AUTO

Nissan porterà in Europa il suo ibrido seriale E-Power, cominciando con l’erede del Qashqai

Il concept IMQ vuole dimostrare che l’ibrido seriale è una scelta di elettrificazione vincente e bella da guardare e Nissan a Ginevra fa di tutto (specie con gli interni) per riuscire a convincerci

A distanza di poche ore e di pochi metri (negli stand di Ginevra), due case giapponesi come Honda e Nissan hanno fatto due annunci di sapore e contenuto molto diversi. Se Honda accanto alla versione quasi definitiva della citycar elettrica E Prototype spiega che dal 2025 in Europa venderà solo auto spinte esclusivamente da motori elettrici, Nissan per quello stesso mercato sembra voler dare fiducia nei prossimi anni a una quota consistente di ibrido.

Non l’ibrido parallelo tipico della rivale Toyota, ma l’ibrido parallelo venduto in Giappone con la denominazione E-power. Nissan ha svelato un nuovo studio di un crossover che anticipa come l’E-power valicherà i confini dell’arcipelago giapponese per entrare anche in Europa: con il nuovo concept IMQ ci tiene a dare un’anticipazione di quello che sarà la sua strategia a medio termine.

Non una nicchia, ma una strategia impegnativa: lo spigoloso ma attraente veicolo esposto in Svizzera infatti è stato battezzato come IMQ con un evidente ammiccamento al Qashqai: il modello più importante per la marca dell’Alleanza franco-giapponese, non solo in Europa, ma anche in America, dove è venduto come Rogue.

L’E-power, l’ibrido seriale, per Nissan è una iniezione di potenza, ma soprattutto è elettrificazione. L’ultimo concept di un SUV medio sfoggiato da Nissan, l’IMx esibito al Salone Auto di Tokyo nel 2017, era un veicolo elettrico al 100%. Da poche ore Leaf ha superato le 400.000 consegne, primo modello puro elettrico al mondo a valicare quella quota.

Nel caso dell’E-Power invece, abbiamo una alternativa alla soluzione scelta con Leaf. Il motore turbo 1,5 litri a benzina non è connesso alle ruote: la sua funzione è quella di caricare la batteria, che poi invia il moto di propulsione ad un motore al 100% elettrico che eroga una potenza di 250 kW e una coppia di 700 Nm.

Il concetto ha importanti vantaggi non solo di peso e di spazio ma nei costi: sia di produzione che finali di vendita al pubblico. Anche per questo E-power finora è stato un sorprendente successo in Giappone sia sulla piccola Note che sui furgoni Serena. In patria Nissan vende oltre il 70% del modello di  citycar in versione ibrida seriale e quasi la metà dei clienti dei furgoni Serena scelgono questa soluzione.

Ora la marca dell’Alleanza conta anche sul diffondersi di questa tecnologia per arrivare a vendere entro il 2022 un milione di auto provviste di batteria ad alto voltaggio: l’E-power dovrebbe secondo i manager avere una quota rilevante, e anche la gamma della marca premium Infiniti sarà provvista di questa opzione, in attesa del primo modello tutto elettrico nel 2021.

Intanto però in queste ore è l’IMQ che deve piacere e convincere: coi suoi angoli e le sue linee spezzate, e con le differenze rilevanti rispetto ai concept elettrici che lo hanno preceduto. Poiché il motore benzina va raffreddato, su questo c’è una griglia sul muso che non può essere chiusa né è un accessorio estetico.

A bordo del concept IMQ sono ovviamente trasferite tutte le possibilità della Nissan Intelligent Mobility, a cominciare dai sistemi avanzati ADAS di assistenza alla guida come il ProPilot e la tecnologia Invisible-to-Visible presentata a gennaio al CES di Las Vegas, miscelando dati virtuali del cloud e mappe tridimensionali aggiornate.

Nei riuscitissimi interni, perfino più belli di quelli già azzeccati dei predecessori, l’IMQ non si fa sfuggire l’occasione di inserire un abecedario di estetica giapponese, con scelte di forme e materiali che sarebbero stati sufficienti per allestire gli interni di almeno quattro concept, presi uno per uno: in particolare da riguardare la plancia sfuggente che incastona il cruscotto e l’intrico geometrico approdato anche sui sedili, ispirato all’intarsio kumiko. Tutto troppo costoso forse per vederlo nell’erede del Qashqai di serie, ma comunque vale la pena sperare…

 


Credito foto di apertura: ufficio stampa Nissan Italia