BUSINESS

7 giorni di business che cambia la mobilità: 6 – 12 settembre 2021

7 giorni di accordi, investimenti e operazioni di: Apple, AppliedEV, Ford, Lucid Motors, Mobileye, Oxbotica, Schaeffler, Sixt, Solid Power, Vay

7 settembre: giornate pienissime al Salone di Monaco per Mobileye, che aveva due diversi progetti da presentare. Insieme alla tedesca Sixt la divisione Intel lancerà a partire dal 2022 un servizio di robotaxi privi di autisti proprio nella città bavarese, approfittando dell’entrata in vigore della nuova legge tedesca che disciplina sistemi e servizi ad elevata autonomia. I clienti potranno chiamare una corsa sia dall’app Moovit che è integrata nel sistema di guida autonoma avanzata battezzato Mobileye Drive, che da quella della società di noleggio. Il piano di due partner prevede espansione in altre città tedesche ed europee. Inoltre nuovi impegni sono stati presi da Mobileye col grande gruppo della fornitura automotive Schaeffler: insieme collaboreranno all’industrializzazione di shuttle ad elevata automazione. In pratica questo si tradurrà in una piattaforma Schaeffler combinata coi sistemi della società israeliana per proporre insieme a partire dal 2023 un prodotto di Livello SAE 4, in grado di guidare senza interventi umani in molti contesti di traffico e meteo predefiniti.

7 settembre: la guida del progetto Titan che dovrebbe sfociare nella realizzazione della Apple-car o iCar Doug Field passa, o per meglio dire ritorna, in Ford Motor Co. con una ristrutturazione dell’organico che sottolinea la voglia del CEO di Dearborn Jim Farley di collocare l’Ovale Blu in una sfera di elevata competitività in un settore ormai sempre meno deciso da bielle e turbo. Field sarà il responsabile della strategia degli americani per i sempre più pesanti settori del software e della connettività, diventando l’alter ego di Hau Thai-Tang, attuale capo del prodotto: in Ford insomma software ed hardware avranno guide coi ruoli e piani ben chiari. Apple ha reagito nominando nuovo leader del progetto, secondo l’agenzia Bloomberg, Kevin Lynch: si tratta del responsabile del software degli smartwatch. Una mossa che da un lato non è così sorprendente (pensando a colossi della tecnologia come Xiaomi o Huawei che entrano senza farsi problemi nell’automotive) ma dall’altro lascia pensare che il veicolo di Cupertino non sia poi dietro l’angolo, quanto a prossimità del lancio commerciale.

7 settembre: la startup Solid Power, che gode del sostegno finanziario tra gli altri dei gruppi Ford e BMW, sta espandendo la sua capacità nella manifattura di celle allargando la fabbrica con sede in Colorado, mentre prepara la produzione-pilota delle sue batterie con elettroliti allo stato solido per l’inizio del prossimo anno. Il nuovo impianto sarà dedicato alla produzione di uno dei prodotti di punta dell’azienda, un materiale elettrolitico solido basato sui solfuri, fino a 25 volte la capacità attuale. il nuovo sito ospiterà anche la prima linea di produzione-pilota delle celle commerciali da 100 Ah. Queste celle pouch sono attese da Ford e BMW per i test su strada all’inizio del 2022, con l’obiettivo di farle entrare in veicoli pronti per i concessionari entro la seconda metà della decade. Sì, questa decade. Se l’azienda diretta da Doug Campbell costruirà una nuova linea di produzione-pilota di celle, Solid Power auspica un giorno di dedicarsi alla produzione finale del solo materiale elettrolitico e di concedere in licenza la cella sia ad OEM dell’automotive che ai produttori di batterie. Così l’attuale espansione della produzione di celle sarà probabilmente l’ultima dell’azienda, ha affermato Campbell intervistato dalla testata specializzata TechCrunch, per trasformarsi in società specializzata nei materiali: sulle ali della favorevole raccolta di fondi collegata alla fusione inversa, la società penserebbe anche sviluppare un materiale catodico a basso costo che non contenga nichel o cobalto, due delle materie prime più costose per le celle.

7 settembre: anche la startup Vay ha scelto le giornate dell’IAA Mobility 2021 per svelare la sua tecnologia battezzata commercialmente TeleDriving. Consentirà di guidare a distanza i veicoli su cui sarà installata, con autisti remoti che saranno in grado di operare via etere da postazioni in cui da adeguati schermi avranno una visuale a 360° senza punti ciechi e avranno accesso a sterzo e pedaliere per il controllo remoto. All’inizio l’azienda tedesca metterà i clienti in grado di ordinare veicoli controllabili a distanza, guidarli alle destinazioni desiderate e lasciarli senza il bisogno di cercare un parcheggio, ad esempio. In seguito la startup intende proporre un servizio di ride hailing interamente controllato in remoto, non diversamente da quanto altre società americane come TuSimple o Aurora Innovation stanno testando non in questo settore ma piuttosto con veicoli commerciali e logistica.

8 settembre: La startup britannica Oxobotica si associa ai colleghi di AppliedEV per sviluppare un veicolo elettrico e autonomo multifunzione adatto a lavorare in differenti contesti industriali e della logistica senza guidatore. AppliedEV è stata fondata da manager e tecnici provenienti da Telstra Corporation e General Motors, e fornirà la piattaforma per i veicoli, battezzata Blanc Robot e già arrivata alla quinta generazione, che punta direttamente al Livello SAE 5 dell’autonomia, ovvero un contesto che non ha mai la necessità di interventi umani in qualsiasi condizione meteo o di luminosità del giorno. I partner prevedono di far partire la sperimentazione nei prossimi messi, non nei prossimi anni, e i veicoli potrebbero ad esempio essere utilizzati subito nelle consegne dell’ultimo miglio: il gruppo della grande distribuzione Ocado la scorsa primavera ha confermato che avrebbe investito £10 milioni in Oxbotica, essendo interessatissima a proposte e soluzione per automatizzare ancora di più le consegne dell’ultimo miglio, nelle quali già eccelle per innovazione.

8 settembre: Lucid Motors ha iniziato le procedure burocratiche necessarie per iniziare a realizzare siti di manifattura di auto elettriche in Arabia Saudita nel 2024. Lo ha scoperto la Saudi Gazette, che ha “tracciato” la pratica sottoposta al vaglio della locale agenzia SASO (Saudi Standards, Metrology and Quality Organisation) per approvazione. La pratica non dovrebbe avere alcune difficoltà, considerato che dal 2018 il socio di maggioranza di Lucid con una quota del 62% è il PIF, il ricco fondo sovrano dell’Arabia Saudita, che si ritrova l’investimento con una valorizzazione di circa $22 miliardi. Oltre alla berlina premium Air, la casa americana ha in programma nel prossimo futuro di realizzare anche SUV elettrici, ed entrambe e altri nuovi allestimenti saranno probabilmente previsti per il sito produttivo, la cui destinazione non è ancora per il momento nota.

Credito immagine di apertura: sito web AppliedEV