BUSINESS

7 giorni di business che cambia la mobilità: 1 – 7 novembre 2021

I protagonisti di accordi, investimenti e operazioni: AAM, BYD, CATL, Dott, EIT InnoEnergy, Equans, Fisker, Gangfeng, Gogoro, Gojek, Green Battery Minerals, Italvolt, Nuro, REE, Tesla, VW

1 novembre: uno dei maggiori gruppi globali della fornitura di materiali per le batterie, Ganfeng Lithium e la sua consociata GFL International Co. Limited confermano in una comunicazione ufficiale di borsa di aver firmato un contratto di fornitura con Tesla e Tesla Shanghai per una fornitura triennale di prodotti a base di idrossido di litio necessari alle celle dei veicoli elettrici della casa di Elon Musk. La durata del contratto va dal 1 gennaio 2022 al 31 dicembre 2024. Il volume e l’importo effettivi degli acquisti saranno determinati dagli ordini di acquisto emessi da Tesla. L’accordo arriva sulla scia di una crescita vertiginosa dei prezzi delle materie prime che ha abbracciato l’intero 2021, con un aumento del 91% dei prezzi dell’idrossido di litio CIF Asia quest’anno a fino $ 19.250 a tonnellata, secondo la valutazione dei prezzi della società specializzata britannica Benchmark Mineral Intelligence. Questo ha consentito alla cinese Ganfeng di registrare utili record nei conti di quest’anno, con i suoi profitti netti del terzo trimestre e su nove mesi in aumento rispettivamente del 507% e del 648% su base annua, grazie all’aumento dei prezzi del litio e a una domanda che non conosce cedimenti. Nel mese di agosto il grande gruppo del settore estrattivo con sede nello Jiangxi aveva anche annunciato un investimento di 8,4 miliardi di yuan (circa $1,31 miliardi) in due progetti di produzione di materiali per le batterie.

1 novembre: il gruppo dei veicoli elettrici cinese BYD prevede di raccogliere l’equivalente di circa $1,77 miliardi di nuovo capitale emettendo 50 milioni di nuove azioni alla Borsa di Hong Kong. Il prezzo consigliato è stato di 276 dollari di Hong Kong per azione (equivalente a 30,65 euro), che, estrapolato ai 50 milioni di azioni, fa un volume totale di 13,8 miliardi di dollari di Hong Kong. Secondo BYD i fondi saranno utilizzati per aumentare il capitale circolante, rimborsare il debito fruttifero, investire in ricerca e sviluppo e per scopi aziendali generali. La notizia dell’aumento di capitale in borsa è arrivata contestualmente all’annuncio degli utili del terzo trimestre, in cui il gruppo partecipato anche dal magnate Warren Buffett ha registrato le migliori vendite trimestrali della sua storia ma ha perso un quarto del profitto (-27,5%) rispetto al terzo trimestre del 2020. In particolare il fatturato del terzo trimestre del produttore cinese è stato di circa $8,5 miliardi, mentre il profitto era di $203 milioni. Il margine lordo è sceso per il quarto trimestre consecutivo al 13,33%. Si tratta di 40 punti percentuali al di sotto della cifra del terzo trimestre dello scorso anno. Nei primi nove mesi dell’anno, BYD ha venduto un totale di 337.600 veicoli, ma allo stesso tempo affronta costi enormi a fronte della continua carenza di chip, l’aumento delle tariffe elettriche e dei prezzi delle materie prime che riducono i profitti. Secondo Yicai Global il gruppo di Shenzhen prevede di aumentare il prezzo delle sue batterie per auto elettriche del 20%, peraltro con una partita di giro: perché finora BYD vende batterie soprattutto a proprie divisioni di auto e veicoli commerciali elettrici.

