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I risultati del primo semestre 2021 che danno la carica a Stellantis

Non spaventa una Stellantis che va al galoppo una gamma elettrificata con venti modelli in pista per il 2023; DS Automobiles dal 2024 porterà sul mercato solo BEV, ma più lenta la transizione Alfa Romeo, dal 2027

I risultati e gli utili di Stellantis, che hanno consentito a Carlos Tavares di definirsi un amministratore delegato molto contento grazie a ricavi di €75,3 miliardi e soprattutto al margine dell’11,4%, sono stati anche l’occasione per rimettere a fuoco la tabella di marcia dei marchi collegati al gruppo emerso dalla fusione tra PSA ed FCA.

Entro il 2023 arriveranno venti modelli elettrificati: undici elettriche pure e dieci ibride plug-in che contribuiranno a rendere più fitta l’offerta di modelli in grado di percorrere viaggi a zero emissioni, evidentemente dai 50 chilometri in su. Se nel recente passato avevano indicato la data del passaggio alla gamma elettrificata alcune case di Stellantis ora quel numero si allunga.

Opel aveva precisato che sarà una marca al 100% elettrica in Europa nel 2028, precisando la regione perché nel prossimo futuro ritornerà in Asia e questo può voler dire che là ci sia una differenza nei tempi. Fiat aveva indicato come il proprio passaggio alla gamma tutta elettrica sia collegato alla parità di prezzi tra modelli convenzionali ed elettrici, collocando pertanto la data tra 2025 e 2030.

Dal 2024, era già stato indicato durante l’EV Day di inizio luglio, Alfa Romeo sarà Alfa E-Romeo come dire elettrificata con un processo che i vertici Stellantis ora ci dicono dovrebbe essere completato nel 2027. Non proprio dietro l’angolo ma non una sorpresa se si considera che la casa del Portello non solo non ha alcun modello elettrico in gamma ma ne ha solo due nella Giulia e nella Stelvio.

Peraltro con Jean-Philippe Imparato al timone ci sono pochi dubbi che la Tonale nel 2022 e la Brennero nel 2023 possano avere il massimo di impulso nei rispettivi lanci. L’impaziente e dinamico manager italo-francese non si farà scappare l’occasione di rinnovare Giulia e Stelvio sulla prossima piattaforma STLA Large, ma ora i modelli in arrivo saranno come già noto sulla E-CMP di origine PSA e con motori elettrici e batterie analoghi per caratteristiche a quelle dei modelli Peugeot o DS Automobiles già perfezionati.

Per Lancia la data di produzione solo di modelli elettrificati (ma questo probabilmente include mild hybrid) sarà il 2024, mentre dal 2026 ci saranno solo in gamma elettriche. Anche DS Automobiles condividerà il 2024 con Lancia per quando ci saranno solo modelli elettrificati in gamma e tuttavia come nel caso della cugina italiana non sono state indicate date per la fine della produzione di modelli con motore convenzionale.

Presso Citroën sono in arrivo altri tre veicoli elettrici puri entro il 2023, mentre di furgoni elettrici al 100% Fiat Professional si appresta ad accoglierne due entro il 2022. La prima Jeep al 100% elettrica è per il primo semestre 2023, mentre Maserati nella gamma a quell’epoca sarà arrivata a due BEV, prodotti a Torino come sappiamo fin dall’inverno 2020. Da Opel e Peugeot, marchi tra i battistrada quanto a modelli elettrificati in gamma, arrivano promesse di altre due elettriche quest’anno, con la casa del leone che ne avrà un’altra pronta al varo nel 2023.

(credito grafico: presentazione Stellantis risultati primo semestre 2021)

Una sorta di bombardamento di modelli in grado di ridurre le emissioni che spiega perché Stellantis abbia fiduciosamente detto addio all’accordo con Tesla per acquistare crediti verdi. Guardandola dal punto di vista della rete produttiva però, questa fitta tabella di marcia entro il primo semestre 2023 non prevede il lancio di modelli elettrificati per i marchi Fiat e Lancia. E questo, sommato al ritardo della gamma Alfa Romeo, non fa molto per chiarire il futuro di quegli impianti a cui non sono già stati assegnati ruoli strategici, come è invece il caso di siti come Melfi e Termoli.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Stellantis Italia