AUTO

Da Ford arrivano dati sulle ibride ricaricabili che promettono molto

La clientela del modello PHEV più venduto in Europa, Kuga Plug-in Hybrid, secondo i dati anonimizzati elaborati dai tecnici Ford su 633.000 giornate di impiego di quest’anno ne ha percorse oltre 420.000 a zero emissioni locali

Ieri abbiamo ricordato, nel riepilogare i dati di vendita europei del primo semestre 2021, che Kuga Plug-in Hybrid è stata l’ibrida ricaricabile più venduta nel Vecchio Continente, e stamattina Ford deposita nelle caselle di posta elettronica delle testate specializzate una nuova nota che precisa i comportamenti di uso abituali della clientela di questo modello, grazie a dati anonimizzati.

Secondo la casa dell’Ovale Blu le Kuga Plug-in Hybrid finora hanno coperto il 49% della distanza totale percorsa usando solo energia proveniente dalle colonnine, un valore che sembra elevato, considerati i precedenti delle abitudini di veicoli ibridi ricaricabili del passato e che avevano suscitato molte polemiche in particolare da parte di ONG ambientaliste, che contestano ai valori di emissioni di CO2 (nel caso del crossover Ford 32 g/km) un esagerato ottimismo.

Tuttavia, se quella resa pubblica oggi fosse una media attendibile anche per altri modelli del settore, questo potrebbe indicare un contributo significativo alla riduzione delle emissioni, considerato che secondo i dati Jato Dynamics nel secondo trimestre i modelli PHEV sono arrivati a una quota dell’8,4% del mercato del nuovo in Europa, mentre in Italia il mese scorso erano al 5,6% e su base annua parziale al 4,4%.

A medio termine a questo potrebbero contribuire anche programmi avviati da case auto e istituzioni locali come quelli di Stellantis e Torino o di BMW e Rotterdam, finalizzati a rendere automatico il passaggio in elettrico dei modelli ibridi plug-in abilitati nei centri urbani.

Ha dichiarato nella nota stampa il respponsabile europeo Ford per i Veicoli Passeggeri Roelant de Waard: “Crediamo fermamente che i nostri clienti acquistino veicoli ibridi per beneficiare dei vantaggia della guida con propulsione elettrica, e questi dati mostrano che i clienti della Kuga Plug-in Hybrid sono entusiasti di usare le loro vetture in modalità elettrica il più spesso possibile”.

I dati sull’uso delle ibride elaborati da Ford oltre alla quota di percorrenze in modalità solo elettrica rivelano anche altri aspetti di interesse: oltre due terzi dei percorsi dei clienti dalla casa americana stati alla portata dell’autonomia elettrica massima.

In termini assoluti, su 633.000 giornate di viaggio analizzate quest’anno, oltre 420.000 erano tragitti a zero emissioni locali: la media giornaliera era di 52 chilometri, inferiore quindi al range omologato con standard WLTP di 56 chilometri.

Anche la questione dell’ansia da ricarica appare un ricordo più che un problema, a leggere i dati Ford: ogni 100 giorni di guida sono stati registrate 89 ricariche. La clientela, come ben immaginabile, ha tratto vantaggio in prevalenza da ricariche notturne e dalle relative tariffe favorevoli nel 45% dei casi, mentre nel 35% sono stati tenuti collegati i veicoli 12 o più ore.

Sono molto più delle sei ore necessarie a ricaricare al 100% le celle da 14,4 kWh di capacità con una presa domestica. Una tendenza a lasciare la presa attaccata che sembra ricordare abitudini ormai consolidate con l’elettronica di consumo. Un segnale, inoltre, che dopo i richiami dello scorso anno la clientela ha ripreso piena fiducia nella sicurezza dei pacchi batterie.

Gli esperti Ford hanno usato i dati per fare anche qualche conto per il bilancio familiare della clientela delle sue ibride: se con la sola energia della benzina 100 chilometri di percorrenza gli costano in media €10,40, quella stessa distanza equivale in media a €5,05 di spesa in energia elettrica, che su una percorrenza media di 15.000 chilometri si tradurrebbe in €800 risparmiati l’anno.

(credito infografica: ufficio stampa Ford of Europe)
Credito foto di apertura: ufficio stampa Ford of Europe