2 novembre: la piattaforma indonesiana Gojek annuncia che lancerà un progetto-pilota in collaborazione con Gogoro Inc. che consentirà ai suoi conducenti di utilizzare scooter elettrici prodotti dall’azienda taiwanese. Il programma sarà lanciato a Giacarta con 250 scooter e quattro stazioni di cambio batteria sviluppate da Gogoro, senza specificare una tempistica. Il capo della divisione trasporti di Gojek Raditya Wibowo, ha affermato che Gojek e Gogoro avrebbero affittato gli scooter ai motociclisti per una tariffa che avrebbe coperto il costo dello scambio delle batterie, ha riferito il Nikkei Asia. Le due società mirano ad ampliare il piano a 5.000 scooter e molte più stazioni di cambio batteria in futuro, afferma la nota. In particolare dei piani fa parte la possibilità di trovare in futuro postazioni per il cambio rapido della batteria degli scooter anche presso la diffusa rete di stazioni di servizio della società petrolifera indonesiana Pertamina. L’iniziativa incentrata su veicoli a sue ruote predisposti al battery swap rientra negli impegni di Gojek per ridurre la sua impronta di carbonio, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette entro il 2030. La partnership è stata resa pubblica meno di due mesi dopo che la società madre di Gojek, GoTo Group, ha annunciato che avrebbe partecipato ad un investimento PIPE che farà parte del percorso con cui Gogoro intende arrivare ad essere una società quotata. Il piano di Gogoro è di quotarsi al NASDAQ nel primo trimestre del prossimo anno attraverso una fusione inversa con la società-veicolo (o SPAC per il gergo della finanza di Wall Street) Poema Global Holdings Corp.

2 novembre: la startup italiana delle batterie Italvolt ha annunciato una partnership con Equans, sussidiaria della multinazionale francese Engie, per utilizzarne il supporto nella progettazione di processi industriali essenziali alla Gigafactory che la società creata dallo svedese Lars Carlstrom intende creare nell’area un tempo utilizzata dal più grande impianto Olivetti. Nella nota ufficiale Italvolt affermato che l’accordo è un altro importante passo avanti per il suo impianto di batterie agli ioni di litio che richiederà un investimento complessivo da $4 miliardi. I dettagli finanziari e industriali del partenariato (ad esempio se, come avvenuto in altri accordi di produttori concorrenti, siano stati concordati ingressi nel capitale dei fornitori) non sono però stati resi noti. Lo sviluppatore di batterie ha affermato in precedenza che la prima fase della sua gigafactory è prevista per il completamento nel 2024, con una capacità produttiva annua iniziale di 45 GWh. L’accordo con Equans segue di poco quello col gruppo tecnologico svizzero-svedese ABB per l’ingegnerizzazione ed il design front-end a Scarmagno. Le aziende inoltre esploreranno congiuntamente come le soluzioni di automazione, elettrificazione e digitalizzazione possono accelerare i processi di produzione per la produzione di batterie. Inoltre all’inizio di quest’anno, la società canadese attiva nell’economia circolare per riciclo di materiali delle batterie American Manganese aveva confermato l’avvio dello sviluppo di un progetto per un impianto di riciclo commerciale accanto alla futura Gigafactory Italvolt. Le società hanno affermato che il materiale catodico delle batterie di scarto sarebbe stato riciclato utilizzando il processo RecycLiCo di American Manganese.

2 novembre: Fisker Inc. ha raggiunto un accordo con CATL per equipaggiare le batterie dei Fisker Ocean con le celle del gruppo cinese. Secondo i termini CATL fornirà due diverse soluzioni di batterie al SUV elettrico, con una capacità iniziale annua di oltre 5 GWh tra 2023 e 2025. Il pacchetto primario ad alta capacità utilizza una chimica delle celle al litio NMC (nichel,manganese,cobalto) con il secondo pacchetto che punta più sul costo contenuto delle celle di CATL basate sulla chimica a base ferrosa LFP, fornita anche a Tesla per le Model 3 base. Oltre a soddisfare i requisiti di imballaggio per il programma Fisker Ocean, i pacchi batteria avranno funzionalità aggiuntive per consentire la ricarica diretta dal tetto solare opzionale. Inoltre, entrambe le soluzioni del pacco batteria saranno progettate per supportare potenze massime di ricarica fino a 250 kW. Fisker rimane ferma sul proprio obiettivo di iniziare il prossimo anno la produzione in Austria presso il partner Magna International e le consegne del SUV al 100% elettrico nel novembre 2022. Inoltre promette di svelare la versione pronta alle consegne alla clientela, comprese le specifiche aggiuntive della batteria e le caratteristiche del prodotto, al prossimo Salone Auto di Los Angeles il 17 novembre.

