali e del software.

Sarà affiancato da altri manager non altrettanto noti: Marin Gjaja, Lisa Drake e Darren Palmer. In Ford Model E il loro ruolo sarà riuscire a far leva sul know-how nell’auto del grande gruppo americano lavorando però con l’agilità e la flessibilità di una startup.

In un periodo in cui l’essere un Big 3 di Detroit non viene più considerato una passività (come invece alcuni ritenevano solo 4-5 anni fa) è interessante che il riassetto avvenga in giorni in cui le autentiche startup americane dell’auto elettrica, Lucid, Lordstown e Rivian invece annunciano problemi e difficoltà, l’una dopo l’altra.

Due ulteriori figure inoltre, Stuart Rowley (che guidava Ford of Europe) e Hau Thai-Tang invece staranno a cavallo tra le due nuove divisioni, con compiti di supervisione sulle varie aree industriali e riportando per le rispettive competenze direttamente all’amministratore delegato, in modo da assicurare che non si perdano le opportunità di collaborare dove le tecnologie siano condivise, e contribuendo quindi a tenere sotto controllo i costi.

A livello contabile Ford Motor Co. diffonderà separatamente i conti delle divisioni Ford Pro, Ford Blue e Ford Model E, con fatturati, profitti e perdite evidenziati individualmente per ciascuna entità. In pratica gli azionisti potranno gradualmente rendersi conto di quanto contribuirà ai risultati finali il nuovo business dell’elettrico e del digitale.

Un aspetto tutt’altro che di dettaglio, considerato che proprio in quella direzione andranno la maggior parte dei nuovi investimenti previsti per questa decade dal piano Ford+.

Si tratta, è stato confermato nella conferenza stampa odierna, di un tesoretto di $50 miliardi: $20 miliardi in più di quanto precedentemente indicato. Un denaro che oggi ha ancora come fonte principale il business della gamma tradizionale, a cominciare dal settore dei light truck.

Ford Model E sarà il centro dell’innovazione e crescita Ford, un team col miglior talento al mondo nel software, elettrificazione e automotive a cui sarà lasciata briglia sciolta per creare veicoli elettrici veramente incredibili ed esperienze digitali per le prossime generazioni”, ha dichiarato Farley nella nota diffusa oggi.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Ford Motor Co.