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Le Maserati per elettrizzare ancora di più Mirafiori

Alla storica fabbrica di Mirafiori andranno produzioni inizialmente previste a Grugliasco, in particolare rafforzando il ruolo torinese nella gamma elettrica e ibrida

Confermando la notizia anticipata dal quotidiano La Repubblica sabato scorso, oggi Stellantis ha presentato ad esecutivo e sindacati il piano di riorganizzazione del polo industriale torinese, e questo prevede una produzione maggiore per la Fiat 500 a Mirafiori trasferendo volumi oggi assegnati alla polacca Tychy, e portando nello storico centro altri modelli Maserati, inclusa la gamma elettrica Folgore che da oltre un anno sappiamo essere stata destinata ad equipaggiare le future sportive.

All’incontro organizzato al MISE erano presenti i ministri dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, il viceministro Gilberto Pichetto Fratin e il responsabile del dicastero del Lavoro Andrea Orlando, mentre per Stellantis c’era Davide Mele, che ha deleghe per l’attività in Europa, con i rappresentanti dei metalmeccanici per i sindacati confederali.

Il gruppo ha confermato che l’assemblaggio delle Maserati Ghibli e Quattroporte sarà trasferito da Grugliasco a Mirafiori, mentre al sito alle porte di Torino saranno destinate lavorazioni di lastratura fino al 2024.

Un’ipotesi di questa sorta era emersa la scorsa primavera sulla spinta alla razionalizzazione dei costi per cui fin dai tempi PSA è ben noto Carlos Tavares, ma anche tenendo in considerazione che i volumi della casa del Tridente non saturano il sito di Grugliasco.

L’arrivo delle Maserati, col lancio delle versioni elettriche di Gran Cabrio e Gran Turismo che non è lontano, in un impianto su cui Stellantis ha investito €2 miliardi negli ultimi anni, rafforza il ruolo di Mirafiori in questo settore.

L’incremento della produzione a Mirafiori segue la riorganizzazione di Melfi, fabbrica a cui è stata assegnata una delle nuove piattaforme modulari del Gruppo per i modelli elettrici ed ibridi, e la decisione di affidare a Termoli (oggi dedita alla produzione di motori endotermici) la gigafactory di batterie che sarà installata in Italia, forse passando dalla partecipata franco-tedesca ACC.

I due stabilimenti torinesi erano stati unificati in passato col nome Avvocato Giovanni Agnelli Plant e hanno un organico di 3.900 addetti. Il polo di Torino, soprattutto per merito della curva di crescita produttiva della Fiat 500 elettrica, è insieme a Modena la fabbrica Stellantis italiana che secondo gli addetti ai lavori potrebbe arrivare al risultato di chiudere la produzione con volumi migliori rispetto al 2020. Carenza di semiconduttori permettendo, se è vero che fonti sindacali sostengono che l’impatto di questo fenomeno sia stato anche peggio della crisi sanitaria.

Da inizio anno nel sito di Torino sono state prodotte nel complesso oltre 54.000 veicoli, il 78% delle quali 500 elettriche, modello di punta della strategia di elettrificazione del gruppo e nei primi tre trimestri vettura elettrica più venduta in Italia, quarta più venduta in Francia, nona più venduta in Germania.

Presentata a settembre del 2020, la gamma Folgore destinata a diventare assai familiare nell’impianto torinese per il Tridente rappresenterà quello che i è per BMW o EQ per Mercedes-Benz, con versioni al 100% elettriche di modelli Maserati: come la attesa MC20, le cui performance saranno superiori a quelle della stessa versione convenzionale.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Maserati