BATTERIE

Panasonic batte tutti, Tesla inclusa, sulle celle 4680

Il gruppo giapponese che ha costruito con Elon Musk la prima Gigafactory, annuncia che a marzo 2022 sarà pronto a dare il via alle linee di produzione pre-serie delle batterie che faranno fare un salto di qualità ai veicoli elettrici

Nella rincorsa a produrre le nuove celle cilindriche formato 4680 che Tesla al suo Battery Day ha indicato come fondamentali per sostenere il prossimo grande balzo in avanti dei veicoli elettrici, il primo fornitore della casa americana, Panasonic, batte la concorrenza di chi sta inseguendo il primato in questa produzione.

Oltre ai giapponesi a sviluppare questo tipo di cella con chimica NCA (nichel, cobalto, alluminio) ci sono infatti LG Energy Solution, Samsung SDI, CATL e la stessa Tesla, che a Fremont ha aperto una linea-pilota dedicata a queste batterie, in attesa di produrle su larga scala nei siti in Texas e Germania.

Ma oggi nel corso di un incontro con la stampa Panasonic ha mostrato i primi prototipi di queste celle agli ioni di litio che si caratterizzano per le dimensioni: 4680 in effetti è un fattore-forma che deve il nome ai 46 millimetri di diametro e agli 80 millimetri di altezza. Molto più grandi che delle 1865 e delle 2170 che da anni i giapponesi vendono a Tesla rispettivamente per i modelli luxury e per le medie Model 3 e Model Y.

Il numero uno della divisione batterie di Panasonic Kazuo Tadanobu ha indicato in cinque volte maggiore la capacità delle celle 4680 rispetto ai tipi che l’hanno preceduta. Ha inoltre sottolineato come questo prodotto sia stato sviluppato in linea coi requisiti Tesla. Il manager ha anche confermato che l’inizio della produzione-pilota della nuova cella sia previsto per il marzo del prossimo anno, presso una fabbrica giapponese.

Nel corso della presentazione degli utili del terzo trimestre 2021 Tesla aveva affermato che lo sviluppo interno delle celle 4680 fatte in casa procede e che le unità prototipo nei test hanno risposto alle attese (pag. 8). Meno chiaro è quando sarà disponibile una produzione su larga scala.

In passato Elon Musk aveva fatto capire senza particolari giri di parole che la domanda di celle nei prossimi anni sarà tale da accogliere ogni offerta adeguata. In altri termini sembra probabile che Tesla sia intenzionata a inserire nella propria catena della fornitura tutte le celle all’altezza dei propri standard, anche se come nel caso Panasonic arrivassero primi al traguardo rispetto a quelle uscite dalle proprie Gigafactory.

Del resto quando l’offerta si è dimostrata interessante, in Tesla non ci hanno messo molto ad adeguarsi: ad esempio con la conversione alle batterie LFP a base ferrosa per tutte le versioni Standard Range della gamma, una linea di prodotto a cui invece la sua azienda non è interessata, ha precisato Tadanobu-san.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Panasonic Corp.