OPINIONI

Perché crescono le chance di matrimonio tra Stellantis e Foxconn

Alla joint venture sulle auto connesse creata dai due gruppi, potrebbe seguire presto un accordo mirato alla produzione di modelli Stellantis per il mercato asiatico basati sulla piattaforma MIH del colosso di Taiwan

Se si ha in mente di fare delle previsioni che rischiano di non essere confermate dalla realtà, il momento migliore come noto è Capodanno: quasi nessuno si ricorderà di verificarle a distanza di mesi. In alternativa si può farle a Ferragosto, quando le ferie possono creare un “cuscinetto” altrettanto accomodante verso ipotesi molto audaci. Considerato che Ferragosto è appunto alle porte, approfittiamo del periodo favorevole per arrischiarci a fare proprio una di queste previsioni…

Una ipotesi che ha cominciato ad affacciarsi poco dopo metà luglio, quando l’amministratore delegato Stellantis Carlos Tavares ha presenziato a un webinar organizzato dalla nordamericana Automotive Press Association e durante il quale il manager portoghese ha anticipato nuove partnership che sono state perfezionate e che attendono solo annunci in arrivo entro la fine del 2021. Tra le novità in arrivo: il partner delle batterie per il Nord America, un nuovo investimento in una startup che sviluppa celle con elettroliti allo stato solido e un accordo per la Cina relativo alla manifattura di veicoli.

L’ipotesi è che il partner per la Cina possa essere Foxconn, sempre più intensamente impeganata a ritagliarsi un ruolo nel mondo automotive. In questa stessa settimana il gruppo di Taiwan ha confermato nel corso di una call sui risultati trimestrali di avere in mente di aprire una fabbrica di veicoli elettrici negli Stati Uniti (dove costruirà per conto di Fisker dalla fine del 2023) e un’altra in Thailandia da circa 200.000 veicoli l’anno, in collaborazione con un gruppo locale dell’oil and gas.

La prossima collaborazione Foxconn potrebbe essere con Stellantis, portando a conclusione un lungo “corteggiamento” che è iniziato da molto prima della fusione tra ex-PSA ed ex-FCA. Tavares è noto come un manager che si esalta nel far quadrare i conti, e quando ha annunciato i business plan per la riorganizzata Stellantis non ha nascosto che il piano per la Cina, dove entrambi sia francesi sia italo-americani arrivano da anni deludenti, richiedeva ulteriori perfezionamenti. Ma Tavares aveva anche preso tempo riguardo alle trattative con Foxconn.

Nel frattempo sono successe alcune cose interessanti. L’avvicinamento tra l’ex-FCA e Foxconn, che risale all’inverno 2019-20, è stato certamente facilitato dalla buona conoscenza del mondo industriale italiano di cui dispone Jack Cheng: il manager della divisione MIH che realizza le piattaforme auto. Cheng è stato co-fondatore di NIO ed ha un passato in Marelli, allora ancora Magneti Marelli.

Ma ci sono ancora altre tessere del mosaico che contribuiscono a vedere con ottimismo il risultato di una trattativa tra Stellantis e Foxconn. Durante lo Stellantis EV Day organizzato a inizio luglio Tavares ed i vertici del gruppo hanno sottolineato la collaborazione con Nidec nel settore della propulsione elettrica.

Una delle slide della giornata sottolineava il ruolo della famiglia di tre moduli di azionamento elettrico (EDM) che coniugano motore, trasmissione ed inverter. Si tratta di EDM compatti e flessibili, facilmente scalabili e configurabili per la trazione anteriore, posteriore, integrale e 4xe che sono nati da un rapporto stretto tra il colosso giapponese dei motori elettrici e l’ex-PSA, che proprio ai motori elettrici ha convertito la sua fabbrica di Tréméry.

Nidec attraversa una fase di grande espansione, che le richiede tra l’altro di aprire una nuova fabbrica in Serbia, a Novi Sad, per accontentare la futura richiesta europea. Ma l’espansione tocca anche l’Asia: pochi giorni fa Nidec e proprio Foxconn hanno confermato l’intenzione di avviare insieme una joint venture che prevede dal 2022 di avviare un sito a Taiwan destinato a produrre per il mercato asiatico proprio unità EDM. Gli e-axle Nidec in poche parole sembrano destinati a realizzare economie di scala a livello globale in grado di renderne molto competitivi i costi, musica per le orecchie di Tavares, che potrebbe essere attratto dall’opportunità di rilancio in Cina grazie alla piattaforma MIH di Foxconn e alla rete di partner comuni.

L’estendersi della ragnatela di collaborazioni non è una prova schiacciante dell’imminente nascita di una gamma di veicoli elettrici realizzati insieme da Stellantis e Foxconn sulla piattaforma MIH, ma le premesse appaiono tendere in quella direzione e la fresca joint venture avviata dai due gruppi per sviluppare connettività ed interfacce dei veicoli appare solo un antipasto in attesa del piatto forte.

Credito foto di apertura: sito web Foxtron Inc.