AUTO

Nuova Opel Astra: la compatta sarà anche ibrida plug-in

La piattaforma EMP2 di Stellantis apre la via dell’elettrificazione anche per la sesta generazione di hatchback (e break) della casa del blitz, che scenderanno sulle strade dal 2022

Uno dei sinonimi europei del concetto di hatchback, Astra, riceve la nuova cifra estetica della marca del blitz e contemporaneamente due nuove configurazioni ibride plug-in inedite, che ne accompagneranno il lancio previsto nel 2022 e prefigurato oggi dalla diffusione di una nota che include i dati essenziali e le prime immagini.

Un cambio di prospettiva estetica che, finora, era stato appannaggio di due modelli come Mokka e Grandland, l’uno disponibile anche al 100% elettrico e l’altro con versioni ibride già gradite dal pubblico, e raggiunge anche queste icona della casa tedesca fortemente rilanciata dall’ingresso nel gruppo ex-PSA e ora Stellantis avvenuto nel 2017.

Molto palese è l’aria di famiglia che l’Astra nuova generazione condividerà con Mokka, con anzi la tendenza a forme scolpite che fa un altro mezzo passo avanti, o forse uno intero quanto a impostazione. Pertanto nella sesta generazione di Astra troviamo la calandra Vizor che rendono le ultime Opel particolarmente riconoscibili a prima vista in un panorama in cui molte auto, specie se di case generaliste, tendono ad assomigliarsi l’un l’altra.

Caratterizzata dalla grande banda scura e dai fari LED ispirati in modo evidente alla fortunata Manta degli Anni ’70 (che durante l’evento Stellantis abbiamo scoperto essere destinata ad una rinascita in versione elettrica pura) la griglia vizor è sempre più al centro della nuova identità della casa tedesca.

Come il muso, anche gli interni della nuova Astra saranno riconoscibili come lo sono quelli del Mokka grazie al Pure Panel completamente digitale e con interfaccia dalla grafica moderna ed intuitiva applicata ai larghissimi schermi touch da 10″ di diagonale che designer e ingegneri Opel si sono preoccupati di rendere “leggeri” nell’uso senza funzioni o dati superflui. Ma sistemi fondamentali come il climatizzatore possono ancora essere comandati con interruttori e tasti fisici.

La taglia e le misure sono marginalmente più grandi sulla nuova Opel Astra: 4,37 metri di lunghezza (+ 4mm), 1,86 di larghezza (+5mm) e con un passo di 2,66 metri (+13mm), mentre l’altezza di 1,47 metri marca una limatura di 15mm rispetto alla quinta generazione del modello tedesco (credito foto: ufficio stampa Opel Italia).

Nata sulla notissima piattaforma di origine PSA EMP2, la nuova Astra riceverà allestimenti e motorizzazioni che non sono affatto ignote nella gamma Stellantis di derivazione franco-tedesca, con in più due sistemi di propulsione ibridi ricaricabili.

Si tratta di un déjà vu rispetto alla “cugina” Peugeot 308, con un motore Puretech da 150 cavalli abbinato ad una unità elettrica da 81 kW per un totale di 180 cavalli, mentre una seconda alternativa più muscolosa proporrà un totale di 225 cavalli grazie a un quattro cilindri da 180 cavalli, entrambe in configurazione a trazione anteriore.

La batteria agli ioni di litio sarà identica su entrambe le alternative, con 12,4 kWh di capacità disponibili in grado di promettere 60 chilometri di autonomia misurati con standard WLTP. Non sono ancora stati rivelati i prezzi della nuova Astra in versione elettrificata, attesi per l’autunno, ma possiamo ricordare che una parente stretta come Peugeot 308 ha un listino italiano, diffuso lo scorso giugno, che parte da un minimo di €36.750.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Opel Italia