Sunderland fornirà più batterie, e non solo a Nissan
Dopo meno di quattro mesi AESC Envision rivede al rialzo il proprio business plan per la fabbrica inglese: si parte da 11 GWh di capacità e si arriverà a 38 GWh, per vendere celle anche altrove
Non sono soltanto i contratti più recenti relativi ai veicoli elettrici ad essere protagonisti di numeri da record, come è stato il caso dell’ordine che Tesla ha ricevuto dalla resuscitata società di noleggio Hertz. Anche i piani industriali delle aziende produttrici di veicoli, batterie, materie prime, sono rivisti continuamente al rialzo per adeguarsi a numeri e quote che sembrano crescere con un effetto-slavina.
Piani sulla capacità delle batterie stesi e annunciati a luglio, a fine ottobre devono essere adeguati.
È proprio questo il caso della prevista fabbrica di batterie Envision AESC presso lo stabilimento Nissan di Sunderland, nel settentrione dell’Inghilterra, che avrà una capacità annua di 11 GWh quando verrà aperta nel 2024 e una capacità annua fino a 38 GWh come obiettivo della fase di espansione finale.
Entrambe le cifre superano quelle precedentemente rese pubbliche. Quando Nissan ed AESC Envision hanno annunciato il nuovo piano EV36 Zero per rispondere alle esigenze crescenti della gamma elettrica della casa nipponica, la capacità iniziale prevista era di 9 GWh annui e per il 2030 la crescita prevista si spingeva a 25 GWh, che Nissan indicava adeguata a fornire circa 100.000 veicoli elettrici l’anno.
Ma una intervista al quotidiano Financial Times ha offerto al CEO Envision Zhang Lei (ripreso nella foto di apertura) di svelare i nuovi obiettivi, passando all’inizio a 11 GWh invece di 9 e come target a lungo termine a 38 GWh invece di 25 GWh.
A partire dal 2024, le batterie prodotte a Sunderland saranno installate nell’adiacente fabbrica Nissan, ad esempio, su un crossover che sostituirà la Nissan Leaf intorno al 2025, basato sulla piattaforma dell’Alleanza franco-giapponese CMF-EV. A Sunderland gli investimenti iniziali previsti di £450 milioni e quelli complessivi quantificati in £1,8 miliardi potrebbero quindi essere ritoccati al rialzo.
Forse anche per questo Zhang ha dichiarato al Financial Times che la società è in trattative anche con altre case automobilistiche globali per fornire le batterie di Sunderland (si mormora già che Jaguar Land Rover sia una candidata).
Il gruppo cinese è anche alla ricerca di siti per nuove Gigafactory in Europa e sta valutando di investire in materiali per batterie come il litio per garantire l’approvvigionamento. Oltre alla fabbrica nel Regno Unito, sono state già annunciati altri altri poli delle batterie, sempre nell’ambito delle società alleate Renault-Nissan-Mitsubishi.
A giugno era arrivata conferma che l’azienda cinese costruirà una fabbrica di batterie per Renault vicino al polo di Douai, nel nord della Francia. La messa in produzione è prevista per il 2024 e quelle celle verranno utilizzate tra l’altro sulla nuova generazione elettrica di Renault 5.
Quando Nissan aveva ceduto la propria divisione di batterie AESC a Envision Group nel 2018, l’acquirente si è trovato un sito con una produzione annua da più fonti indicata tra 1,7 e 1,9 GWh. Ma il gruppo cinese attivo nelle energie rinnovabili ha anche altri stabilimenti in Giappone e negli Stati Uniti.
La capacità di produzione annua includeva 3 GWh nello stato americano del Tennessee, 2,6 GWh di Kanagawa, in Giappone più quelli dovuti a Sunderland. AESC Envision ha anche avviato nel 2019 la costruzione di un impianto cinese a Wuxi: dovrebbe avere una capacità annua di 20 GWh. Secondo una recente presentazione commerciale, in primavera è stata avviata la prima linea da 3 GWh.
La scorsa estate un report dell’agenzia Bloomberg aveva rivelato che Nissan ed Envision AESC stanno pianificando anche un’altra fabbrica di batterie in Giappone. La fabbrica di batterie nella prefettura di Ibaraki, a nord di Tokyo entrerà in funzione nel 2023 con una capacità annua di 6 GWh e verrà ampliata a 18 GWh entro cinque anni.