Pronti a fine 2022 i primi esemplari di SUV elettrici Togg
La casa turca fortemente appoggiata dal governo di Ankara procede con la costruzione di una fabbrica da 175.000 veicoli l’anno, mentre il partner Farasis Energy è impegnato a stare al passo col sito delle batterie a Bursa
L’amministratore delegato della casa turca Togg Gürcan Karakas ha fornito alcuni dettagli sui propri piani industriali alla stampa locale, rilanciati dal sito specializzato tedesco Automobilwoche. È stato confermato (come già annunciato nell’estate di due anni fa) che il 2022 sarà l’anno di inizio della produzione, che ora viene collocata nell’ultimo trimestre del prossimo anno in una fabbrica che avrà un organico di oltre 800 persone.
Il primo prodotto, un SUV elettrico per il quale è promessa un’autonomia fino a 500 chilometri, sarà costruito in due varianti, una delle quali destinata in una fase successiva a partire dal 2024, a essere esportata in mercati occidentali. Karakas ha sottolineato che più di metà della tecnologia del SUV elettrico, particolarmente attrezzato per la connettività, sarà di origine locale, anche se non mancheranno partner stranieri, ad esempio tedeschi e cinesi.
L’impianto con sede a Gemlik attualmente in costruzione avrà una capacità annua di 175.000 veicoli: sono cinque i modelli elettrici che Togg si prefigge di costruire entro la fine della decade sulla piattaforma del primo veicolo. Dopo questo seguiranno una station wagon, una berlina, e poi un SUV più grande e un furgone.
Le celle per questi mezzi saranno assicurati grazie all’accordo tra Togg e la cinese Farasis Energy, che sta realizzando un impianto a Bitterfeld in Germania e che coi turchi lavora ad una joint venture il cui accordo di programma risale allo scorso anno (la foto di apertura vede a sinistra Karakas e a destra Sebastian Wolf, responsabile europeo della casa di batterie cinese).
Poiché in Germania si susseguono voci di stampa poco rassicuranti sui tempi di avvio della fabbrica in Sassonia Anhalt che dovrebbe fornire anzitutto modelli Mercedes-Benz, che nell’azienda ha una quota di capitale. Quindi dubbi ce ne sono ancor di più che la joint venture sia in grado di costruire presto celle in Turchia.
Pertanto come la fornitura destinata a Daimler almeno inizialmente anche quella per i turchi proverrà probabilmente dalla Cina. Farasis sta costruendo una fabbrica in grado di produrre celle vicino a Bursa, sede centrale di Togg, che dovrebbe arrivare a regime a una capacità annua di 16 GWh.
L’una e l’altra fabbrica potranno beneficiare di fino a €3 miliardi resi disponibili dal governo di Ankara per questo progetto industriale, che si espanderà anche alla realizzazione di una rete di ricarica nazionale con 4.000 postazioni, e che coinvolti i maggiori gruppi nazionali come il fornitore di telefonia cellulare Turkcell, il grande conglomerato Anadolu Group e il produttore di veicoli commerciali BMC.