AUTO

Il nuovo Qashqai agita il mondo dei SUV compatti

Con la nuova generazione di SUV compatto il modello Nissan più popolare punterà anche ad essere il più sostenibile tra gli ibridi con la tecnologia E-Power (ma solo a partire dal 2022)

Punto di riferimento tra i crossover o SUV compatti, Qashqai evolve ancora: il modello svelato oggi sarà il primo in Europa a usare la piattaforma CMF-C dell’Alleanza franco-giapponese, e considerata la grande popolarità in Europa per la marca Nissan sarà sempre più centrale per la casa giapponese. Al contrario di quanto avvenuto ad esempio in casa Volkswagen con Golf la casa di Yokohama non ha però timori a cercare alternative che lo allontanino dall’originale.

Come avvenuto in altri modelli giapponesi, il veicolo prodotto a Sunderland nasce co uno stile più angoloso, in particolare sulle fiancate, con incisioni nette e profonde nell’area del sottoporta e sopra i parafanghi anteriori, mentre in vista anteriore sono spigolosi i bordi anteriori con tagli e prese d’aria scavate che gli danno un’aria di famiglia con le ultime Leaf, Juke e Micra. La griglia avrà una linea secondaria satinata per enfatizzarne la cifra del motivo Nissan V-Motion, mentre sono previsti sottili fari full LED con luci diurne a boomerang.

La silhouette bi-colore, una scelta che sta contagiando sempre più designer globali, nel Qashqai sottolinea e alleggerisce le misure, cresciute rispetto al precedente SUV compatto. I responsabili dell’ufficio stampa hanno anticipato chi fa il giornalista e nella scheda hanno già opportunamente incluso le differenze: la lunghezza di 4,43 metri equivale a 3,5 centimetri in più, la larghezza di 1,84 metri a 3,2 centimetri, l’altezza di 1,61 metri a 2,5 centimetri. Anche il passo si è allungato di due centimetri, a 2,67 metri.

Il Qasqhai terza generazione sarà ancora costruito a Sunderland, nel nord dell’Inghilterra, fabbrica in cui Nissan ha detto di voler investire 1 miliardo di sterline nei prossimi anni per mantenerla al vertice dell’efficienza e competitività (credito foto: ufficio stampa Nissan Motor Europe)

Gli interni che non strappavano applausi sulla versione precedente non restano forse impressi a prima vista ma sono più in linea con la fascia di mercato che il modello giapponese si troverà ad affrontare. Anche Nissan ha abbandonato la familiare console centrale verticale, per un movimento delle linee più orizzontale con al centro un immancabile touch screen da 9″, mentre il cliente al volante vedrà una strumentazione da 12,3″ a cui si aggiungerà una opzione di head-up display.

La dotazione di sistemi di assistenza alla guida per comfort e sicurezza era già un valore nelle precedenti versioni e sul nuovo Qashqai sarà ulteriormente migliorata, con l’ultima generazione di assistente alla guida ProPilot. Sarà la norma ormai leggere i cartelli segnaletici, regolare automaticamente la velocità massima o ricevere avvertimenti di pericolo per contatti laterali là dove lo spazio sarà esiguo.

Negli interni gli occupanti guadagneranno 28 millimetri in più per le ginocchia, 15 millimetri di spazio al tetto e per quanto riguarda il bagagliaio 70 litri in più di volume stivabile. Per chi non riesce a viaggiare senza rifocillarsi spesso nelle portiere si potranno sistemare ora perfino bottiglie da 1,5 litri anche per tutta la famiglia o adeguate ai periodi estivi.

Il nuovo Qashqai, a cui è stata aggiornata la telaistica con nuove sospensioni McPherson, non accoglierà più motori diesel, come già anticipato a novembre dello scorso anno. Sarà lanciato con due motori benzina mild hybrid 12V, da 1,3 litri con potenze di 140 o di 158 cavalli.

Ma a partire dal prossimo anno un ibrido più competitivo e sostenibile rispetto al 12V sarà disponibile: si tratta dell’E-Power che in Giappone ormai è commercializzato da quasi da un lustro. Il pubblico là lo ha apprezzato moltissimo in tutti i modelli in cui è presente: dalle citycar come Note ai furgoni come Serena, il tutto con un feeling da elettrico in cui non è estranea la disponibilità dell’E-Pedal ma senza ansia per l’autonomia fino alla colonnina.

Difficile capire perché la grande novità si faccia attendere, specialmente considerato che Nissan lo aveva deliberato fin dalla primavera del 2019. Il sistema è costituito da una batteria ad alta capacità, un motore benzina da 157 CV con rapporto di compressione variabile, un generatore, un inverter e un motore elettrico da 140 kW (190 cavalli) di dimensioni e potenza analoghe a quelle dei veicoli elettrici della gamma Nissan.

Nel sistema definito dai progettisti ibrido seriale, la funzione del motore convenzionale è quella di caricare la batteria, che poi invia il moto di propulsione ad un motore al 100% elettrico. Il concetto ha importanti vantaggi non solo di peso e di spazio ma di costi: sia quelli di produzione che quelli finali di vendita al pubblico.

Credito foto di apertura: ufficio stampa Nissan Italia