2 novembre: la startup americana Nuro, che costruisce droni con le ruote ad elevata automazione per la consegna di merci dell’ultimo miglio è riuscita a raccogliere altri $600 milioni in un round guidato dal nuovo investitore Tiger Global Management. Il capitale fresco sarà impiegato per accelerare le operazioni commerciali inclusa la produzione su larga scala che avverrà in una fabbrica del Nevada, e ha spinto la valutazione di Nuro a circa $8,6 miliardi, equivalenti a una crescita della valutazione del 72% rispetto al 2020, secondo fonti di stampa. Un gruppo di investitori per lo più già presenti si è unito al round Serie D: tra questi figurano Baillie Gifford (uno dei primi investitori in Tesla), Fidelity Management & Research Company, la società di venture capital cinese Gaorong Capital, il gruppo dei supermercati Kroger, SoftBank Vision Fund 1, T. Rowe Price Associates, la divisione del gruppo Toyota Woven Capital e Google, che è un nuovo investitore, associato alle attività della startup adesso anche attraverso un partenariato quinquennale con Google Cloud. Il cloud computing è essenziale per qualsiasi azienda di veicoli autonomi che voglia commercializzare i suoi prodotti e servizi: i veicoli a guida autonoma su strada generano rilevanti quantità di dati da gestire e “digerire”, rendendo i servizi cloud uno dei costi maggiori per un’azienda attiva in questo settore. Tra l’altro Nuro è nata proprio su spinta di due ingegneri usciti da Google: Dave Ferguson e Jiajun Zhu, che hanno fondato la società nel giugno 2016. Nuro ha completato o sta attualmente sperimentando la sua tecnologia con una serie di aziende, tra cui la catena di farmacie CVS, FedEx, la rete di supermercati ed ipermercati Kroger e Walmart.

2 novembre: l’azienda della micro-mobilità Dott porta le sue nuove e-bike in condivisione sulle strade di Roma e, a breve scadenza, anche a Milano e Ferrara. Nei progetti della società fondata ad Amsterdam, entro la fine dell’anno saranno 10.000 le e-bike disponibili nelle principali città in tutta Europa all’interno di un’unica app. Le biciclette Dott sono state progettate per rendere la vita urbana più facile, con l’obiettivo di aiutare le persone a muoversi nel modo più efficiente: la loro velocità massima è quella prevista dalle norme di 25 km/h, e alla clientela sarà possibile usarle all’interno delle stesse aree delimitate già dedicate ai monopattini. Anche i prezzi saranno gli stessi dei monopattini Dott (a Roma €0,25/minuto, a Milano: €1 di sblocco, più €0,19/minuto) come pure i Pass che saranno disponibili per ridurre i costi degli utenti che utilizzano il servizio più frequentemente e saranno combinabili con i monopattini, lasciando all’utente ad ogni occasione la scelta del mezzo più adatto, tramite un’unica app. Le bici elettriche Dott saranno gestite con le stesse modalità della flotta di monopattini: riparazioni, manutenzione e logistica saranno fatte in-house da operatori specializzati in officine Dott, assicurando qualità, sicurezza e affidabilità. I veicoli sono stati costruiti per durare a lungo, per essere riparati ogni qualvolta sia necessario e tutte le componenti possono essere riutilizzate o riciclate.

3 novembre: il gruppo Volkswagen conferma ufficialmente che acquisirà una partecipazione in EIT InnoEnergy. Diretto dallo spagnolo Diego Pavia, questo gruppo si descrive come una comunità dell’innovazione supportata dall’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), un’istituzione dell’Unione europea. L’entità è organizzata come un partenariato pubblico-privato e spesso agisce come investitore nel settore del clima e delle energie rinnovabili. Secondo le sue stesse informazioni, ha investito finore in circa 500 aziende industriali dalla sua fondazione nel 2010. EIT InnoEnergy è anche coinvolta in diverse iniziative europee, tra cui l’European Battery Alliance (EBA), l’European Green Hydrogen Acceleration Centre (EGHAC) e il Iniziativa solare europea (ESI). Con un ruolo da fondo di investimento ha consentito l’avvio di progetti innovativi che altrimenti difficilmente avrebbero decollato: dal lancio dell’attività di Elaphe, che produce motori elettrici applicati alle ruote, fino a Vulcan Energy, che in Germania sta perfezionando un metodo a basse emissioni per estrarre litio da siti della geotermia. Alcuni precedenti progetti avviati hanno avvicinato Volkswagen ed EIT InnoEnergy, entrambe presenti da più di cinque anni nel supportare alcune aziende innovative. EIT InnoEnergy e Wolfsburg sono state decisive come investitori in Northvolt e H2 Green Steel, un produttore svedese di acciaio verde. Volkswagen collaborerà con EIT InnoEnergy per investire in tecnologie e modelli di business per “ottenere scoperte economiche che contribuiranno alla de-carbonizzazione del settore dei trasporti e accelereranno il passaggio all’elettromobilità”.

4 novembre: dopo aver ricevuto dal governo canadese i permessi necessari, Green Battery Minerals mette in moto il suo progetto per estrarre grafite ad elevata purezza dal sito di Berkwood nel nord del Quebec, circa 285 chilometri a nord di Baie-Comeau. La grafite come noto è un minerale fondamentale per le batterie poiché rappresenta la quota principale dell’anodo nelle celle agli ioni di litio utilizzate nei veicoli elettrici e nelle tecnologie di accumulo di energia, e con la crescente domanda globale gruppi del settore estrattivo come Green Battery Minerals rincorrono per stare al passo con l’offerta. Secondo i prospetti effettuati dalla società che ha in gestione il sito di Berkwood la località ospita grafite a scaglie di alta qualità in superficie e beneficia anche della sua posizione perché il Quebec è considerato una delle migliori giurisdizioni minerarie al mondo, con eccellente infrastruttura, incluse strade asfaltate che consentono l’accesso tutto l’anno, contiguità alle linee ferroviarie e alla fornitura di energia idroelettrica a basse emissioni di carbonio. Inoltre il porto di Baie-Comeau sul fiume San Lorenzo consente di spedire prodotti di grafite ai mercati in Nord America ed Europa. L’ultima e la penultima peculiarità sono importanti anche per le valutazioni delle case auto sul ciclo di vita completo dei veicoli elettrici (si veda ad esempio quello recente Volvo con l’analisi LCA di una XC40 Recharge paragonata alla versione a motore termico) perché poter contare su trasporti facilitati ed energie rinnovabili nella produzione abbassano il conto totale di emissioni di sostanze clima-alteranti. Inoltre l’elevata purezza iniziale del minerale del sito canadese renderanno più facile, meno costosa ed impattante la raffinazione. Prospetti del 2019 per Berkwood hanno stimato in 1,76 milioni di tonnellate di minerale con il 17% di contenuto di grafite (299.200 tonnellate) e altre risorse per 1,53 milioni di tonnellate classificate con una attesa del 16,4% di grafite (250.200 tonnellate).

5 novembre: REE Automotive ha selezionato American Axle & Manufacturing (per brevità AAM, un fornitore automobilistico globale Tier 1), per equipaggiare le sue unità di azionamento elettrico ad alte prestazioni (EDU). La pluripremiata tecnologia di azionamento elettrico 3 in 1 di AAM, che colloca il motore elettrico, il cambio e l’inverter in un unico pacchetto, sarà integrata nella tecnologia REEcorner che colloca alla ruota motore, inverter, cambio. Questa EDU altamente ingegnerizzata pesa il 25% in meno rispetto ad altre unità, senza sacrificare potenza o prestazioni e la coppia massima del sistema raggiunge i 3.250 Nm. Le unità di azionamento elettriche saranno sviluppate presso l’Advanced Technology and Development Center di AAM a Detroit, con la consegna dei prototipi prevista entro la fine del 2021 e la produzione a pieno volume già programmata entro l’anno 2024. L’integrazione iniziale riguarderà la realizzazione di prototipi per un progetto di furgoni elettrici che fanno capo a clienti nordamericani della società israeliana. REEcorners integra componenti critici del veicolo (inclusi sterzo, freni, sospensioni, gruppo propulsore e centralina di controllo) in un unico modulo compatto posizionato tra il telaio e la ruota. REE fa uso di tecnologia senza collegamenti fisici per controllare ciascuno degli angoli dei veicoli con drive-by-wire, brake-by-wire e infine steer-by-wire, che dovrebbero fornire stabilità, reattività e sicurezza del veicolo con un sistema completamente indipendente controllo della ruota. La tecnologia angolare REE punta a costruire pianali modulari tipo skateboard estremamente piatti, pertanto con più spazio per passeggeri, merci e batterie, fino al 35% in più secondo la casa produttrice di spazio interno rispetto ai veicoli a combustione interna o ai veicoli elettrici convenzionali.

Credito foto di apertura: Dott, via ufficio stampa Clickutility